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Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda franz il 19/07/2008, 18:29

Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili
di Lorenzo Romoli



Allineandosi a coloro che non vedono nei biocombustibili una soluzione
risolutiva alla situazione ambientale, il Parlamento Europeo modifica la
Direttiva avanzata in materia di fonti rinnovabili. Lunedì 7 luglio,
infatti, i parlamentari Ue hanno ridimensionato alcuni degli obiettivi
contenuti nella proposta, secondo i quali entro il 2020 i biocombustibili
dovranno costituire almeno il 10% dei carburanti per veicoli.

La Commissione ambiente ha votato quindi un compromesso in cui rifiuta
l’obiettivo a lungo termine, ne stabilisce uno intermedio (4% nel 2015) ed
amplia il vincolo del 10% per i trasporti anche ad altre fonti di energia
come l’idrogeno e l’elettrico.



“Questo ‘passo indietro’” ­ spiega Roberto Sensi, che per l’Ong “Mani
Tese” ha curato un dossier sugli agrocarburanti
(http://www.manitese.it/index.php?id=12,896,0,0,1,0 ) ­ “per noi è un buon
risultato, segno che c’è l’intenzione di cambiare. Ma non basta. La
percentuale degli agrocarburanti nel settore dei trasporti dovrebbe essere
zero. Inoltre, la Commissione ambiente non ha mai l’ultima parola, quindi
per una risposta definitiva dovremo aspettare ancora.”

A Mani Tese si uniscono anche gruppi ambientalisti come “Greenpeace” e
“Friends of the Earth Europe”, che sostengono che gli agrocombustibili
devono essere evitati, poiché sono “responsabili di deforestazioni,
dell’alto prezzo del cibo e di lotte sociali in Paesi in via di sviluppo”.

Anche se non esistono ancora dati scientifici certi, Oxfam, ong londinese,
ha stimato che gli agrocombustibili non sono una vera soluzione del
problema ambiente, in quanto l’intero processo per ottenerli risulterebbe
addirittura più inquinante di quello del petrolio. Secondo le stime
dell'Onu, l’utilizzo degli agrocarburanti, aggravando ulteriormente la
crisi alimentare globale, farà aumentare di 100 milioni il numero di
persone che soffrono la fame, che si aggiungeranno ai circa 850 milioni
stimati dalla FAO.

Un modo per utilizzare gli agrocarburanti, dicono gli ambientalisti,
sarebbe quello di sostituire il petrolio e il gas nei rimpianti di
riscaldamento, o il carbone per generare elettricità, e non nel settore
dei trasporti in cui non porterebbero grandi miglioramenti.

Gli agrocombustibili non sembrano essere dunque la reale soluzione al
problema del riscaldamento globale, ma l’opzione “è incentivata da
numerose lobby multinazionali interessate al business enorme che ruota
intorno ai biocarburanti, è per questo che sono tutti molto interessati”,
dice Sensi.

A tutto ciò si aggiungono anche conflitti interessi geopolitica
riguardanti il petrolio: al prezzo altissimo ed alle riserve ormai scarse,
si aggiunge il problema dell’ubicazione delle riserve petrolifere stesse,
presenti per il 30% in Paesi considerati “non amici” dal mondo Occidentale
(Iran, Russia, Cina, Venezuela e Libia).
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Re: Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda trilogy il 21/07/2008, 23:18

Penso che sui biocarburanti siamo passati da un eccesso di ottimismo ad un eccesso di demonizzazione. L'errore grossolano di questa prima fase è stato quello di sovvenzionare la produzione di etanolo da cereali.
Ma le ricerche sull'etanolo da cellulosa e scarti agricoli stanno facendo progressi. Terre marginali incolte e colture che non entrano in competizione con le quelle alimentari esistono. Bisogna fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca.
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Re: Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda franz il 22/07/2008, 10:13

trilogy ha scritto:Penso che sui biocarburanti siamo passati da un eccesso di ottimismo ad un eccesso di demonizzazione. L'errore grossolano di questa prima fase è stato quello di sovvenzionare la produzione di etanolo da cereali.
Ma le ricerche sull'etanolo da cellulosa e scarti agricoli stanno facendo progressi. Terre marginali incolte e colture che non entrano in competizione con le quelle alimentari esistono. Bisogna fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca.

Sicuramente, non bisogna passare da un eccesso all'altro ma considerare sempre tutti gli aspetti problematici.
Mi pare che oggi uno di questi sia il grande consumo di acqua.
Da wikipedia cito:
Per produrre un litro di biodiesel servono 4000 litri di acqua per l'irrigazione delle colture e durante il processo chimico di trasformazione

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Re: Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda trilogy il 22/07/2008, 13:46

Per produrre un litro di biodiesel servono 4000 litri di acqua per l'irrigazione delle colture e durante il processo chimico di trasformazione



è probabile, soprattutto se i calcoli vengono fatti considerando una coltivazione di girasole o soia i Europa.
Se li facciamo con la Jatroba spontanea dei climi aridi, probabilmente otteniamo risultati migliori in termini di consumo di acqua e diamo un reddito a contadini di zone poverissime.
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Re: Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda franz il 22/07/2008, 16:46

trilogy ha scritto:è probabile, soprattutto se i calcoli vengono fatti considerando una coltivazione di girasole o soia i Europa.
Se li facciamo con la Jatroba spontanea dei climi aridi, probabilmente otteniamo risultati migliori in termini di consumo di acqua e diamo un reddito a contadini di zone poverissime.

Non so quanto siano produttive le specie spontanee (di solito per essere produttive devono essere "addomesticate") ma ogni studio deve essere intrappreso. Anche quello sui microorganismi OGM in grado di produrre idrocarburi.
Dal 1981 esistono batteri in grado di biodegradare gli idrocarburi (per esempio dopo un incidente con inquinamento di suolo o acqua). Ora sono allo studio batteri OGM in grado di produrre carburanti. La cosa già funziona e leggevo su Scientific Amercan che ora il problema è togliere il carburante in fretta prima che avveleni il batterio OGM, altrimenti esso muore ucciso dal suo stesso prodotto.

Ciao,
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Re: Il parlamento europeo non crede nei biocombustibili

Messaggioda trilogy il 22/07/2008, 18:19

Sai in questo fase, la crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie per l'energia è in forte crescita in tutto il mondo. La spesa in ricerca alla fine produce risultati, idem per il risparmio energetico. A occhio guardando solo la programmazione regionale dei fondi strutturali in Italia 2007-2013 alla voce risprmio energetico ci saranno almeno 4 miliardi di euro. Se non li sprecano, secondo la peggiore tradizione nazionale, per alimentare clientele sono cifre che possono produrre impatti reali.
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