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Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 07/01/2010, 15:10

Tragedia a Foggia, altri casi a Pisa e Bari. Il Pd: serve un garante
A Trento una donna morta perché non le avevano spedito il pap test

La malasanità fa strage in ospedale
due neonati morti nello stesso reparto

di GIULIANO FOSCHINI

Sei morti sospette in quindici giorni, una cinquantina di medici finiti sotto inchiesta per omicidio. Il 2010 comincia nel peggiore dei modi per la sanità italiana: da Pavia a Cosenza, le Procure italiane stanno indagando su una serie di casi di presunta malasanità che si sono verificati negli ospedali pubblici. "Troppi" secondo il Partito democratico che ieri con Ignazio Marino, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, ha ribadito "la necessità della nascita di un'Agenzia nazionale con funzioni di Garante della salute. Serve un istituto - ha detto il famoso chirurgo - che effettui controlli e verifiche della qualità delle prestazioni e delle cure offerte".

L'ultima indagine arriva da Foggia e riguarda due neonati: sono morti a dicembre, a distanza di pochi giorni uno dall'altro, nello stesso reparto. Gli investigatori, che hanno iscritto nel registro degli indagati già trenta medici, stanno valutando con la collaborazione di alcuni consulenti le cause del decesso (si ipotizza una setticemia) e una possibile correlazione tra i due casi. I magistrati di Pisa stanno invece indagando sulla scomparsa di Giovanni D'Angelo, 29 anni, padre di un bambino di quattro mesi. L'uomo si è presentato lunedì scorso al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara con un dolore al petto. Era un "codice rosso" ma dopo una serie di analisi i sanitari lo hanno dimesso diagnosticando uno strappo muscolare e prescrivendo un antidolorifico. Tornato casa, intorno alle 23 ha avuto un nuovo malore. Ed è morto.

Sempre lunedì 4, una donna incinta di 26 anni è andata all'ospedale San Matteo di Pavia. Aspettava due bambine, era alla 33esima settimana di gravidanza. È deceduta poco dopo. Per capire cosa sia accaduto, il marito ha presentato un esposto alla Procura che per il momento ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio colposo, il nome di tre medici e due infermieri. Da Trento arriva invece una richiesta di risarcimento danni alle strutture sanitarie della Regione: una donna di 50 anni è morta di tumore nel 2008 dopo essersi sottoposta l'anno precedente ad un pap test presso l'ospedale San Camillo. Non ricevendo alcuna comunicazione la donna aveva ipotizzato un risultato negativo. Si sbagliava. Quando sei mesi dopo ha ritirato il referto ha scoperto di avere un carcinoma. Purtroppo, però, era troppo tardi per guarire. Ora i suoi familiari chiedono giustizia, "dicono di non averci mandato il referto perché non era stato pagato il francobollo".


È del 22 dicembre, invece, un'altra incredibile storia accaduta anche questa in Puglia, a Bari. Un uomo di 80 anni è morto dopo essere caduto dall'ambulanza che lo stava trasportando, all'interno del Policlinico, dal Pronto soccorso al reparto di degenza. "È stato lui ad aprire lo sportello" sostiene l'azienda ospedaliere ma il pm Ciro Angelillis non è convinto di questa versione. Non a caso martedì ha aperto un'indagine e si appresta già nelle prossime ore a iscrivere le prime persone nel registro degli indagati. "Casi come questi o come quello di fine dicembre a Cosenza, quando a una bambina di due anni e mezzo fu ingessato il braccio sbagliato - dicono i senatori del Pd, a partire dalla capogruppo Anna Finocchiaro - rendono improcrastinabile l'istituzione di una struttura al di sopra delle parti con funzioni di Garante della salute".


Dal Tg2 di oggi apprendo di altri due casi, uno in toscana (un giovane di 29 anni colpito da infarto, dimesso con diagnosi di "strappo muscolare" e morto dopo poche ora a casa, di infarto. Un altro caso per una donna, mostra in ospedale aspettando una tac. Già il 28 dicembre si era presentata ma era stata rimandata a casa. Ripresentatasi ieri, è morta nella notte, attendedo analisi e cure che varebbero fatto il mattino dopo (oggi).
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Dal riformismo al garantismo

Messaggioda franz il 07/01/2010, 15:14

dal corriere della sera


«SERVE UN GARANTE» - Nel frattempo il Pd ha depositato al Senato un disegno di legge al fine di istituire un'Agenzia nazionale del Garante per la salute con il compito di vigilare e verificare la qualità delle cure prestate dal Servizio sanitario nazionale. Una situazione che riflette, afferma il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale Ignazio Marino (Pd), una qualità dell'offerta sanitaria sul territorio che è a 'macchia di leopardo', ovvero elevata in alcune regioni e molto carente in altre. Per questo, Marino ha depositato un ddl che prevede la nascita di un'Agenzia nazionale con funzioni di Garante della salute: l'agenzia dovrebbe effettuare controlli e verifiche della qualità delle prestazioni e delle cure offerte. Ma avrebbe anche un potere 'concreto': quello di far chiudere reparti ospedalieri e strutture sanitarie che dovessero risultare 'non idonei'.


Una volta avremmo detto che serve una riforma ..... ma non essendo noi stessi stati capaci, negli anni in cui il cs ha governato, allora si chiede un garante.

Ovvero dal riformismo al garantismo.

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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda pianogrande il 07/01/2010, 15:26

Un garante, un commissario, un tecnico
un consulente, uno specialista, un indipendente
un professore, un esperto, ...........

tutto ........... tutto........... tranne che un politico.

Così siamo ridotti.

La politica non ce la fa.

Non ce la fa a fare il proprio mestiere.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 07/01/2010, 15:43

pianogrande ha scritto:tutto ........... tutto........... tranne che un politico.

Così siamo ridotti.

Certo! Perché quale è oggi l'ambito di competenza del politico se non gestire il suo potere, la sua poltrona, il suo serbatorio di voti? In quello sono esperti. Espertissimi.
Ma nella gestione della sanità la politica ha dismostrato ampiamente l'incompetenza del personale poliitco incaricato.
E non solo nella gestione della sanità. Parliamo di scuola, di rifiuti, di energia, di trasporti, di giustizia e sicurezza.
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda Stefano'62 il 07/01/2010, 15:50

La soluzione del garante viene fuori sempre quando i politici sono stufi delle ripercussioni di un problema,ma non del problema in sè,che non hanno nessuna intenzione di provare a risolvere.
La malasanità sparirà quando sparirà questo tipo di politica.
Stefano'62
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 07/01/2010, 16:37

Stefano'62 ha scritto:La soluzione del garante viene fuori sempre quando i politici sono stufi delle ripercussioni di un problema,ma non del problema in sè,che non hanno nessuna intenzione di provare a risolvere.
La malasanità sparirà quando sparirà questo tipo di politica.


Già, ma perché politici non hanno nessuna intenzione di provare a risolvere il problema sanitario?
Strano, perché se uno trovasse la soluzione staccherebbe una grossa cedola poliitca, a tutto vantaggio della sua carriera e notorietà.

Per me invece, essendo la sanità un feudo fatto di baroni, incompetenti, arriffoni i quali mettono a rischio il lavoro degli onesti e volonterosi, ed essendoci ancora un residuo ideologico sulla tipologia "SSN" (che Germania e Francia hanno superato) ogni riforma vedrebbe il fuoco incrociato dei vari cecchini che difendono i loro interessi di categoria.
Nessuno quindi vuole essere impallinato.
Se si propone un garante invece va bene, perché è un altro posto di lavoro per qualcuno e per i soliti raccomandati.

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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda Loredana Poncini il 07/01/2010, 20:51

"cherchez l'argent"...in ogni regione, la spesa sanitaria fa la parte del leone; i direttori generali sono di nomina strettamente politica; i concorsi, degli apicali in primis, negli ospedali, da anni sono stati eliminati, e contro questa lottizzazione partitica un giornalista come Mario Pirani combatte sin dalla fondazione di La Repubblica.
E' una tragedia italiana, la pessima salute dell'SSN ! Per questo continuo a sperare che Ignazio Marino non sia azzittito del tutto dalla casta politica !
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 08/05/2010, 13:59

Neonato muore aspettando l'incubatrice
arriva ma rimane bloccata in ascensore
All'ospedale Incurabili di Napoli manca l'attrezzatura. Arrivata dal Monaldi, resta nell'ascensore fermo per un lungo guasto. Trasferito, per un bambino appena nato non c'è stato nulla da fare. Un gravissimo episodio su cui è immediatamente partita un'inchiesta

Tragedia a Napoli. Una donna ha partorito all'ospedale Incurabili ma il neonato ha avuto subito bisogno di una incubatrice a causa delle difficoltà respiratorie sopravvenute dopo il parto. Si è allora scoperto che gli Incurabili non hanno in dotazione il macchinario. I medici hanno chiesto aiuto a un altro ospedale, il Monaldi, e da lì sono partiti con le attrezzature di supporto per assistere il neonato e trasferirlo nell'incubatrice. Giunti agli Incurabili e saliti sull'ascensore, però, i sanitari del Monaldi sono rimasti chiusi dentro a lungo per un guasto. Il fatto è accaduto a mezzogiorno di ieri.

Si è deciso allora, secondo le prime ricostruzioni della vicenda, di trasferire il piccolo appena nato direttamente al Monaldi, ma quando è arrivato nella struttura il bambino era in condizioni disperate. Lì, poco dopo, è morto. Un gravissimo episodio su cui è immediatamente partita una indagine giudiziaria. Il padre, trentenne, ha presentato denuncia. Indagano la Procura della Repubblica di Napoli e la polizia, sul posto per condurre i primi accertamenti.

(08 maggio 2010) www.repubblica.it
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 28/08/2010, 18:08

MESSINA
Medici litigano in sala parto
gravi la mamma e il neonato

La discussione avrebbe ritardato l'intervento con conseguenze gravi per la giovane donna e per il piccolo che aveva appena dato alla luce. La Procura ha aperto un'inchiesta. I ginecologi sono stati sospesi

MESSINA - Una lite tra medici in sala parto ha provocato seri danni a un bimbo appena nato e alla mamma che lo aveva appena dato alla luce. È successo al Policlinico di Messina dove il diverbio tra due ginecologi, mentre la paziente era sul lettino per partorire, avrebbe ritardato l'intervento sanitario con la conseguenza che la puerpera, 30 anni, adesso è in gravi condizioni, insieme al proprio bambino che avrebbe subito due arresti cardiaci e danni cerebrali. Il marito della paziente ha presentato una denuncia ai carabinieri e la Procura ha già aperto un'inchiesta. I medici sono stati sospesi, anche se il direttore del reparto di ostetricia e ginecologia del policlinico esclude un nesso tra quanto accaduto e le condizioni della paziente e del neonato.

Il fatto è accaduto giovedì scorso quando la donna è entrata nel reparto dove avrebbe dovuto partorire in modo naturale. In base alla ricostruzione fatta ai carabinieri dal marito, i due medici-ginecologi avrebbero cominciato a litigare per gelosie professionali durante il parto. Dopo uno scambio di frasi ingiuriose, la lite è sfociata in uno scontro fisico, uno dei due avrebbe preso il collega per il collo, sbattendolo al muro. L'altro ginecologo avrebbe reagito dando un pugno a una vetrata, andata in frantumi, e riportando ferite alla mano.

Sempre secondo quanto sostenuto dal marito, mentre i due litigavano la donna avrebbe avuto delle complicazioni. I sanitari a quel punto avrebbero deciso di operare con taglio cesareo, ma il bambino, durante, l'intervento ha subito arresti cardiaci. Dopo il parto la paziente ha avuto una emorragia ed è stata nuovamente operata: i medici le hanno asportato l'utero. Il bimbo è ricoverato nel reparto di terapia intensiva; entrambi sono in prognosi riservata, anche se le condizioni della donna sarebbero in miglioramento.

Il sostituto procuratore di Messina, Francesca Rende, sta ascoltando il personale del policlinico per ricostruire i fatti. "Prima della lite mia moglie stava bene" sostiene il marito della donna. Intanto i due medici sono stati sospesi, come ha spiegato il professor Domenico Granese, direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia del Policlinico di Messina, che si è detto "rammaricato" per quanto è accaduto. "Ho inviato una lettera alla direzione sanitaria - dichiara Granese - per comunicare la sospensione dei medici che torneranno al lavoro solo quando la direzione lo riterrà opportuno". "Quello che hanno fatto è grave - ha aggiunto - ma ci tengo a precisare che la donna è stata male non per la lite o per un eventuale ritardo negli interventi da parte dei medici. Tutto si è svolto regolarmente - assicura il direttore del reparto di ginecologia - l'intervento dei sanitari visto le complicazioni della donna è stato tempestivo. Non c'è alcun rapporto tra la lite e le complicazioni della donna che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto".

(28 agosto 2010) www.repubblica.it
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Re: Mentre fa noi discute di altro, si muore di malasanità

Messaggioda franz il 07/09/2010, 21:27

Messina, lite in sala parto
ischemie cerebrali per il bimbo

Presenta ischemie cerebrali il bambino nato con difficoltà al Policlinico di Messina dopo che i due ginecologi presenti in sala parto si sono picchiati. Il padre del bambino: "Spero che qualcuno paghi"
di ALESSANDRA ZINITI

Avevano sperato fino all'ultimo che quella lite in sala parto non avesse provocato conseguenze serie sul piccolo Antonio che, pure, durante le fasi del travaglio aveva subito due arresti cardiaci. Ma ieri la risonanza magnetica sull'encefalo del piccolo Antonio Molonia purtroppo ha confermato che il bambino ha subito due ischemia cerebrali.

E i genitori, Matteo Molonia e Laura Salpietro - la donna in seguito a quel terribile parto ha rischiato la vita e subito l'asportazione dell'utero - sono piombati nella depressione più assoluta proprio nel giorno in cui la giovane mamma è stata dimessa dal reparto di ostetricia e ginecologia del Policlinico e si è trasferita in quello di terapia intensiva neonatale dove rimarrà giorno e notte a vegliare il suo bambino nel tentativo di alimentarlo con il suo latte.

La brutta notizia, data dal padre del bambino, è stata confermata dal manager del Policlinico, Pippo Pecoraro: "La risonanza magnetica - ha detto - ha effettivamente evidenziato lesioni cerebrali. I medici però mi dicono che è ancora troppo presto per valutare se ed eventualmente quali conseguenze queste potrebbero avere nello sviluppo del bambino. I neonati hanno grandi capacità di recupero".

Ed è esattamente questo il verdetto dato dal primario del reparto di Terapia intensiva neonatale Ignazio Barberi al padre del bambino. "I medici - ha detto Matteo Molonia - hanno spiegato che questa situazione nei neonati è mutevole. Se ci siano o no effettivamente dei danni permanenti, questo è troppo presto per dirlo. Bisognerà aspettare". Parole che danno ancora speranza ma che non bastano ad alleviare lo stato di depressione in cui è caduta la giovane mamma. "Le condizioni di mia moglie - dice ancora Matteo Molonia - destano in tutti noi ulteriore preoccupazione. Siamo disperati, spero solo che ora qualcuno paghi per tutto questo".

Per la lite in sala parto, la Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati sei persone: i due ginecologi 'litiganti', il direttore del reparto di Ostetricia, i due medici che hanno poi effettuato il cesareo e un'ostetrica. La direzione del Policlinico ha subito preso provvedimenti licenziando Antonio De Vivo, il ginecologo privato della donna, semplice assegnista del reparto, e sospendendo il medico di turno Vincenzo Benedetto. Sono loro due che hanno litigato mentre la donna stava per partorire. Sospeso pure il primario del reparto Domenico Granese. Si attende adesso l'esito delle diverse ispezioni disposte dal ministero della Salute e dalla Regione. Anche l'Ordine dei medici ha annunciato provvedimenti.

"Chiederò che il risultato della risonanza magnetica venga acquisito dalla Procura", ha detto l'avvocato Flavia Buzzanca che sta tutelando gli interessi della famiglia. "L'evidenziazione di ischemie cerebrali negli accertamenti clinici - sottolinea il legale - non può che costituire un'ulteriore elemento di valutazione di responsabilità da parte dei soggetti, già peraltro indagati dal magistrato".

(07 settembre 2010) www.repubblica.it
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