Su Scientific American di questo mese c'e' un articolo su un possibile cammino da seguire per disporre di energia rinnovabile, su scala mondiale, al 100% a partire dal 2030. Non posso ovviamente tradurre tutto l'articolo che pero' apparira' su Le Scienze tra qualche mese. Comunque il piano comporterebbe la costruzione, con le tecnologie attuali (e quindi non considerano sviluppi che possono avvenire nel frattempo) di:
- 3.8 millioni di turbine a vento
- 90.0000 impianti solari
- numerose installazioni geogermiche, mareali e fotovoltaiche sui tetti.
generare e trasmetter la potenza, dice il piano, costerebbe MENO del prezzo previsto per kWh per l'energia nucleare e da combustibili fossili.
Il piu' grande ostacolo sembra essere, secondo gli autori Jacobson & Delucchi, uno professore a Stanford e l'altro alla Univ. of Calidfornia a Davis, la carenza di certi materiali e la mancanza di volonta' politica.
Gli autori dimostrano che la disponibilita' di energia da luoghi accessibili e' di 2 TeraW da energia mareale, da 40 a 85 TW da energia eolica, da confrontare col fabbisogno stimato per il 2030 di soli 16.9 TW. Il fattore cruciale per giustificare la fattibilita' e' l'aumento del costo dell'energia prodotta da fonti non rinnovabili che secondo gli autori, nel 2020 gia' sara' circa il doppio di quella da rinnovabili. Ovviamente questo tipo di previsioni contengono larghi margini di errore.
I problemi sono tanti ma effettivaemnte il piano e' convincente e comunque che gli obiettivi dei vari accordi internazionali per la riduzione del CO2, almeno per quanto riguarda la produzione di energia, sono ampiamente raggiungibili.
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