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Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda ambientalistaPD il 16/07/2008, 9:45

http://www.ecoage.it/fusione-nucleare-i ... itardo.htm

Fusione nucleare: ITER in forte ritardo
La fusione nucleare è la principale risposta della scienza al problema energetico nel lungo periodo. Il principale esperimento in corso di realizzazione è l'ITER, International, thermonuclear experimental reactor, la cui costruzione è prevista in Francia nei pressi della località di Cadarache. Il progetto si basa sulla realizzazione di un reattore nucleare basato sul medesimo principio delle stelle: la fusione dei nuclei di deuterio e trizio per generare energia.

Iter in ritardo e con costi crescenti
La centrale a fusione termonucleare controllata è un progetto caratterizzato da costi e tempi incerti. La costruzione non è ancora iniziata. Il progetto è stato sottoscritto da Ue, Usa, India, Sud Corea, Cina, e Giappone nel 2005. Allo stato atuale è in ritardo di tre anni sui tempi di progettazione e accusa un incremento esponenziale nei costi di realizzazione. Lo scorso anno il costo di costruzione e di esercizio del reattore ITER era stimato intorno ai 10 miliardi di euro di spesa. Negli ultimi dodici mesi il preventivo è aumentato di circa il 30%. L'incremento dei costi suscita le perplessità della comunità scientifica, ma anche critiche di chi non crede nel buon esito del progetto. Gli stessi Stati Uniti pur avendo firmato nel 2005 l'accordo (senza nascondere una preferenza di localizzazione in Giappone) hanno disertato l'impegno e soltanto di recente sono tornati a sedersi con interesse al tavolo del progetto. A questo si aggiunge l'incognita sui risultati. Soltanto nel 2040-2050 potremo sapere se l'ITER è l'innovazione radicale della prossima era umana o soltanto una sperimentazione destinata al fallimento.

Quali sono le alternative al progetto ITER?
Non esistono ancora vere e proprie alternative all'ITER. La scelta di concentrare gli studi e la ricerca sulle sole centrali nucleari a fissione di quarta o di quinta generazione non risolverebbe il problema della scarsità dell'uranio disponibile nel nostro pianeta. Così come sarebbe saggio non perdere nel nulla venti anni di discussioni sull'ITER e accompagnarlo con altre diverse sperimentazioni basate sulla fusione nucleare, basti citare l'Hiper e l'Ignitor. La vera causa del problema non è nella ricerca ma nei pochi fondi economici destinati a quest'ultima. Fin quando saranno pochi punti decimali del PIL a decidere il futuro dell'umanità, sarà difficile sperare nei miracoli scientifici a cui la storia dell'uomo in passato ci ha abituato.
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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda trilogy il 18/07/2008, 13:46

Beh ITER è una bella macchina bisognerà vedere se l'esperimento funziona. Oltre ai costi anche le problematiche tecnologiche da risolvere prima di arrivare ad una macchina industriale sono ancora molte. Ci vorranno in ogni caso diversi decenni prima di avere energia elettrica da un reattore a fusione.

La freccetta gialla indica una persona per dare le dimensioni della macchina :roll:

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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda tchersi il 31/07/2008, 8:51

La fusione nucleare non genera corrente elettrica ma solo neutroni da 14 MeV, che distruggono qualsiasi materiale metallico. Siccome per ricavare corrente elettrica da questi neutroni bisogna usarli per riscaldare acqua e tramutarla in vapore, passando cosi' attraverso le forche caudine della termodinamica, quindi usare il vapore per far girare turbine collegate ad alternatori, il recipiente in cui e' contenuta l'acqua dopo un po' si sbriciola (swelling) e bisogna sostituirlo. Ma nel frattempo e' diventato radioattivo, con tutti i problemi che pone. Avendo collaborato a costruire una camera a bolla per la rivelazione di neutroni su contratto con l'IAEA quando lavoravo all'Istituto di Fisica di Trieste so benissimo che brutte bestie sono i neutroni. Sarebbe meglio investire tutti quei soldi nel fotovoltaico.
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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda FreeRider il 01/08/2008, 10:10

tchersi ha scritto:La fusione nucleare non genera corrente elettrica ma solo neutroni da 14 MeV, che distruggono qualsiasi materiale metallico. Siccome per ricavare corrente elettrica da questi neutroni bisogna usarli per riscaldare acqua e tramutarla in vapore, passando cosi' attraverso le forche caudine della termodinamica, quindi usare il vapore per far girare turbine collegate ad alternatori, il recipiente in cui e' contenuta l'acqua dopo un po' si sbriciola (swelling) e bisogna sostituirlo. Ma nel frattempo e' diventato radioattivo, con tutti i problemi che pone. Avendo collaborato a costruire una camera a bolla per la rivelazione di neutroni su contratto con l'IAEA quando lavoravo all'Istituto di Fisica di Trieste so benissimo che brutte bestie sono i neutroni. Sarebbe meglio investire tutti quei soldi nel fotovoltaico.
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Ho ricordi vaghi legati alla lettura del "dilemma nucleare" di Rubbia e ricordo che tuttavia la radioattività del recipiente nel sistema a fusione è nettamnete inferiore rispetto ai sistemi legati alla fissione.
Per il fotovoltaico credo che vada preso atto che noi non abbiamo i grandi spazi desertici che hanno gli americani e che il nostro territorio è già conteso tra case, agricoltura, boschi. Il fotovoltaico ha bisogno di grandi superfici.
Forse il solare a concentrazione è meglio. Consideriamo che per ora la produzione di pannelli fotovoltaici è operazione costosa, inquinante e fino a poco tempo fa la resa energetica era addirittura inferiore alla quantità di energia spesa per la costruzione. Quei pannelli sono buona cosa per avere, su scala locale, l'acqua calda in casa. Forse nulla piu'.
Eolico e Solare a concentrazione, pur essendo anche loro fonti incostanti (e quindi a basso valore strategico) mi sembrano messi meglio.
Tuttavia i punti a favore nel nucleare (tra i tantissimi difetti) e della fusione sono dati dalla estrema concentrazione di spazio dell'ambito produttivo (rispetto ai grandi spazi per i parchi eolici e solari) e dalla produttività elevata in termini di ore annue di funzionamento. È quindi logico che sul piano strategico le nazioni puntino a sistemi come la fusione, che se funzionarà darà energia in modo costante e non legata ai capricci del vento o limitata dal fatto che il Sole ha da miliardi di anni il brutto vizio di tramontare la sera lasciandoci al buio, e quindi senza fonte di energia, fino all'alba, per non parlare delle giornate di sole coperto dalle nuvole, che magari per sfiga sono pure giornate senza un alito di vento.

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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda trilogy il 01/08/2008, 10:56

Il progetto fusione di problemi irrisolti ne ha indubbiamente ancora tanti. Quello di tradurre l'energia prodotta dalla fusione in energia elettrica è uno. In ogni caso bisognerà prima dimostrare che con quella macchina siamo in grado di mantenere una reazione di fusione nucleare controllata che si autoalimenta. Ma qualunque sarà il risultato finale, le ricerche condotte nell'ambito del progetto sui nuovi materiali, sulla superconduttività ecc. avranno delle ricadute su altri settori. Ad esempio le cononoscenze e le tecnologie legate alla superconduttività potrebbero provocare una vera rivoluzione nella distribuzione di energia elettrica prodotta da qualunque fonte.
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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda Ivy il 01/08/2008, 11:12

Non sono un'esperta di fisica e di questioni energetiche, però a sentire parlare di nucleare mi vengono ancora troppi dubbi, come quando leggo che il 2007 è stato l'anno in cui l'eolico l'ha superato a livello mondiale, con 20 mila megawatt di eolico contro 1,9 mila megawatt di energia di derivazione nucleare.

Se questo dato (sul potenziale) è facilmente criticabile, non lo è quello sulla produzione effettiva di energia. Il dato sul potenziale di produzione di un impianto e quello effettivo non coincidono perchè ovviamente l'eolico non ha un funzionamento costante, e quindi, a parità di potenza, producono meno elettricità, ed è proprio tenendo conto anche di questo differenziale che l'eolico si è calcolato abbia prodotto più energia del nucleare, e ancora crediamo che "i capricci del vento" siano un reale problema?

Se addirittura gli Usa hanno affidato il 30% della potenza elettrica del 2007 all'eolico, qualcosa dovrebbe dirci che forse non è una scelta cosi errata, soprattutto in un paese come l'Italia, dove però ci tocca parlare con un emerito del calibro di Sgarbi al quale esteticamente le pale eoliche non piacciono...

Il numero di centrali nucleare in Usa no aumenta nonostante ci siano incentivi statali per costruirne...

Tutti questi dati dovrebbero far riflettere.
Perchè continuare a studiare metodi di produzione di energia dall'atomo, invece di studiare metodi (e già ce ne sono) per conservare l'energia proveniente da fonti rinnovabili nei periodi di maggior esposizione (al sole, al vento, alle correnti marine) per poterla poi sfruttare nei periodi meno attivi?

[Fonte dei dati citati
Repubblica, 23 maggio 2008]
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Re: Fusione nucleare: ITER in forte ritardo

Messaggioda franz il 01/08/2008, 16:27

Ivy ha scritto:Non sono un'esperta di fisica e di questioni energetiche, però a sentire parlare di nucleare mi vengono ancora troppi dubbi, come quando leggo che il 2007 è stato l'anno in cui l'eolico l'ha superato a livello mondiale, con 20 mila megawatt di eolico contro 1,9 mila megawatt di energia di derivazione nucleare.

Ci sono purtroppo due problemi.
Il primo è che tu hai letto male, ed il secondo è che tu in questo sei stata aiutata (si fa per dire) da una pessima informazione giornalistica.
Tra le due cose pero', non so come, io ho saputo "scantonare" dalla trappola. Altri no.

Non è affatto vero che il l'eolico (in termini assoluti) ha superato il nucleare.
Lo ha fatto in termini relativi (nuovi impianti).
E' vero pero' che la cosa è stata scritta in modo ambiguo, in modo che chi voleva sperarlo ... poteva crederlo.
È il tasso di crescita dell'eolico ad aver superato il tasso di crescita del nucleare.
Un po' come dire che se uno è alto due metri e cresce di un centimetro all'anno, è sempre piu' grande di chi è alto 20 cm ma cresce di due centimenti all'anno. Facendo la foto ad entrambi l'anno dopo uno è alto 201 cm e l'altro è alto 22.
Il secondo ha un tasso di crescita doppio ma per superare il primo dovrà attendere ancora ... un decennio? .... due? ...
No 250 anni! Durante i quali molte cose possono cambiare (magari una nuova e "terza" tecnologia).

La cosa è abbastanza chiara, dato che da 10 anni non si costruiscono nuove centrali nucleari (caso mai si ampliano le attuali) visto che nei decenni precedenti le nazioni pensavano di essere a posto sul fronte nuclare e di dove ricuperere su altri fronti ma è anche vero che oggi la tendenza anche qui è in cambiamento. Molti paesi ora stanno seriamente rivedendo le stime di nuove centrali (UK, germania, svizzera) ed altri (CINA, IRAN, India) le stanno costruendo.

In certi paesi le centrali nucleari non aumentano perché le hanno già. Prima di aggiungerne una nuova ci pensano bene.
Io per esempio ho due autovetture e non ne compro una terza. Non mi serve.
Posso pero' comprere una bicicletta o uno scooter elettrico.
Chi invece è a zero come noi (e deve comprare energia dall'estero, fatta con il nucleare) fa bene a pensare di mettersi in pari sia con l'eolico, sia con il solare a concentrazione ed anche con il nucleare.

Ciao,
Franz
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