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Funziona il vaccino anti-cocaina

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Funziona il vaccino anti-cocaina

Messaggioda franz il 23/10/2009, 8:37

LA RICERCA: PROFILASSI CONTRO LA COCAINA
Funziona il vaccino anti-cocaina. In Italia, un milione i consumatori
di Adele Sarno
Inattiva la cocaina prima che entri nel cervello, evitando che la sostanza provochi piacere ed euforia senza causare altri effetti psicoattivi o interazioni pericolose. Mentre in America si scopre l'efficacia della profilassi, in Italia aumenta il numero dei consumatori. Poco più di 400mila nel 2001, più un milione nel 2008

Il vaccino sperimentale per chi non può rinunciare alla cocaina sembra funzionare.
Uno studio, pubblicato sul numero di ottobre degli Archives of General Psychiatry, rivela come un’eventuale profilassi sia in grado di ridurre la dipendenza dalla droga. Secondo gli autori della ricerca, che hanno condotto test per sei mesi alla Yale University School of Medicine e al Baylor College of Medicine, il vaccino riesce nel suo scopo perché agisce sul sistema immunitario, aumentando il numero degli anticorpi anti-cocaina nel sangue.
In altre parole, inattiva la cocaina prima che entri nel cervello, evitando che la sostanza provocochi una sensazione di piacere ed euforia. E lo fa senza causare altri effetti psicoattivi o interazioni pericolose. Va detto però che solo il 38 per cento dei vaccinati ha prodotto livelli di anticorpi sufficienti a inibire la cocaina e a ridurre in modo significativo gli effetti provocati dalla droga e, tra coloro in cui ha funzionato, gli anticorpi sono rimasti nell'organismo per soli due anni.

LA SPERIMENTAZIONE
Thomas Kosten, lo studioso che ha guidato il team, da 15 anni dedica il suo lavoro alla messa a punto di un vaccino anticocaina e ha condotto la sperimentazione prima sugli animali, poi sulle persone. La ricerca ha coinvolto 115 soggetti dipendenti dalla polvere bianca: 58 ricevano il vaccino, 57 iniezioni di placebo. Per misurare la presenza dei metaboliti della sostanza stupefacente, tutti venivano esaminati con analisi delle urine tre volte alla settimana, per sei mesi. Soltanto in 55 hanno completato il ciclo vaccinale, i risultati dei test mostravano come 21 persone (38%) avessero raggiunto un livello di anticorpi significativo e, contemporaneamente, vedevano ridursi anche il livello dei metaboliti della cocaina tra la nona e la sedicesima settimana.

UN PASSO IN AVANTI

“Ci vuole ancora tempo per il vaccino – scrivono i ricercatori – ma i risultati fanno ben sperare. Probabilmente il trattamento richiederà un numero maggiore di vaccinazioni, per mantenere il livello di anticorpi nel sangue”. E ancora, bisognerà puntare molto sulla fase iniziale perché gli anticorpi aumentano lentamente ed è difficile per il cocainomane sopportare l’astinenza. Una soluzione, suggeriscono gli studiosi, potrebbe essere quella di vaccinare persone che sono già inserite in un programma di recupero.

CRESCONO I CONSUMATORI DI COCAINA IN ITALIA
Nel 2001 erano poco più di 400.000 le persone che usavano almeno una volta l'anno la cocaina, nel 2008 sono più un milione. Mentre sono 300.000 gli abituali.

Secondo i risultati della ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), presentata a settembre 2009, il consumatore tipo è maschio, ha un età compresa fra i 15-35 anni ed è disoccupato. Ma l’incremento maggiore dal 2001 al 2008 si è evidenziato fra i 35-44enni. In questa fascia d’età coloro che hanno sperimentato la sostanza sono decuplicati: dallo 0,1% nel 2001 all’1%. La maggior parte di chi consuma cocaina fa uso anche di altre sostanze: il 74% fuma sigarette quotidianamente, l’85% cannabis saltuariamente. Dal 2003 invece è aumentato dal 10% al 15% anche l’uso di eroina da parte dei consumatori di cocaina. Frequente anche la combinazione con l’alcool: tra i forti bevitori il consumo di cocaina è 15 volte più diffuso che nella popolazione media.

Molti i comportamenti a rischio attuati in concomitanza dell’uso di questa sostanza, nonostante l’ammissione degli effetti deleteri che essa provoca. La totalità dei consumatori (99%) ha guidato l’auto dopo aver assunto cocaina, e tra di essi la maggioranza (il 42%) ammette di averlo fatto una decina di volte nel corso dell’anno e il 34% addirittura abitualmente, mentre solo il 25% riferisce di averlo fatto solo in casi eccezionali. I luoghi pubblici sono indicati dai consumatori come quelli dove è più facile reperire la sostanza, con una diversità tra i due generi: i maschi prediligono la strada e i parchi (50%) mentre le donne soprattutto i bar e la discoteca (40%). Il 2% dei consumatori riferisce di comprarla su internet..

http://canali.kataweb.it/salute/2009/10 ... atori/?h=0
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