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pianogrande ha scritto:Allora:
Gli altiforni non possono essere spenti.
La magistratura stia zitta e buona.
L'inquinamento sembrerebbe proprio che ci sia (bastano le analisi ed altre rilevazioni tecnico scientifiche che per dare i loro risultati non hanno bisogno dell'esame della corte d'appello e della cassazione e del TAR e del consiglio di stato della corte costituzionale .......)
franz ha scritto:pianogrande ha scritto:Allora:
Gli altiforni non possono essere spenti.
La magistratura stia zitta e buona.
L'inquinamento sembrerebbe proprio che ci sia (bastano le analisi ed altre rilevazioni tecnico scientifiche che per dare i loro risultati non hanno bisogno dell'esame della corte d'appello e della cassazione e del TAR e del consiglio di stato della corte costituzionale .......)
L'inquinamento dell'aria non c'è. Questo è noto ed accertato dalla analisi. Sono abbondantemente sotto la soglia.
Iafran ha scritto:Che le analisi ufficiali dell'aria siano rassicuranti per gli Organi di controllo dipende da tanti fattori (ora, condizioni meteorologiche, vento e ... serietà del rilevatore o interessi dell'analista),
franz ha scritto:Iafran ha scritto:Che le analisi ufficiali dell'aria siano rassicuranti per gli Organi di controllo dipende da tanti fattori (ora, condizioni meteorologiche, vento e ... serietà del rilevatore o interessi dell'analista),
Le analisi dovrebbero essere condotte da enti terzi, senza interessi.
Iafran ha scritto:http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=104779 (Taranto: diossina. Abbattute 650 pecore di due aziende agricole tarantine - 29.12.2010 -)
http://www.tarantosociale.org/tarantoso ... s/2000.pdf (A Taranto si concentra il 90,3% della diossina nazionale - 3.5.2007 -)
Il gruppo possiede 38 stabilimenti produttivi nel mondo, dei quali 20 in Italia, tra cui il polo siderurgico di Taranto, che con i suoi cinque altiforni è il più grande d'Europa e produce circa il 92 % della diossina italiana e il 10 % di quella europea. Relativamente alla percentuale per l'Italia, va però tenuto in considerazione il fatto che il Registro INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti), non prevedendo all'epoca sanzioni per omesse dichiarazioni, è molto poco rappresentativo della situazione reale. I dati relativi al 2006, ad esempio, registrano le dichiarazioni di meno di 700 aziende, sulle oltre 7.000 che - secondo le stime - sarebbe state tenute a presentarle. Inoltre solo 5 hanno comunicato al registro di emettere diossina[1] L'incidenza del 92% è quindi calcolata su tale esiguo numero di aziende. Ilva, nelle sue dichiarazioni ufficiali, indica nel 21% sul totale italiano la percentuale di diossine emessa dall'impianto di Taranto. (vedere http://www.abcfinanze.com/fisco-leggi/r ... 72011.html )
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