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Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 02/03/2010, 15:22

BIOTECH
Sì alla patata modificata
Bruxelles apre agli Ogm

Disco verde della Commissione europea alla patata transgenica Amflora, per uso industriale. Stop alla moratoria che durava dal 1998. Sì anche all'importazione di mais Ogm non coltivato in Europa

BRUXELLES - Via libera della Commissione Ue alla coltura in Europa, da parte del gruppo tedesco Basf, della patata transgenica Amflora, per uso industriale nonché l'utilizzo dei prodotti dell'amido della stessa come mangime. Una decisione che pone fine alla moratoria in vigore dal 1998. Si tratta del primo sì della Ue ai prodotti ogm, dopo anni di dibattiti e seri dubbi sulla natura di questo tipo di coltivazioni.

Il via libera sarà accompagnato dal lancio del dibattito politico sul futuro del dossier degli Ogm nell'Ue seguendo la linea del presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, il quale ha dichiarato nelle scorse settimane "di non voler imporre la coltura degli Ogm in Europa". Oltre alla patata Amflora, che è stata autorizzata per la coltura e per l'alimentazione degli animali, sono state approvate anche altri tre nuove varietà di mais Ogm, tutte destinate all'importazione e la commercializzazione per l'alimentazione degli animali.

La patata Amflora, modificata in modo da avere un maggior contenuto di amido, è stata a lungo al centro di una controversia fra l'Efsa (Autorità Ue di sicurezza alimentare), con sede a Parma, che ha dato il suo via libera 'tecnico', e le due autorità sanitarie, europea e mondiale, l'Emea (agenzia Ue del farmaco) e l'Oms. La controversia riguardava la presenza, nell'Ogm, di un gene 'marker' che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana. L'Efsa ha dato il suo via libera nonostante il fatto che la direttiva Ue 2001/18, relativa al rilascio deliberato di Ogm nell'ambiente, proibisca espressamente l'autorizzazione per gli Ogm contenenti geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana.


A più riprese, negli anni scorsi, la commissione aveva cercato di ottenere il sostegno degli stati membri nel comitato di regolamentazione degli Ogm e in Consiglio Ue, senza mai ottenere la maggioranza richiesta per l'autorizzazione alla coltura. Le norme Ue, tuttavia, danno all'esecutivo comunitario il potere di assumere da solo la decisione sull'autorizzazione, se non si esprime contro almeno la maggioranza qualificata degli stati membri. Dopo che il precedente commissario all'Ambiente, Staros Dimas, aveva bloccato la proposta, il suo successore, il maltese John Dalli, ha creduto bene di marcare con questa decisione il suo primo atto pubblico, che spiegherà durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles. La patata Amflora, il tubero geneticamente modificato, inizierà a essere prodotta nel corso di quest'anno. Lo ha annunciato il gruppo tedesco Basf, dopo il via libera di Bruxelles. La patata Ogm produce amilopectina pura, uno dei componenti dell'amido, che viene utilizzata per la produzione di carta, calcestruzzo e adesivi. "Non è previsto alcun utilizzo alimentare", ha precisato il gruppo, che aveva presentata la prima domanda di autorizzazione per l'Amflora già nell'agosto del 1996.

Le reazioni. E a proposito di "stop alla moratoria" arriva la risposta del ministro italiano alle Politiche agricole alimentari e forestali. Luca Zaia ribadisce infatti "che l'Italia proseguirà nella politica di difesa e salvaguardia dell'agricoltura tradizionale e della salute dei cittadini". "Noi - ha concluso il ministro - non consentiremo che un simile provvedimento, calato dall'alto, comprometta la nostra agricoltura". Dura la reazione di Legambiente che in una nota definisce assurda la fine dell'embargo sulle colture geneticamente modificate che "vanifica gli sforzi e gli investimenti di tutti coloro che hanno creduto nel Made in Italy e nella ricerca della qualità e delle eccellenze". "E' evidente che l'Italia non ha alcun bisogno di questi prodotti - ha dichiarato il responsabile Agricoltura di Legambiente, Francesco Ferrante - e mi chiedo quale genitore possa scegliere di dare ai propri figli un cibo che potrebbe renderli resistenti agli effetti degli antibiotici. Questa decisione ci espone a pericoli enormi".

Dello stesso avviso anche i Verdi secondo i quali "La decisione della Commissione europea è inaccettabile. Per questo siamo pronti a presentare un quesito referendario già dalla prossima settimana per evitare che gli Ogm vengano coltivati in Italia". Si tratta, proseguono i Verdi, "di un vero e proprio assalto alla sicurezza alimentare, alla nostra agricoltura tipica, a rischio c'è tutto il made in Italy agrolimentare". Il capogruppo del Pd nella commissione Agricoltura della camera, Nicodemo Oliverio incalza: "Il governo dica categoricamente no agli Ogm in italia: le dichiarazioni del ministro Zaia non bastano più perché è sempre più folto il gruppo dei ministri, premier in testa, che mostra di pensarla all'opposto". Come lui anche il senatore Nello Di Nardo, capogruppo Idv in commissione agricoltura che aggiunge: "Oggi in Europa hanno perso le ragioni della precauzione, la difesa dei cittadini e dell'ambiente. I nostri bambini non possono mangiare patatine geneticamente modificate e l'Idv contrasterà in tutti modi e in tutte le sedi opportune la folle omologazione dei prodotti agroalimentari".

Per l'Adoc (l'associazione nazionale per la difesa e l'orientamento dei consumatori) prima di prendere la decisione si sarebbe dovuta ascoltare la voce dei consumatori europei. "La coltivazione e commercializzazione dei prodotti Ogm rappresentano un problema che riguarda la salute e il futuro dei consumatori europei - ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc -. Per questo chiediamo che venga indetto un referendum europeo, con cui si possa dare voce ai cittadini di tutta Europa, per capire se il loro pensiero sia in sintonia con quanto deciso dalla Ue. L'Unione Europea, su questo delicato tema, ha deciso a prescindere, magari anche sulla base delle pressione operate dai grandi gruppi produttori. Il territorio coltivabile europeo è diverso da quello di altri continenti, più ristretto e più soggetto a contaminazioni. E' bene che siano i consumatori a decidere del loro futuro".

Il coro di critiche è partito anche da parte dei parlamentari europei ecologisti. "Sono scioccato nel vedere che al commissario alla sanità e alla difesa dei consumatori, John Dalli, sono bastate poche settimane di incarico per esprimere il suo sostegno agli interessi industriali", ha commentato il capogruppo dei verdi, Martin Hausling. "I dubbi sulle conseguenze per la saluta umana e per l'ambiente persistono in modo serio. Le coltivazioni Ogm sono nel migliore dei casi inutili, nel peggiore dannose". La decisione è stata definita "inaccettabile" anche dalla liberale francese Corinne Lepage, vice presidente della commissione per l'Ambiente del parlamento europeo. "Si tratta di una vera dichiarazione di guerra ai cittadini europei, che in maggioranza sono contrari alle colture ogm, da parte del signor barroso".

(02 marzo 2010)
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda pianogrande il 03/03/2010, 1:36

Agricoltura per la produzuione di "carta calcestruzzo adesivi".
Si sta ormai creando un'altro grosso problema di tipo etico.
L'agricoltura dovrebbe servire, esclusivamente, per l'alimentazione umana.
Questo, almeno, finché ci sarà un essere umano che muore di fame.
Noi ne ricaviamo, invece, combustibili ed ora carta, calcestruzzo ed adesivi.
Un campo coltivato a calcestruzzo mi sa tanto di campo suicida.
La terra utilizzata per produrre il materiale che verrà utilizzato per ricoprirla e renderla definitivamente sterile.
Il prossimo OGM lo utilizzeremo per produrre catrame da utilizzare per ricoprire altra terra.
Anche la UE ha una classe politica di venduti?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 03/03/2010, 9:13

pianogrande ha scritto:Agricoltura per la produzuione di "carta calcestruzzo adesivi".
Si sta ormai creando un'altro grosso problema di tipo etico.
L'agricoltura dovrebbe servire, esclusivamente, per l'alimentazione umana.
Questo, almeno, finché ci sarà un essere umano che muore di fame.
Noi ne ricaviamo, invece, combustibili ed ora carta, calcestruzzo ed adesivi.

Mi pare che da millenni l'agricoltura serva anche per l'alimentazione animale e che nell'ottica del "non si butta via niente" e del "tutto è utile" le fibre vegetali siano usate - ad esempio - per i nostri vestiti (cotone) o per le case in tanti posti caldi e da millenni (non da ora) per la carta. O è preferibile abbattere alberi, per fare la carta?

Non esagererei quindi con quel "esclusivamente" ma hai sicuramente ragione per quanto riguarda alcuni aspetti critici (per esempio l'uso in agricoltura per produrre biocombustibili). Di fatto visto che l'agricoltura intensiva è dannosa per il terreno e quindi si deve ricorrere ai periodi di riposo, non trovo ostacoli (nemmeno etici) che in quei periodi si usino i campi per scopi diversi da quelli alimentari. L'aspetto etico ("finché ci sarà un essere umano che muore di fame") è inoltre in netto contrasto con il rifiuto aprioristico degli OGM, visto che questa tecnologia permette maggiore produttività e quindi di dare maggiori risorse alimentari al mondo. Qui è proprio il rifiuto europeo degli OGM per uso alimentare che spinge questa tecnologia (usata già intensamente altrove) verso usi non alimentari.

Ciao,
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 03/03/2010, 9:18

Ogm: Ue decreta fine dell'embargo
La Commissione ha autorizzato la la coltivazione della patata Amflora, geneticamente modificata


Vaticano: «Sì a ogm se servono a combattere la fame nel mondo»

MILANO - È la fine di un embargo durato anni. La Commissione europea ha deciso l’autorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla multinazionale Basf. La decisione mette fine all’embargo sulle nuove colture geneticamente modificate, che resisteva nell’Ue dall’ottobre 1998. La Commissione europea ha annunciato il via libera alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora «per uso industriale», nonché l'utilizzo dei prodotti dell'amido della stessa Amflora come mangime.

CONTROVERSIA - La patata Amflora, modificata in modo da avere un maggior contenuto di amido, è stata a lungo al centro di una controversia fra l’Efsa (autorità Ue di sicurezza alimentare), con sede a Parma, che ha dato il suo via libera tecnico, e le due autorità sanitarie, europea e mondiale, l’Emea (agenzia Ue del farmaco) e l’Oms. La controversia riguardava la presenza nell’organismo geneticamente modificato (ogm) di un gene «marker» che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana. L’Efsa ha dato il suo via libera nonostante il fatto che la direttiva Ue 2001/18, relativa al rilascio deliberato di ogm nell’ambiente, proibisca espressamente l’autorizzazione agli Ogm contenenti geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana. A più riprese, negli anni scorsi, la Commissione aveva cercato di ottenere il sostegno degli Stati membri nel comitato di regolamentazione degli ogm e in Consiglio Ue, senza mai ottenere la maggioranza richiesta per l’autorizzazione alla coltura. Le norme Ue, tuttavia, danno all’esecutivo comunitario il potere di assumere da solo la decisione sull’autorizzazione, se non si esprime contro almeno la maggioranza qualificata degli Stati membri. Dopo che il precedente commissario all’Ambiente, Staros Dimas, aveva bloccato la proposta, il suo successore, il maltese John Dalli, ha creduto bene di marcare con questa decisione il suo primo atto pubblico. Oltre alla patata Amflora, sono state approvate anche altri tre nuove varietà di mais ogm, tutte destinate all’importazione e la commercializzazione per l’alimentazione degli animali.

CLAUSOLA SALVAGUARDIA - I Paesi membri contrari alla coltivazione della patata transgenica o di un altro qualsiasi ogm possono fare appello alla «clausola di salvaguardia» per impedire la coltivazione all'interno del territorio nazionale. Lo si apprende da fonti comunitarie, che hanno ricordato che tale strumento è già stato utilizzato da Francia, Germania, Austria, Lussemburgo, Ungheria e Grecia per impedire la coltivazione del mais ogm Monsanto 810, la cui coltura è stata approvata dall'Ue nel 1998.

ZAIA - Critico contro l'introduzione della nuova coltura il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia: «La decisione della Commissione europea ci vede contrari. Il fatto di rompere una consuetudine prudenziale che veniva rispettata dal 1998 è un atto che rischia di modificare profondamente il settore primario europeo. Non solo non ci riconosciamo in questa decisione - commenta ancora il ministro - ma ci teniamo a ribadire che non permetteremo che questo metta in dubbio la sovranità degli Stati membri in tale materia. Proseguiremo nella politica di difesa e salvaguardia dell'agricoltura tradizionale e della salute dei cittadini. Non consentiremo che un simile provvedimento, calato dall'alto, comprometta la nostra agricoltura. Valuteremo la possibilità di promuovere un fronte comune di tutti i Paesi che vorranno unirsi a noi nella difesa della salute dei cittadini e delle agricolture identitarie europee».

REALACCI - Negativa anche l'opinione di Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd: «Quella dell'Unione Europea sugli ogm è una decisione molto grave. Lo è in assoluto, ma per l'Italia, oltre alle ragioni legate alla sicurezza alimentare, se ne aggiungono molte altre. Il futuro dell'agricoltura del nostro Paese non è certo nelle coltivazioni ogm, ma nell'agricoltura di qualità, legata al territorio e alle produzioni tipiche».

VERDI: DECISIONE GRAVISSIMA - Molto critici anche i Verdi. «La decisione della Commissione europea è gravissima e inaccettabile - sottolineano in una nota -. Siamo pronti a presentare un referendum già dalla prossima settimana per evitare che gli ogm vengano coltivati in Italia. Non solo è stato violato il principio di precauzione nei confronti delle colture geneticamente modificate, ma anche la direttiva Ue 2001/18 che proibisce l’autorizzazione agli ogm che contengono geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana. I Verdi si mobiliteranno per difendere la tradizione agroalimentare del nostro Paese e la salute dei cittadini».

AGRONOMI: PRUDENZA - Andrea Sisti, presidente del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali), invita alla prudenza: «Come ogni cambiamento epocale è necessaria la massima prudenza, anche se bisogna prendere in considerazione che la scienza non può essere fermata. Auspico che la ricerca scientifica in Europa non si appiattisca sulle logiche di solo mercato, della produttività esasperata, e che in Italia la diversità biologica delle nostre produzioni possa ancora rappresentare il presupposto per uno sviluppo economico delle aree rurali dei nostri territori».

VATICANO: OK A OGM CONTRO LA FAME NEL MONDO - Il Vaticano, invece, ribadisce la sua approvazione agli ogm, se servono per combattere la fame nel mondo. Il cancelliere della Pontificia accademia per le scienze, monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, a Cuba per un vertice sui problemi dell'economia nella globalizzazione, nel suo intervento ha difeso la trasformazione transgenica in agricoltura purché contribuisca ad alleviare la fame nel mondo e non si trasformi in attività speculativa che colpisce la giustizia. Sanchez Sorondo ha affermato che lo sviluppo di sementi transgeniche per combattere la fame è un «fatto positivo», e può aiutare a far affermare «la giustizia tra i beni e le persone».

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02 marzo 2010
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda mauri il 03/03/2010, 15:49

Ogm, Adiconsum: ''Siamo davvero preoccupati''

http://it.notizie.yahoo.com/25/20100303 ... 646f4.html

'L'Ogm in questione, infatti, e' stato selezionato utilizzando come marcatore di un gene, l'nptII, che conferisce la resistenza a due antibiotici aminoglicosidici, la kanamicina e la neomicina, attivi contro molti batteri. Il rischio e' che ora questa resistenza, nel caso gli scarti della patata vengano usati come mangime, venga trasferita ai batteri presenti nell'apparato digerente degli animali, e quindi, attraverso la catena alimentare, alla flora batterica dell'intestino umano''.

non credo proprio che le multinazionali si preoccupino delle fame nel mondo, infatti nel 3zo mondo li usa di già
http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... lt&id=3630
e infatti si parla di "colonialismo biotecnologico", dipendenza sia alimentare che economica alla quale credo il vaticano non sia del tutto estraneo visto che è abituato ad investire in ciò che rende
ciao, mauri
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 03/03/2010, 20:00

mauri ha scritto:Ogm, Adiconsum: ''Siamo davvero preoccupati''

http://it.notizie.yahoo.com/25/20100303 ... 646f4.html

'L'Ogm in questione, infatti, e' stato selezionato utilizzando come marcatore di un gene, l'nptII, che conferisce la resistenza a due antibiotici aminoglicosidici, la kanamicina e la neomicina, attivi contro molti batteri. Il rischio e' che ora questa resistenza, nel caso gli scarti della patata vengano usati come mangime, venga trasferita ai batteri presenti nell'apparato digerente degli animali, e quindi, attraverso la catena alimentare, alla flora batterica dell'intestino umano''.

Mi pare che la resistenza non si possa trasferire ma eventualmente si possono trasferire i batteri, sempre che esitano batteri (identici) che vivono contemporaneamente nell'intestino del maiale e nel nostro e se proprio dovessimo mangiare carne cruda di maiale. Se la carne di maiale non è contaminata battericamente e se è cotta, non ci sono problemi. I batteri che vivono nel nostro intestino poi sono batteri "amici" e se fossero resistenti agli antibiotici tanto meglio.
Infatti quando prendiamo gli antibiotici ammazziamo pure la nostra flora intestinale e dobbiamo ricostruirla ingurgitando appositi prodotti (senza che Adiconsum sia preoccupata).
mauri ha scritto:non credo proprio che le multinazionali si preoccupino delle fame nel mondo, infatti nel 3zo mondo li usa di già
http://www.greenreport.it/_new/index.ph ... lt&id=3630
e infatti si parla di "colonialismo biotecnologico", dipendenza sia alimentare che economica alla quale credo il vaticano non sia del tutto estraneo visto che è abituato ad investire in ciò che rende
ciao, mauri

Anche il salumiere o il verduraio (come l'allevatore di maiali ed il contadino) non si preoccupa per la tua o mia particolare fame. Si limitano a produrre e commercializzare quello che i compratori vogliono comprare e cercano di farlo nel modo piu' efficente. Siamo tutti interessanti (non solo il vaticano) ad investire in cio' che rende ... a meno che tu non riesca a convincermi che invece hai la predilezione nell'investire in cio che non rende.

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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda mauri il 03/03/2010, 22:53

io personalmente i pochi soldi che guadagno come dipendente della scuola li investo in cultura per figli e nipoti
il problema dell'evoluzione e delle scoperte scientifiche è l'inadeguatezza di questo pianeta ai bisogni umani
non c'è più spazio per così tanti, servirebbe una e più terre per l'umanità, ma non saranno certo gli ogm a sfamare gli umani
semmai daranno il colpo di grazia alla biodiversità che probabilmente non ha più ragione di esistere
il problema non sarà certo nostro ma delle future generazioni che avranno un omogeneizzato ai vari aromi, ma la materia prima sarà sempre la stessa
quindi ben vengano terremoti, uragani, pestilenze e che diano un forte contributo all'eliminazione di buona parte dell'umanità
credo sia il giusto prezzo per salvare questo povero pianeta
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda pianogrande il 03/03/2010, 23:43

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Agricoltura per la produzuione di "carta calcestruzzo adesivi".
Si sta ormai creando un'altro grosso problema di tipo etico.
L'agricoltura dovrebbe servire, esclusivamente, per l'alimentazione umana.
Questo, almeno, finché ci sarà un essere umano che muore di fame.
Noi ne ricaviamo, invece, combustibili ed ora carta, calcestruzzo ed adesivi.

Mi pare che da millenni l'agricoltura serva anche per l'alimentazione animale e che nell'ottica del "non si butta via niente" e del "tutto è utile" le fibre vegetali siano usate - ad esempio - per i nostri vestiti (cotone) o per le case in tanti posti caldi e da millenni (non da ora) per la carta. O è preferibile abbattere alberi, per fare la carta?

Non esagererei quindi con quel "esclusivamente" ma hai sicuramente ragione per quanto riguarda alcuni aspetti critici (per esempio l'uso in agricoltura per produrre biocombustibili). Di fatto visto che l'agricoltura intensiva è dannosa per il terreno e quindi si deve ricorrere ai periodi di riposo, non trovo ostacoli (nemmeno etici) che in quei periodi si usino i campi per scopi diversi da quelli alimentari. L'aspetto etico ("finché ci sarà un essere umano che muore di fame") è inoltre in netto contrasto con il rifiuto aprioristico degli OGM, visto che questa tecnologia permette maggiore produttività e quindi di dare maggiori risorse alimentari al mondo. Qui è proprio il rifiuto europeo degli OGM per uso alimentare che spinge questa tecnologia (usata già intensamente altrove) verso usi non alimentari.

Ciao,
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Sì.
Devo ridimensionare "esclusivamente".
Comunque, alla lunga, per quanto riguarda la fame nel mondo, aumenterà pure la produttività ma mi mette un po' di angoscia il fatto delle specie brevettate e delle sementi da acquistare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 04/03/2010, 9:02

pianogrande ha scritto:Sì.
Devo ridimensionare "esclusivamente".
Comunque, alla lunga, per quanto riguarda la fame nel mondo, aumenterà pure la produttività ma mi mette un po' di angoscia il fatto delle specie brevettate e delle sementi da acquistare.

Tutto netto, senza difetto, non si puo'! Come a dire che ogni medaglia ha il suo rovescio.
La brevettabilità e la sterilità delle sementi non è una novità in campo agricolo e non è una esclusiva degli OGM.
La cosa anzi risale al dopoguerra, quando furono introdotti i cosidetti "ibridi F1". Che non sono una tecnica OGM ma un normale incrocio tra due specie, abbastanza simili da poter procreare ma quel tanto diverse da generare una prole sterile.
Anche qui l'innovazione fu inizialmente rifiutata dal mondo contadino, poi l'elevata produttività e rendimento di questi ibridi li indusse a cambiare idea. Già a partire dagli anni '60 del secolo scorso il 99% di tutto il mais prodotto in USA è di tipo ibrido F1 (così anche il 95 per cento delle barbabietole da zucchero, l'80 per cento di spinaci, 80 per cento dei girasoli, il 62 per cento dei broccoli, e il 60 per cento delle cipolle). In pratica sono 50 anni che i contadini acquistano alcune sementi ad alta produttività e non possono usare parte del raccolto per ripiantarlo successivamente, perché il raccolto è sterile. Per quanto riguarda gli OGM invece non sono necessariamente sterili. Quindi il contadino potrebbe benissimo utilizzare parte del raccolto per la sucessiva semina. A quanto ho letto il fatto che alcuni OGM siano stati resi sterili (obbligando quindi il contadino a comprare sempre le sementi) è legato al principio di precauzione, per evitare che la qualità OGM si incroci con quelle normali (coltivate o selvatiche). È stata una precisa richiesta degli oppositori alle tecnologie OGM.

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Re: Bruxelles apre agli Ogm. Sì alla patata modificata

Messaggioda franz il 04/03/2010, 9:10

mauri ha scritto:io personalmente i pochi soldi che guadagno come dipendente della scuola li investo in cultura per figli e nipoti
il problema dell'evoluzione e delle scoperte scientifiche è l'inadeguatezza di questo pianeta ai bisogni umani
non c'è più spazio per così tanti, servirebbe una e più terre per l'umanità, ma non saranno certo gli ogm a sfamare gli umani
semmai daranno il colpo di grazia alla biodiversità che probabilmente non ha più ragione di esistere
il problema non sarà certo nostro ma delle future generazioni che avranno un omogeneizzato ai vari aromi, ma la materia prima sarà sempre la stessa
quindi ben vengano terremoti, uragani, pestilenze e che diano un forte contributo all'eliminazione di buona parte dell'umanità
credo sia il giusto prezzo per salvare questo povero pianeta
ciao, mauri

Che dire, se queste tue amare e aspre considerazioni sono il risultato dell'investimento culturale, beata l'ignoranza.
Quanto alla biodiversità, messa a forte rischio da 10'000 anni di agricoltura e allevamento tradizionale, fatta con la selezione dei fenotipi (e soprattutto con lo scarto di molti altri), direi che sono proprio le tecniche derivate dalle nostre moderne conoscenze genetiche che possono tentare di restituirla, almeno in parte.
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