Earth overshoot day

I figli dei nostri figli
postato da Metilparaben
http://metilparaben.blogspot.com/2012/0 ... figli.html
L'Earth Overshoot Day è il giorno dell'anno in cui le risorse complessive consumate dall'umanità superano le capacità del pianeta di produrre quelle risorse nell'anno stesso: si tratta, in altri termini, del momento in cui i bisogni umani eccedono la capacità rigenerativa dell'ecosistema naturale, e quindi l'uomo richiede più risorse e produce più rifiuti di quanto la biosfera possa rigenerare e assorbire.
Il primo overshoot si è verificato nel 1987: negli anni precedenti il consumo umano delle risorse naturali era inferiore alla capacità della terra di rigenerarle.
Da quel momento è iniziato il baratro, perché di anno in anno il giorno dell'overshoot è arrivato sempre prima: il 19 dicembre nel 1987, il 21 novembre nel 1995, il 20 ottobre nel 2005, il 27 settembre nel 2011.
In buona sostanza, ciò significa che oggi la terra impiega un anno e mezzo per rigenerare quello che usiamo in un anno, ovvero che l'umanità, per approvvigionarsi delle risorse che consuma e per smaltire i rifiuti che produce, sta usando l'equivalente di un pianeta e mezzo.
Il problema, con ogni evidenza, è che di pianeta ne abbiamo uno solo, il che conduce a concludere che lo stiamo distruggendo.
Ora, può anche darsi che io sia entrato in una spirale ambientalista dalla quale non riesco a uscire vivo; sta di fatto, però, che sono letteralmente terrorizzato dal fatto che l'annientamento del pianeta su cui viviamo non dipende da fattori esterni e incontrollabili, ma da noi stessi: da quello che mangiamo, da come ci spostiamo, dalle risorse che consumiamo.
Si può scegliere di fottersene, ovviamente, contando sul fatto che quando il disastro sarà compiuto non ci saremo più, e a smazzarsi la faccenda saranno i nostri figli, o i figli dei nostri figli: ma quello che dovrebbe indurci a riflettere è la circostanza che probabilmente non si andrà molto oltre quel limite. E che quindi potrebbero essere i nostri nipoti, vale a dire persone che ci auguriamo di conoscere e che ameremo, ad essere sommersi dall'ondata di merda.
Loro, non individui indefiniti collocati in un futuro ipotetico. Persone vere, in carne ed ossa, con una faccia, una voce e un carattere che ci saranno familiari.
Dite la verità, la cosa non spaventa a morte anche voi?

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L'Earth Overshoot Day è il giorno dell'anno in cui le risorse complessive consumate dall'umanità superano le capacità del pianeta di produrre quelle risorse nell'anno stesso: si tratta, in altri termini, del momento in cui i bisogni umani eccedono la capacità rigenerativa dell'ecosistema naturale, e quindi l'uomo richiede più risorse e produce più rifiuti di quanto la biosfera possa rigenerare e assorbire.
Il primo overshoot si è verificato nel 1987: negli anni precedenti il consumo umano delle risorse naturali era inferiore alla capacità della terra di rigenerarle.
Da quel momento è iniziato il baratro, perché di anno in anno il giorno dell'overshoot è arrivato sempre prima: il 19 dicembre nel 1987, il 21 novembre nel 1995, il 20 ottobre nel 2005, il 27 settembre nel 2011.
In buona sostanza, ciò significa che oggi la terra impiega un anno e mezzo per rigenerare quello che usiamo in un anno, ovvero che l'umanità, per approvvigionarsi delle risorse che consuma e per smaltire i rifiuti che produce, sta usando l'equivalente di un pianeta e mezzo.
Il problema, con ogni evidenza, è che di pianeta ne abbiamo uno solo, il che conduce a concludere che lo stiamo distruggendo.
Ora, può anche darsi che io sia entrato in una spirale ambientalista dalla quale non riesco a uscire vivo; sta di fatto, però, che sono letteralmente terrorizzato dal fatto che l'annientamento del pianeta su cui viviamo non dipende da fattori esterni e incontrollabili, ma da noi stessi: da quello che mangiamo, da come ci spostiamo, dalle risorse che consumiamo.
Si può scegliere di fottersene, ovviamente, contando sul fatto che quando il disastro sarà compiuto non ci saremo più, e a smazzarsi la faccenda saranno i nostri figli, o i figli dei nostri figli: ma quello che dovrebbe indurci a riflettere è la circostanza che probabilmente non si andrà molto oltre quel limite. E che quindi potrebbero essere i nostri nipoti, vale a dire persone che ci auguriamo di conoscere e che ameremo, ad essere sommersi dall'ondata di merda.
Loro, non individui indefiniti collocati in un futuro ipotetico. Persone vere, in carne ed ossa, con una faccia, una voce e un carattere che ci saranno familiari.
Dite la verità, la cosa non spaventa a morte anche voi?
