Re: Il caso ILVA di Taranto
Inviato: 06/08/2012, 15:53
Ferrante gela tutti i lavororatori Ilva
"A rischio Taranto, Genova e Novi Ligure"
Il presidente Ferrante, sentito della commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti, ha annunciato che se il sequestro dell'impianto pugliese fosse confermato, saranno chiusi anche gli altri impianti del gruppo siderurgico. Intanto a Bari parte il tavolo tecnico per programmare gli interventi di bonifica
"Il provvedimento del gip è chiaro e netto: dispone la chiusura dell'impianto di Taranto ma chiudere Taranto significa chiudere anche Genova e Novi Ligure. Sarebbe un evento tragico per la vita dell'Ilva". Lo ha detto il presidente della società siderurgica, Bruno Ferrante sentito oggi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Ferrante ha specificato che considera "l'iniziativa della Procura di Taranto meritoria perché ha richiamato sull'Ilva l'attenzione delle autorità e ha svegliato le coscienze". Allo stesso tempo ha definito il dispositivo di sequestro "severo e rigoroso" e gli arresti di otto dirigenti un "gesto pesante".
Ferrante è stato molto esplicito quando si è soffermato sulle possibili conseguenze del provvedimento del gip qualora questa linea venisse confermata: "Il provvedimento del gip - ha detto - è molto chiaro e netto e dispone di chiudere l'impianto. Se dovesse essere mantenuto, chiudere i sei impianti incriminati vuol dire chiudere non solo tutto lo stabilimento di Taranto, ma anche Genova e Novi Ligure, che vivono sulla base di quanto produce Taranto. Davanti a un provvedimento della magistratura - ha aggiunto - possiamo solo aspettare, ma se verrà eseguito abbiamo solo da chiudere e basta: non abbiamo altra scelta". Ferrante ha ricordato che "lo spegnimento è una procedura complessa, difficile e non breve. La chiusura - ha rimarcato - sarebbe un evento tragico e decisivo per la vita dell'azienda".
Per scongiurare questa catastrofe occupazionale sono iniziati oggi a Bari, presso la presidenza della Regione Puglia, i lavori della 'Cabina di regia' che dovrà individuare gli interventi urgenti di "bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto" secondo quanto stabilito dal protocollo di intesa sottoscritto il 26 luglio scorso a Roma dai ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico, della Coesione territoriale, dalla Regione Puglia, da provincia e comune di Taranto. L'intesa prevede interventi per un importo complessivo di 336 milioni di euro, di cui 329 pubblici e 7,2 privati. Di questi, inoltre, 119 milioni vanno alle bonifiche, 187 milioni per interventi portuali, e 30 milioni per il rilancio industriale per investimenti produttivi caratterizzati da un elevato livello tecnologico.
Alla riunione partecipano rappresentanti dell'Ilva, dell'Arpa Puglia, dell'Asl di Taranto, dell'avvocatura regionale, del ministero (in teleconferenza), tecnici regionali e l'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro. La riunione fa seguito all'incontro sull'Ilva convocato il 2 agosto scorso a Bari presso la Presidenza della Regione dal Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Il protocollo d'intesa (composto da otto articoli) prevede successivi accordi di programma attuativi, da stipularsi entro 30 giorni dall'effettiva formalizzazione delle risorse.
(06 agosto 2012)
fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/ ... -40455121/
"A rischio Taranto, Genova e Novi Ligure"
Il presidente Ferrante, sentito della commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti, ha annunciato che se il sequestro dell'impianto pugliese fosse confermato, saranno chiusi anche gli altri impianti del gruppo siderurgico. Intanto a Bari parte il tavolo tecnico per programmare gli interventi di bonifica
"Il provvedimento del gip è chiaro e netto: dispone la chiusura dell'impianto di Taranto ma chiudere Taranto significa chiudere anche Genova e Novi Ligure. Sarebbe un evento tragico per la vita dell'Ilva". Lo ha detto il presidente della società siderurgica, Bruno Ferrante sentito oggi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Ferrante ha specificato che considera "l'iniziativa della Procura di Taranto meritoria perché ha richiamato sull'Ilva l'attenzione delle autorità e ha svegliato le coscienze". Allo stesso tempo ha definito il dispositivo di sequestro "severo e rigoroso" e gli arresti di otto dirigenti un "gesto pesante".
Ferrante è stato molto esplicito quando si è soffermato sulle possibili conseguenze del provvedimento del gip qualora questa linea venisse confermata: "Il provvedimento del gip - ha detto - è molto chiaro e netto e dispone di chiudere l'impianto. Se dovesse essere mantenuto, chiudere i sei impianti incriminati vuol dire chiudere non solo tutto lo stabilimento di Taranto, ma anche Genova e Novi Ligure, che vivono sulla base di quanto produce Taranto. Davanti a un provvedimento della magistratura - ha aggiunto - possiamo solo aspettare, ma se verrà eseguito abbiamo solo da chiudere e basta: non abbiamo altra scelta". Ferrante ha ricordato che "lo spegnimento è una procedura complessa, difficile e non breve. La chiusura - ha rimarcato - sarebbe un evento tragico e decisivo per la vita dell'azienda".
Per scongiurare questa catastrofe occupazionale sono iniziati oggi a Bari, presso la presidenza della Regione Puglia, i lavori della 'Cabina di regia' che dovrà individuare gli interventi urgenti di "bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto" secondo quanto stabilito dal protocollo di intesa sottoscritto il 26 luglio scorso a Roma dai ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico, della Coesione territoriale, dalla Regione Puglia, da provincia e comune di Taranto. L'intesa prevede interventi per un importo complessivo di 336 milioni di euro, di cui 329 pubblici e 7,2 privati. Di questi, inoltre, 119 milioni vanno alle bonifiche, 187 milioni per interventi portuali, e 30 milioni per il rilancio industriale per investimenti produttivi caratterizzati da un elevato livello tecnologico.
Alla riunione partecipano rappresentanti dell'Ilva, dell'Arpa Puglia, dell'Asl di Taranto, dell'avvocatura regionale, del ministero (in teleconferenza), tecnici regionali e l'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro. La riunione fa seguito all'incontro sull'Ilva convocato il 2 agosto scorso a Bari presso la Presidenza della Regione dal Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Il protocollo d'intesa (composto da otto articoli) prevede successivi accordi di programma attuativi, da stipularsi entro 30 giorni dall'effettiva formalizzazione delle risorse.
(06 agosto 2012)
fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/ ... -40455121/