Cnel, oltre 10mila cervelli in fuga

LO STUDIO
Cnel, oltre 10mila cervelli in fuga
Ma c'è il boom di infermieri rumeni in Italia
Secondo la ricerca, Germania, Gran Bretagna e Svizzera sono le mete scelte dai giovani professionisti italiani per trovare un'occupazione. Ciononostante l'Italia risulta essere polo attrattivo per lavoratori stranieri (da Romania, Spagna e Germania) con una formazione medio bassa
ROMA - Medici, avvocati e architetti in fuga all'estero per trovare lavoro. Sono oltre 10 mila i professionisti che tra il 1997 e il 2010 si sono trasferiti stabilmente in altri paesi europei. Circa 4mila persone vivono in gran Bretagna, 1500 scelgono la Svizzera e poco più di 1000 persone optano per la Germania. Lo conferma l'indagine del centro studi del Forum nazionale dei Giovani in collaborazione con il Cnel.
I lavoratori altamente qualificati che lasciano l'Italia sono medici (2640), insegnanti delle scuole superiori (1327), avvocati (596) e architetti (214). Tuttavia il Belpaese è un polo di attrazione per chi arriva dall'estero. Il saldo tra gli arrivi e le partenze è positivo per circa mille unità. Tra il 2007 al 2010 sono arrivati in Italia professionisti rumeni (5125), spagnoli (1306) e tedeschi (1030). In genere, la loro qualifica è medio-bassa: la maggior parte sono infermieri (6531).
Le difficoltà. Per i lavoratori altamente qualificati lasciare il proprio paese non è una passeggiata. Secondo il Cnel, i principali ostacoli sono la libera circolazione in Europa, il riconoscimento dei titoli, l'omogeneità dei percorsi formativi. I professionisti più agevolati nella mobilità Ue sono i medici e gli architetti. Le maggiori difficoltà le incontrano psicologi e giornalisti; seguono notai, commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) l'Italia risulta avere una regolamentazione tra le più complicate in Europa. Peggio solo la Slovenia, la Turchia e il Lussemburgo.
Professionisti over 50.Tra gli oltre 2 milioni di iscritti agli ordini professionali, appena il 9,4% ha meno di 30 anni. Nell'indagine, un notaio su due ha più di 50 anni e quasi tre medici su quattro sono over 45. Ci sono più giovani nella categoria dei giornalisti e degli avvocati: oltre il 60% ha meno di 45 anni.
(30 maggio 2012) www.repubblica.it
Cnel, oltre 10mila cervelli in fuga
Ma c'è il boom di infermieri rumeni in Italia
Secondo la ricerca, Germania, Gran Bretagna e Svizzera sono le mete scelte dai giovani professionisti italiani per trovare un'occupazione. Ciononostante l'Italia risulta essere polo attrattivo per lavoratori stranieri (da Romania, Spagna e Germania) con una formazione medio bassa
ROMA - Medici, avvocati e architetti in fuga all'estero per trovare lavoro. Sono oltre 10 mila i professionisti che tra il 1997 e il 2010 si sono trasferiti stabilmente in altri paesi europei. Circa 4mila persone vivono in gran Bretagna, 1500 scelgono la Svizzera e poco più di 1000 persone optano per la Germania. Lo conferma l'indagine del centro studi del Forum nazionale dei Giovani in collaborazione con il Cnel.
I lavoratori altamente qualificati che lasciano l'Italia sono medici (2640), insegnanti delle scuole superiori (1327), avvocati (596) e architetti (214). Tuttavia il Belpaese è un polo di attrazione per chi arriva dall'estero. Il saldo tra gli arrivi e le partenze è positivo per circa mille unità. Tra il 2007 al 2010 sono arrivati in Italia professionisti rumeni (5125), spagnoli (1306) e tedeschi (1030). In genere, la loro qualifica è medio-bassa: la maggior parte sono infermieri (6531).
Le difficoltà. Per i lavoratori altamente qualificati lasciare il proprio paese non è una passeggiata. Secondo il Cnel, i principali ostacoli sono la libera circolazione in Europa, il riconoscimento dei titoli, l'omogeneità dei percorsi formativi. I professionisti più agevolati nella mobilità Ue sono i medici e gli architetti. Le maggiori difficoltà le incontrano psicologi e giornalisti; seguono notai, commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati. Secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) l'Italia risulta avere una regolamentazione tra le più complicate in Europa. Peggio solo la Slovenia, la Turchia e il Lussemburgo.
Professionisti over 50.Tra gli oltre 2 milioni di iscritti agli ordini professionali, appena il 9,4% ha meno di 30 anni. Nell'indagine, un notaio su due ha più di 50 anni e quasi tre medici su quattro sono over 45. Ci sono più giovani nella categoria dei giornalisti e degli avvocati: oltre il 60% ha meno di 45 anni.
(30 maggio 2012) www.repubblica.it