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Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 01/12/2012, 12:51
da flaviomob
Il modo di porre la faccenda da parte del Corriere è, come sempre: "gli imprenditori hanno sempre ragione". Lo è sempre stato, negli ultimi trenta - quarant'anni. Anche su quello di Arcore, di imprenditore, spesso e volentieri. Che poi si fosse trasformato in prenditore, piuttosto che altro, si sono dimenticati di scriverlo... ;)

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 01/12/2012, 15:06
da franz
flaviomob ha scritto:Il modo di porre la faccenda da parte del Corriere è, come sempre: "gli imprenditori hanno sempre ragione". Lo è sempre stato, negli ultimi trenta - quarant'anni. Anche su quello di Arcore, di imprenditore, spesso e volentieri. Che poi si fosse trasformato in prenditore, piuttosto che altro, si sono dimenticati di scriverlo... ;)

va beh, allora dovremmo considerare come invece altre testate, care alla sinistra storica, hanno sempre considerato la cose in termini di "i lavoratori hanno sempre ragione". E poi considerare le vendite di copie dell'unità e del corriere.
dal sito http://www.primaonline.it/2012/09/18/10 ... ni-2012ii/ ricavo che Unità ha circa 250'000 lettori, il Corrierone 3 milioni e 200'000. Questo non testimonia chi ha ragione ma solo quale realtà raccontata è preferita dai lettori.

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 01/12/2012, 17:02
da flaviomob
Anche Bersani ha più voti di Renzi! ;)

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 01/12/2012, 17:52
da franz
flaviomob ha scritto:Anche Bersani ha più voti di Renzi! ;)

Poco di piu'. Non è certo il divario che c'è tra Unità e Corriere.
Poi per comprare il giornale non devi firmare impegni politici, fare due ore di fila per registrati ed un altra per esprimere la tua opinione. Sappiamo che piu' ostacoli c'erano al voto e piu' avrebbe prevalso Bersani. Ed è stato cosi', tranne dove ha votato una marea di persone (malgrado le file).

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 02/12/2012, 13:46
da annalu
franz ha scritto:va beh, allora dovremmo considerare come invece altre testate, care alla sinistra storica, hanno sempre considerato la cose in termini di "i lavoratori hanno sempre ragione". E poi considerare le vendite di copie dell'unità e del corriere.
dal sito http://www.primaonline.it/2012/09/18/10 ... ni-2012ii/ ricavo che Unità ha circa 250'000 lettori, il Corrierone 3 milioni e 200'000. Questo non testimonia chi ha ragione ma solo quale realtà raccontata è preferita dai lettori.

Ti piace vincere facile? Non per fare dell'ironia, ma perché hai scelto l'Unità per confrontarla al Corriere? Se Avessi scelto Repubblica, avresti scoperto che Repubblica di lettori ne ha 3'290'000, almeno secondo questo sito.
Secondo Audipress invece (dati del 2012) i lettori adulti del Corriere sono 3'194'000 e quelli de La Repubblica 3'199'000, quindi praticamente pari. Se invece confrontiamo quotidiani più strettamente politicizzati, Il Giornale coi suoi 667'000 lettori batte decisamente l'Unità, che ne avrebbe solo 249'000.
L'elenco dei giornali è lungo, e se leggi la tabella di Audipress puoi fartene un quadro completo. Ma anche solo da questi primi dati si può evincere che, malgrado il Corriere venga considerato in genere un giornale molto serio ed affidabile, mentre Repubblica viene quotidianamente attaccato da destra come giornale di parte, i lettori che li scelgono si equivalgono.

annalu

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 02/12/2012, 15:06
da franz
annalu ha scritto:Ti piace vincere facile? Non per fare dell'ironia, ma perché hai scelto l'Unità per confrontarla al Corriere?

Perché Unità è rigorosamente un giornale di partito che non fa mistero del suo essere "a prescindere" per i lavoratori (e fa benissimo, sia chiaro) mentre Repubblica, come testata mai stata tenera con i comunisti, è un giornale indipendente. A dire il vero anche il Corriere lo è ma visto che Flavio era in vena di polemiche sul presunto essere schierato del Corriere, era doveroso mettere i due pesi sul piatto della bilancia.

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 19/02/2013, 20:33
da pianogrande
Qualcosa si muove per le vie normali.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2013/ ... ef=HREC1-7

Cassa integrazione per ristrutturazione.
Riguarderà 6.500 operai.
Nessun esubero.
Due miliardi di investimento anti inquinamento.

Taranto fa un altro passo avanti.

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 27/05/2013, 0:52
da pianogrande
Nazionalizzazione?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ni/606759/

Lo stato padrone è sicuramente superato anche perché fonte di corruzione e sprechi peggio del padrone privato.
Cosa fare nel caso dell'ILVA?
Nel paese del piccolo è bello, non pare esistere una imprenditoria sufficientemente onesta ed affidabile da gestire questi livelli di responsabilità civile oltre che industriale.
Se lo stato non interviene in qualche modo saremo strangolati dai soliti ricatti occupazione = libertà di inquinare e di non pagare le tasse e non rispettare nessun tipo di impegno compresi i contratti di lavoro etc. etc.
Cosa deve fare lo stato?
Mettere a tacere la magistratura e lasciar fare (cominciamo a diventare troppe le richieste di mettere a tacere la magistratura).
Una nazionalizzazione fatta di maggioranza azionaria ed il resto da mettere sul mercato è la proposta.
Solo in questo modo sembra possibile il risanamento visto che l'imprenditoria è capace solo di prendere finché si può e mollare tutto quando viene richiamata ai suoi doveri e responsabilità.
Abbiamo una imprenditoria di furbi irresponsabili.

Il problema è, comunque, grosso.
Sarà in grado lo stato (le istituzioni) assolutamente inetto ed incapace nel far rispettare le regole, che pure ci sono, ai privati, di rispettarle lui stesso?
Non è un quesito da poco.
Rischiamo il pacco e contropacco?

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 27/05/2013, 9:32
da Iafran
pianogrande ha scritto:Sarà in grado lo stato (le istituzioni) assolutamente inetto ed incapace nel far rispettare le regole, che pure ci sono, ai privati, di rispettarle lui stesso?

Il dubbio non è campato in aria, anzi ...
Allora, a chi dare fiducia per intervenire?

Re: Il caso ILVA di Taranto

MessaggioInviato: 27/05/2013, 11:19
da franz
pianogrande ha scritto:Nazionalizzazione?

E con quali soldi, che manco abbiamo quelli per IMU e IVA?
A meno di non confiscare gli impianti, che darebbe il via ad una catena infinita di cause legali, qualcuno compra e qualcuno vende solo se c'è accordo sul prezzo. Inoltre se il patrimonio è di 2.3 miliardi, ci sono anche 3 miliardi di debiti. Poi c'è il costo della bonifica. E poi non ultimo è da considerare che il prezzo dell'acciao sta crollando da un anno. Sfiorava i 500$/T ed ora siamo sui 170$/T
Praticamente lo si vende ad 1/3 di un anno fa e quindi viene anche a mancare la redditività che puo' sostenere importanti bonifiche e ristrutturazioni.

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