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Visto il consumo nazionale di energia primaria, che è stato di 188 Mtep nel 2010, il contributo del fotovoltaico potrebbe coprire il 53% del fabbisogno energetico. E tutto ciò utilizzando soltanto meno della metà dei terreni marginali, abbandonati dall’agricoltura, esistenti in Italia Centro-Meridionale.
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Ma il problema è come accumulare questa energia, come spiega molto bene l'articolo:

http://www.imille.org/2012/06/energie-r ... o-energia/

decisamente interessante. Forse il miglior testo sul tema letto fino ad ora.
Bene, nel campo dell'accumulo di breve durata (24) ore la soluzione è rinunciare al fotovoltaico è spingere invece sul solare termico (centrali a condensazione stile quella ideata da Rubbia ... vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Impianto_s ... modinamico )
Oppure per l'eolico andare a prendere il vento in alta quota, dove soffia sempre (vedere http://en.wikipedia.org/wiki/KiteGen )
Per accumuli piu' lunghi gli usa pompano gas o aria nel sottosuolo ma la nostra sismicità sconsiglia simili cose.
Per l'idrogeno è sempre un problema di perdita durante l'accumulo e la successiva trasformazione.
Ogni accumulo aggiunge una perdita nell'efficenza energetica.

Mi sembra che gli olandesi invece pompino acqua in salita, utilizzando l'energia solare durante il giorno (o le stagioni calde), per poi sfruttare l'energia idroelettrica accumulata nei periodi di assenza di luce.

flaviomob ha scritto:Mi sembra che gli olandesi invece pompino acqua in salita, utilizzando l'energia solare durante il giorno (o le stagioni calde), per poi sfruttare l'energia idroelettrica accumulata nei periodi di assenza di luce.

Non lo sapevo. Gli olandesi hanno dighe in cui pompare acqua? Non mi pare.
C'è un progetto ...ma è appunto un progetto:
http://www.zeroemission.eu/portal/news/ ... di-domanda
http://www.kema.com/news/articles/2007/ ... orage.aspx

Non credo che l'Olanda abbia grossi rilievi montuosi, ma avevo letto da qualche parte che avevano "affittato" o chiesto con modalità a me ignote (concessione? boh) a paesi vicini di poter utilizzare alcuni loro bacini.

AD esempio:

http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La ... d=32739402

Il problema dell'accumulo potrebbe essere molto ridimensionato dal trasporto di energia a grandi distanze.
Non che anche quello non sia un problema (dispersione/conducibilità dei materiali etc. etc.) ma potrebbe dare un forte contributo alla equalizzazione della domanda.

Vero. In fatti per ora il trasporto dall'olanda alle alpi è proibitivo perché si perde il 20% sul tagitto ed il 25% per pompaggio in quota e successiva rigenerazione idroelettrica.

Mi sembra che questo pompaggio di acqua nei bacini di accumulo si sia ipotizzato per le centrali idroelettriche durante le fasi di minimo consumo di energia elettrica.

Iafran ha scritto:Mi sembra che questo pompaggio di acqua nei bacini di accumulo si sia ipotizzato per le centrali idroelettriche durante le fasi di minimo consumo di energia elettrica.

è una modalità operativa che si utilizza anche in Italia quando c'è la convenienza economica.

http://diem.uniud.it/Convegni/2010/Pomp ... 10_def.pdf