annalu ha scritto:A proposito, leggo or ora su
Il Fatto un altro piccolo particolare: tra i malati ci sono anche molti bambini, ed è difficile pensare che anche loro siano fumatori incalliti!
annalu
A parte il fatto che esiste anche il danno da fumo passivo (che sia di sigaretta o di inquinamento ambientale, sempre passivo è) che puo' nuocere parecchio a chi non fuma (soprattutto bambini) il problema non è "
credere" se a Taranto si fumi piu' o meno che in altre parti d'Italia.
Non è problema di fede o di credo. È solo un puro problema di conoscenza statistica. O ' vero o non è vero. Inoltre potrebbe essere vero ma non abbastanza da giustificare la frequenza di tumori riscontrata effettivamente.
Non in tutte le parti d'Italia si fuma allo stesso modo. Basta cercare in rete in pochi minuti si scoprono differenze regionali (
http://www.epicentro.iss.it/passi/dati/fumo.asp "Umbria, Lazio e Campania si caratterizzano come le Regioni con la più alta prevalenza di fumatori, pari al 31%, mentre Veneto (24%) e P.A. di Trento (25%) ma anche Marche, Calabria e Basilicata (26%) sono le Regioni con valori significativamente più bassi della media nazionale. In ogni caso la variabilità geografica è contenuta e non si osserva nessun chiaro gradiente.")
Cosi' come ci sono differenze regionali ci possono essere differenze provinciali e cittadine. Se queste differenze
non giustificano la maggiore insorgenza di tumori polmonari a Taranto, Bondi ha sparato una cavolata galattica e va spernacchiato. Se invece la maggiore insorgenza di tumori a Taranto (+tot%) fosse in relazione diretta con un eventuale maggior fumo nei lavoratori malati o nei residenti coinvolti, allora la cosa ha senso e va semplicemente approfondita. Io ritengo che qui nessuno possa a priori "credere" o sparare calci nel culo ma che si debba chiedere di sapere.
E cercando di sapere per ora non si riscontra alcuna anomalia.
http://www.osservatoriomalattierare.it/ ... -media-sudUn’analisi statistica sui dati di mortalità ISTAT, quindi basata sui certificati di morte ufficiali, sulla mortalità per tumore nel sud Italia tra il 1999 e il 2003, condotta all’Istituto Nazionale Tumori di Aviano insieme all’ISTAT di Roma e all’Istituto Tumori Pascale di Napoli, ha dimostrato che la mortalità per tumori (in particolare del polmone) negli uomini e nelle donne della provincia di Taranto è uguale alla media delle provincie del Sud Italia.
Attenzione, pero' questo studio (che è a livello provinciale e non cittadino) a sua volta contraddice le tesi che indicano una maggiore insorgenza di tumori, a causa dell'ILVA.
Quando potremo paragonare studi a livello cittadino sia sul fumo sia sull'incidenza di tumori legabili ad inquinanti respirati, allora possiamo smettrrla di credere o di essere scettici.