La legge sul Fine Vita non può essere in contrasto con la sentenza della cassazione che si è pronunciata sul caso di Eluana
La sentenza afferma che idratazione e nutrizione si possono interrompere se simultaneamente c'è la certezza scientifica dell'irreversibilità dello stato vegetativo e il consenso informato dell'interessato nelle dat.Questa sentenza dà la semplice facoltà e non l'obbligatorietà al medico di interrompere le terapie,è non è come si era detto in precedenza per via di un'eccessiva enfasi,che era il paziente che decideva.Per evitare che le terapie si prolunghino troppo senza successo,la legge và completata nel senso che qualora le terapie e nel caso specifico "idratazione e nutrizione" siano inefficaci per salvare la vita,determinando in questo modo l'accanimento terapeutico,queste si possono interrompere,naturalmente non prima di essersi confrontati con i familiari"alleanza terapeutica" ciao robyn