Scrive per esempio FreeRider in un altra discussione ("il vecchio motore reagisce ruggendo"):
FreeRider ha scritto:Tuttavia [con i nuovi catalizzatori] non viene risolto il problema a monte, che riguarda l'energia (quale ed a quale costo) usata nella fase di separazione. Questa fase non puo' essere "on-board" perché la termodinamica ci dice che il bilancio è negativo ed insufficente a muovere un veicolo ed avremmo bisogno di una fonte esterna di energia per alimentare il sistema. La produzione è quindi nelle fabbriche di Idrogeno. Rimangono aperti i problemi di stoccaggio e trasporto.
Giusto proseguire la ricerca e valutare i progressi ma anche tenere sempre presenti tutte le considerazioni di contorno.
FreeRider
Il fatto e' che ci sono due tipi di utenza: quelle permanentemente connesse alla rete elettrica e quelle che non lo sono, come i mezzi di traporto. Questo puo' essere a sua volta scisso in due diversi aspetti: trovare un contenitore di energia ad elevato rapporto capacita'/peso, che offra un rapido trasferimento dell'energia.
Entrambe queste due esigenze sono state finora coperte con ineguagliabile successo dalla rete di distribuzione di benzina e gasolio. Vorrei far notare che e' incidentale che questi due carburanti siano stati anche impiegati per produrre energia elettrica (e calore) per le utenze connesse. Se anche si fosse trovato un modo sicuro di produrre energia con grandi centrali nucleari, per esempio, il problema del trasporto sarebbe rimasto irrisolto in mancanza di benzina o gasolio (o di microreattori nucleari...). L'idrogeno offre quindi una soluzione alternativa al secondo aspetto, quello del trasporto, a condizione che si trovi un modo economico di produrlo. Per le utenze connesse il problema e' invece stato risolto mediante la rete di distribuzione elettrica.
Per quanto riguarda la produzione di energia, nessuno e' cosi' ingenuo da pensare di risolverlo con l'idrogeno. Ma se ci si pensa bene, questa e' la parte facile del problema. Di energia primaria ce n'e' ovunque a bizzeffe: solare, eolica, geotermica, mareale, etc. e il problema produzione e' in via di risoluzione tutto sommato senza grandi scosse. Basta volare su molti paesi del nord Europa per notare per esempio quanto si siano diffusi in poco tempo i campi di generatori eolici. Altre forme di produzione dell'energia sono disponibili sul mercato e la loro disponibilita' cresce anno dopo anno: generatori fotovoltaici, pannelli solari, etc.
Invece, a pensarci bene, il problema del trasporto e' ancora lungi dall'essere risolto. Apparte qualche auto elettrica con autonomia e prestazioni scarsissime, non c'e' quasi nulla di disponibile sul mercato per il trasporto puntuale e personale (escludendo quindi i treni, che non godono di queste due caratteristiche) che offra prestazioni e costi comparabili al buon vecchio motore a combustione interna unito alla rete di distribuzione dei carburanti, ma con un impatto ambientale minimo e che sia rigenerabile. Ma siamo talmente abituati a fare il pieno di "energia" in 5 minuti, che quasi non ci rendiamo piu' conto dell'incredibile performance di un prodotto, il litro di benzina, che permette a 4 persone di percorrere in pochi minuti 20 e piu' km per poco piu' di 1 euro.
Mi sembra quindi che e' vero che un grande sforzo va fatto per risolvere il problema della produzione di energia nell'era post-carburanti fossili, ma uno ancora maggiore va fatto per risolvere quello del trasporto, se non vogliamo trovarci a dover cambiare radicalmente, in 2 o 3 decenni, il nostro stile di vita o a rischiare la catastrofe ambientale.
saluti
pagheca