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Oceani mai così caldi negli ultimi 120 anni

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Oceani mai così caldi negli ultimi 120 anni

Messaggioda franz il 22/08/2009, 15:26

CLIMA
Oceani mai così caldi
negli ultimi 120 anni

A luglio la temperatura delle acque salate ha raggiunto i 17 gradi battendo tutti i record dal 1890. A rischio ghiacci e barriere coralline
di ELENA DUSI

ANCHE gli oceani hanno caldo. A luglio la temperatura alla superficie ha battuto il record da quando nel 1890 sono iniziate le misurazioni sistematiche. La statistica arriva dal National Climatic Data Center statunitense, secondo cui anche agosto sarebbe pronto a piazzarsi in testa alla classifica dei mesi con le acque salate più calde.

La media di tutti gli oceani, nel mese passato, ha fatto toccare al termometro i 17 gradi. Il precedente record risaliva al luglio del 1998 (16,8 gradi). E sono circa 10 anni che si viaggia costantemente al ritmo di mezzo grado oltre il valore medio del secolo scorso (16,4 gradi). Il G8 dell'Aquila fissò in due gradi la soglia di riscaldamento oltre la quale le conseguenze per l'ambiente diventerebbero catastrofiche. Ma si riferiva alle temperature globali dell'atmosfera. Rispetto all'aria, i mari rappresentano una riserva di energia termica molto più duratura e difficile da smaltire.

"Un caldo simile negli oceani non si disperderà da un anno all'altro" conferma a margine della pubblicazione dei dati Andrew Weaver dell'università di Victoria nella British Columbia. Per riscaldare l'acqua, rispetto alla terra, occorre infatti il quintuplo dell'energia. "E l'aumento della temperatura in mare influenza anche la terra. Siamo di fronte a un'altra importante conferma del cambiamento in atto". Nel Pacifico intanto sta per ripartire una nuova stagione di El Nino, la corrente oceanica calda che ogni 3-7 anni si riaffaccia ad aggravare una situazione già compromessa.

Il caldo di questi giorni sulla terraferma è l'altra faccia del caldo dei mari. E in effetti il National Climatic Data Center, sempre a luglio, ha misurato una temperatura media sui continenti di 14,81 gradi, ancora una volta più alta di mezzo grado rispetto alla norma del secolo scorso. Si tratta del nono valore di sempre. E andando a confrontare le varie tabelle, si scopre anche che l'ultimo dato che non oltrepassa la linea media del '900 (combinando il caldo a terra e nei mari) risale al 1976. Da allora tutti gli indicatori di temperatura marciano regolarmente in salita.

Tra le zone più calde del pianeta, secondo i dati statunitensi, a luglio figuravano l'Europa, il Nord Africa e la costa occidentale del Nord America. "In queste aree - si legge nel rapporto del National Climatic Data Center - la media del secolo scorso è stata superata di 2-4 gradi". Nel Mediterraneo l'anomalia della temperatura è di 1,7 gradi. E scricchiola anche il ghiaccio del Polo Nord: "L'estensione del pack artico dal 1979 a oggi si è ridotta del 6,1 per cento per ogni decade". Il mare attorno all'Artico a luglio 2009 ha vissuto uno dei riscaldamenti più incisivi: 5,6 gradi in più rispetto alla media del XX secolo.

Se la banchisa bianca vive tempi difficili, ai tropici i coralli rischiano di perdere il loro rosso. Il riscaldamento e l'aumento di acidità nei mari sono infatti all'origine del colore pallido e slavato delle barriere, che normalmente si presenta alla fine dell'estate e invece è già osservabile in alcune zone dell'America Centrale. Uno studio della Nasa del 2006 dimostrò anche che più gli oceani si riscaldano, più diminuisce la presenza di fitoplancton. Questi minuscoli organismi viventi non solo danno da mangiare ai pesci e al resto della catena alimentare, ma con la fotosintesi clorofilliana assorbono anidride carbonica dall'atmosfera. In anni normali, il loro contributo alla "ripulitura" dell'aria inquinata è addirittura equivalente a quello delle foreste sulla terraferma.

(22 agosto 2009)
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Re: Oceani mai così caldi negli ultimi 120 anni

Messaggioda franz il 22/08/2009, 16:21

Un po' di ragionamenti "ad alta voce", riflettendo a caldo (è il caso di dirlo!) sull'articolo.
Invoco palesemente non tanto l'opinione di pagheca ma il suo rigore nell'esaminare i dati scientifici e le sue conoscenze pratiche sul tema.

Permesso che l'articolo è troppo divulgativo e poco scientifico, nella tradizione italica, per me emergono fatti che possono far riflettere.
La media della temperatura dei mari ci viene comunicata pari a 17 gradi.
Quella sui continenti (quindi se l'art è scritto in italiano, si riferisce alla temperatura dell'atmosfera sopra le terre emerse) viene comunicata pari a 14,81. Imagino sia una misurazione della temperatura media sopra le terre emerse e spero sia condotta con la stessa metodologia con cui misura la media della temperatura delle acque salate. Non è dato a sapere e possiamo solo immaginare.

Per entrambi i valori medi si dice che in un secolo c'è un aumento di mezzo grado. Singolare coincidenza.
Si dice pero' che per riscaldare l'acqua occorre il quintuplo dell'energia.
Ci sono già gli elementi per un po' di considerazioni.
Se la causa del cambiamento climatico fosse l'effetto serra (quindi CO2 ed altri gas serra) non mi è chiaro come questo possa produrre negli oceani lo stesso aumento medio di temperatura (mezzo grado) nella stessa unità di tempo che osserviamo sopra le terre emerse.
Sappiamo infatti che gli oceani hanno una inerzia termica elevata ed in piu' non capisco come il calore della atmosfera (perché di questo si parla se non sbaglio come effetto serra) possa scaldare gli oceani. Per conduzione o convezione?
Pari riscaldamento (mezzo grado) a naso puo' essere solo per irraggiamento.
L'irraggiamento pero' è uno solo (quello solare).
Una parte viene riflessa dalle nuvole.
Una parte raggiunge la superficie e la scalda.
Una parte viene rilessa dalla superficie e viene ulteriormente riflessa (dallo stato riflettente che agisce da serra) verso il basso. L'effetto serra implica che l'aria si scaldi di piu' del mare. Invece il mare (17 gradi) è piu' caldo dell'aria sopra la terra (14.81). In base ai dati scritti nell'articolo 120 anni fa la temperatura media del mare doveva essere 16,5 gradi e quella sopra i continenti doveva essere 14.31 gradi.
Se l'aria sulla terra emersa ed il mare avessero la stessa inerzia termica mi aspetterei pari aumento medio di temperatura in 120 anni a fronte di un maggiore irraggiamento (diretto o indiretto). Ma se il mare ha bisogno del quintuplo di energia (esterna) per avere un certo aumento di temperatura allora nell'equazione manca ancora qualche cosa. Mezzo grado in 120 anni sia sopra la terra sia nel mare significa che il mare ha ricevuto cinque volte piu' energia rispetto all'aria sopra superfici emerse. Da dove? Energia interna? Geotermica? Non è chiaro. Occorre stimare le masse coinvolte. Occorre conoscere e tracciare le temperature a varie profondità. Conoscere la temperatura dell'aria sopra il mare.

O ci sono dati sbagliati per eccesso di misura o stima oppure manca qualche variabile all'appello (oppure come probabile io non capisco un tubo).

Ciao,
Franz
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