Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Da un mio amico , Paolo, ricevo e vi giro.
Non sono ne favorevole ne contrario al nucleare. Secondo me le scelte energetiche, come tutte quelle che hanno un impatto su tutta l'umanita', non possono essere giudicate tirando in ballo un aspetto alla volta. Si tratta di dare un peso ai vari problemi, e quindi tirare le somme, senza partire con un idea preconcetta. Tempo fa ho provato a stilare una lista di tutte le varie affermazioni pro e contro il nucleare, dando un po' quella che era la mia valutazione, basata su una competenza ancora limitata. Si tratta di un work in progress, ma che ha il pregio almeno di mostrare come il problema sia complesso.
PRO
1. Se si accetta che il problema dell'effetto serra e' primario, l'energia nucleare rappresenta l'unica alternativa attualmente credibile ai combustibili fossili.
Quasi vero. Il CO2 prodotto da una centrale nucleare e' in media il 6% di quello prodotto da una centrale a combustibile fossile. Anche l'impatto ambientale dei costi di estrazione, costruzione e trasporto sono piu' ridotti. Non bisogna inoltre confondere lo sviluppo di tecnologie conosciute (cioe' la loro ottimizzazione), dallo sviluppo di tecnologie nuove mai sperimentate. Le centrali nucleari o eoliche esistono, per esempio, quelle mareali no. E' pero' vero che diversi studi "seri" indicano che con un serio impegno nelle energie alternative (eolico, solare ma anche, per esempio, l'assai promettente energia prodotta dalle maree o dalle onde marine) quete potrebbero contribuire a risolvere il problema in tempi ragionevoli.
2. il materiale fissile e' prodotto da paesi piu' affidabili di quelli che producono petrolio e carbone.
Vero. I principali esportatori sono Canada e Australia. Bisogna inoltre distinguere uranio e plutonio.
3. comunque, stiamo consumando energia prodotta con il nucleare oltre frontiera.
Parzialmente vero. E' senz'altro vero che stiamo consumando energia prodotta con il nucleare all'estero, ma un incremento del numero di centrali nucleari aumenterebbe comunque i rischi a livello locale. Il vero problema e' *come* produrre l'energia per evitare di doverla importare.
CONTRO
4. le centrali nucleari sono pericolose.
Dubbio. In media le centrali nucleari non sono piu' pericolose di altre attivita' umane e la loro pericolosita' puo' essere ridotta, come in tutte le attivita' umane, da un aumento degli investimenti (con un impatto sul costo /kW). E' pero' vero che un singolo incidente puo' produrre danni di entita' molto piu' grande e per tempi molto piu' lunghi di singoli eventi di forse qualsiasi altra attivita' pacifica umana. Inoltre, le centrali nucleari sono intrinsecamente insicure, in quanto anche dopo aver disattivato il nocciolo c'e' bisogno di energia per fare circolare continuamente l'acqua di raffreddamento. Questo le rende qualitativamente diverse dalle altre, in caso di gravissime emergenze (guerre, terrorismo, terremoti gravi ed inaspettati etc.).
5. l'energia prodotta con il nucleare costa di piu' delle altre.
Dubbio. Il costo per kW dell'energia nucleare e' piu' alta di quella da carbone. Tuttavia, e' probabile che con ricorso ad un uso massiccio della tecnologia, come per tutte le attivita' a regime, si potrebbe giungere a forti economie di scala. Inoltre, bisogna considerare che il costo dei prodotti petrolchimichi sta impennandosi, rendendo sempre piu' conveniente l'energia nucleare.
6. non esiste una soluzione sicura per il problema delle scorie.
Vero. Il completamente del deposito americano ha accumulato un ritardo enorme (forse superiore a 20 anni). Le tecniche usate in Europa (UK e Francia) sono ancora temporanee. Altri paesi non hanno la tecnologia, o le risorse, per affrontare seriamente il problema delle scorte. Non esiste ancora oggi un sistema affidabile e commissionato di stoccaggio permanente delle scorie nucleari
7. le centrali nucleari sono prodotte da pochissime aziende il che espone al rischio di un forte condizionamento politico da potenze straniere.
Parzialmente vero. Di fatto ci sono due produttori mondiali, ma anche perche' l'energia nucleare e' stata osteggiata in gran parte del mondo. In caso di maggiore diffusione si potrebbero sviluppare aziende "locali", anche se sempre in numero ridottissimo vista l'entita' degli investimenti iniziali.
8. ci vogliono troppi anni per completare le centrali.
Vero, ma secondario. Invertendo il problema si potrebbe affermare che se l'energia nucleare e' necessaria, bisogna fare di tutto per iniziare immediatamente.
9. Con un maggiore impegno si potrebbe passare alle fonti rinnovabili
Dubbio. Le tecnologie alternative sono ancora immature. I problemi della distribuzione di energia sono ancora aperti (le energie alternative non possono sempre essere prodotte sempre "dove serve"). Certamente un grosso impegno potrebbe rendere nel lungo termine conveniente
10. una diffusione capillare delle centrali nucleari incrementerebbe il rischio di un uso a fini militari dei prodotti fissili
Vero. Se ci dovesse essere una grande diffusione del nucleare, la quantita' di materiale fissile in movimento e quella dei prodotti di fusione aumenterebbe in proporzione, rendendone piu' probabile l'uso per fini militari da parte di alcuni Paesi o gruppi terroristici (nucleare "sporco").
11. il risultato del referendum che ha di fatto bandito la produzione di energia nucleare in Italia non puo' essere revocato.
Falso. E' contro il buon senso pensare che esistano decisioni "eterne" in politica, soprattutto perche' le cose cambiano nel tempo. E anche se cosi' fosse, si potrebbe proporre un referendum in grado di abrogare le conseguenze del precedente.
12. la pressioni poltiiche delle lobby delle centrali nucleari e' uno dei motivi per il ritardo nello sviluppo di fonti di energie rinnovabili.
Verosimile. Vi e' un forte sospetto che alcuni progetti di energie rinnovabili siano stati abbandonati o ritardati a causa della pressione esercitata da centrali nucleari (un caso e' un impianto a energia mareale sviluppato in UK negli anni 70). E' difficile capire quale sia il peso reale di questa lobby, ma la presenza di pochi produttori (contro i tanti delle altri fonti di energia) e di intererssi enormi induce a pensare che l'ipotesi sia assai verosimile.
13. le scorte di uranio si esauriranno presto, esattamente come quelle di combustibili fossili.
Dubbio. Dipende dal tipo di reattore. I reattori autofertilizzanti sono in grado di creare piu' combustibile fissile di quello che consumano.
14. basterebbe ridurre i consumi invece di aumentare la produzione.
Falso per quanto riguardo la situazione italiana: la scelta nucleare si/no si porrebbe per il futuro anche nel caso di un contenimento dei consumi. Dare per scontato che sia meglio ridurre significa assumere gia' che e' meglio non investire nel nucleare. Falso per quanto riguarda l'impatto ambientale e le questioni di sicurezza globale, visto che i consumi di energia nei paesi in via di sviluppo sono incontrollabili e destinati comunque ad aumentare drammaticamente.
ciao,
p
Non sono ne favorevole ne contrario al nucleare. Secondo me le scelte energetiche, come tutte quelle che hanno un impatto su tutta l'umanita', non possono essere giudicate tirando in ballo un aspetto alla volta. Si tratta di dare un peso ai vari problemi, e quindi tirare le somme, senza partire con un idea preconcetta. Tempo fa ho provato a stilare una lista di tutte le varie affermazioni pro e contro il nucleare, dando un po' quella che era la mia valutazione, basata su una competenza ancora limitata. Si tratta di un work in progress, ma che ha il pregio almeno di mostrare come il problema sia complesso.
PRO
1. Se si accetta che il problema dell'effetto serra e' primario, l'energia nucleare rappresenta l'unica alternativa attualmente credibile ai combustibili fossili.
Quasi vero. Il CO2 prodotto da una centrale nucleare e' in media il 6% di quello prodotto da una centrale a combustibile fossile. Anche l'impatto ambientale dei costi di estrazione, costruzione e trasporto sono piu' ridotti. Non bisogna inoltre confondere lo sviluppo di tecnologie conosciute (cioe' la loro ottimizzazione), dallo sviluppo di tecnologie nuove mai sperimentate. Le centrali nucleari o eoliche esistono, per esempio, quelle mareali no. E' pero' vero che diversi studi "seri" indicano che con un serio impegno nelle energie alternative (eolico, solare ma anche, per esempio, l'assai promettente energia prodotta dalle maree o dalle onde marine) quete potrebbero contribuire a risolvere il problema in tempi ragionevoli.
2. il materiale fissile e' prodotto da paesi piu' affidabili di quelli che producono petrolio e carbone.
Vero. I principali esportatori sono Canada e Australia. Bisogna inoltre distinguere uranio e plutonio.
3. comunque, stiamo consumando energia prodotta con il nucleare oltre frontiera.
Parzialmente vero. E' senz'altro vero che stiamo consumando energia prodotta con il nucleare all'estero, ma un incremento del numero di centrali nucleari aumenterebbe comunque i rischi a livello locale. Il vero problema e' *come* produrre l'energia per evitare di doverla importare.
CONTRO
4. le centrali nucleari sono pericolose.
Dubbio. In media le centrali nucleari non sono piu' pericolose di altre attivita' umane e la loro pericolosita' puo' essere ridotta, come in tutte le attivita' umane, da un aumento degli investimenti (con un impatto sul costo /kW). E' pero' vero che un singolo incidente puo' produrre danni di entita' molto piu' grande e per tempi molto piu' lunghi di singoli eventi di forse qualsiasi altra attivita' pacifica umana. Inoltre, le centrali nucleari sono intrinsecamente insicure, in quanto anche dopo aver disattivato il nocciolo c'e' bisogno di energia per fare circolare continuamente l'acqua di raffreddamento. Questo le rende qualitativamente diverse dalle altre, in caso di gravissime emergenze (guerre, terrorismo, terremoti gravi ed inaspettati etc.).
5. l'energia prodotta con il nucleare costa di piu' delle altre.
Dubbio. Il costo per kW dell'energia nucleare e' piu' alta di quella da carbone. Tuttavia, e' probabile che con ricorso ad un uso massiccio della tecnologia, come per tutte le attivita' a regime, si potrebbe giungere a forti economie di scala. Inoltre, bisogna considerare che il costo dei prodotti petrolchimichi sta impennandosi, rendendo sempre piu' conveniente l'energia nucleare.
6. non esiste una soluzione sicura per il problema delle scorie.
Vero. Il completamente del deposito americano ha accumulato un ritardo enorme (forse superiore a 20 anni). Le tecniche usate in Europa (UK e Francia) sono ancora temporanee. Altri paesi non hanno la tecnologia, o le risorse, per affrontare seriamente il problema delle scorte. Non esiste ancora oggi un sistema affidabile e commissionato di stoccaggio permanente delle scorie nucleari
7. le centrali nucleari sono prodotte da pochissime aziende il che espone al rischio di un forte condizionamento politico da potenze straniere.
Parzialmente vero. Di fatto ci sono due produttori mondiali, ma anche perche' l'energia nucleare e' stata osteggiata in gran parte del mondo. In caso di maggiore diffusione si potrebbero sviluppare aziende "locali", anche se sempre in numero ridottissimo vista l'entita' degli investimenti iniziali.
8. ci vogliono troppi anni per completare le centrali.
Vero, ma secondario. Invertendo il problema si potrebbe affermare che se l'energia nucleare e' necessaria, bisogna fare di tutto per iniziare immediatamente.
9. Con un maggiore impegno si potrebbe passare alle fonti rinnovabili
Dubbio. Le tecnologie alternative sono ancora immature. I problemi della distribuzione di energia sono ancora aperti (le energie alternative non possono sempre essere prodotte sempre "dove serve"). Certamente un grosso impegno potrebbe rendere nel lungo termine conveniente
10. una diffusione capillare delle centrali nucleari incrementerebbe il rischio di un uso a fini militari dei prodotti fissili
Vero. Se ci dovesse essere una grande diffusione del nucleare, la quantita' di materiale fissile in movimento e quella dei prodotti di fusione aumenterebbe in proporzione, rendendone piu' probabile l'uso per fini militari da parte di alcuni Paesi o gruppi terroristici (nucleare "sporco").
11. il risultato del referendum che ha di fatto bandito la produzione di energia nucleare in Italia non puo' essere revocato.
Falso. E' contro il buon senso pensare che esistano decisioni "eterne" in politica, soprattutto perche' le cose cambiano nel tempo. E anche se cosi' fosse, si potrebbe proporre un referendum in grado di abrogare le conseguenze del precedente.
12. la pressioni poltiiche delle lobby delle centrali nucleari e' uno dei motivi per il ritardo nello sviluppo di fonti di energie rinnovabili.
Verosimile. Vi e' un forte sospetto che alcuni progetti di energie rinnovabili siano stati abbandonati o ritardati a causa della pressione esercitata da centrali nucleari (un caso e' un impianto a energia mareale sviluppato in UK negli anni 70). E' difficile capire quale sia il peso reale di questa lobby, ma la presenza di pochi produttori (contro i tanti delle altri fonti di energia) e di intererssi enormi induce a pensare che l'ipotesi sia assai verosimile.
13. le scorte di uranio si esauriranno presto, esattamente come quelle di combustibili fossili.
Dubbio. Dipende dal tipo di reattore. I reattori autofertilizzanti sono in grado di creare piu' combustibile fissile di quello che consumano.
14. basterebbe ridurre i consumi invece di aumentare la produzione.
Falso per quanto riguardo la situazione italiana: la scelta nucleare si/no si porrebbe per il futuro anche nel caso di un contenimento dei consumi. Dare per scontato che sia meglio ridurre significa assumere gia' che e' meglio non investire nel nucleare. Falso per quanto riguarda l'impatto ambientale e le questioni di sicurezza globale, visto che i consumi di energia nei paesi in via di sviluppo sono incontrollabili e destinati comunque ad aumentare drammaticamente.
ciao,
p