pagheca ha scritto:Ma vorrei correggere una piccola (e in fondo innocua) imprecisione di Franz. Non e' del tutto vero che viaggiare in macchina sia piu' pericoloso che viaggiare in aereo. I numeri dicono che siamo li per ora:
Fatalities per 100 million passenger km:
Car: 1.1
Rail: > 0.1
Air: 0.1
Space Shuttle: ~1.9
ma quando si passa al tempo trascorso sul mezzo, data la differente velocita' media:
Fatalities per 100 million passenger hours:
Car: 32
Rail: 2
Air: ~35
Space Shuttle: 52,599
In effetti hai sicuramente ragione e l'occasione è buona per discutere sulla differenza tra la percezione soggettiva del rischio e quella oggettiva (che emerge da una analisi metodologicamente corretta).
Un po' come la differenza tra inflazione reale e percepita.
Questi sono i dati della mortalità per incidenti della circolazione in Italia.
* anno 2002: incidenti 265.402; morti 6.980; feriti 378.495;
* anno 2003: incidenti 252.271; morti 6.563; feriti 356.475;
* anno 2004: incidenti 243.490; morti 6.122; feriti 343.179;
* anno 2005: incidenti 240.011; morti 5.818; feriti 334.858;
* anno 2006: incidenti 238.124; morti 5.669; feriti 332.955.
Come tutti potete immaginare se il trasporto aereo o ferroviario italiano avesse 5 o 6 mila morti all'anno, la cosa farebbe molta piu' impressione e sarebbe intollerabile. Un incidente mortale in macchina passa inosservato ma quando cade un aereo o deraglia un treno fa notizia, anche dall'altra parte del mondo. I danni immensi legati alla combustione dei fossili (danni ambientali e nel corpo umano) fanno ormai meno impressione di un incidente nucleare di livello zero o uno. Eppure anche contando i casi di incidenti
nucleari gravi (da 4 in su') Chernobyl compresa non arriviamo forse ad un milionesimo di quanto già oggi avviene da 60 anni con la diffusione nell'atmosfera di prodotti della combustione che respiriamo allegramente. Anche le dighe hanno un notevole impatto sull'ambiente (soprattutto quelle enormi come assuan e quella delle tre gole in cina) e (anche se raramente) possono crollare. Il solare fotovoltaico è fortemente inquinante ed avido di energia nella fase di produzione.
Insomma, tutto netto senza difetto non esiste, come già diceva machiavelli secoli fa.
Una centrale nucleare non è esente da aspetti negativi e problematici ma nemmeno da aspetti positivi.
Per esempio l'altissima concentrazione delll'impianto, in relazione alla energia prodotta.
Una cosa che in un territorio ristretto come il nostro, dove c'è competizione tra popolazione, case, industria, agricoltura e natura, non è da poco. Per fare la stessa quantità di energia con il solare o con l'eolico ci vorrebbero parchi immensi (il nostro giardino diventerebbe grandissimo) e non avremmo sempre sole e vento da sfruttare.
Oggettivamente, il rapporto costi / benefici del nucleare è positivo.
Soggettivamente fa piu' paura di cose che oggettivamente sono molto piu' gravi.
C'è il problema economico del grande investimento (legato alla grande concentrazione dell'impianto) ma se dovessimo realizzare un impianto di pari potenza con solare ed eolico si spenderebbe di più.
Il vantaggio pero' del solare (soprattutto termico) e dell'eolico è quello di poter fare tanti piccoli impianti, sul posto, procedendo in modo graduale.
Per me visto come è messa l'Italia si deve spingere su tutti i fronti: solare termico e fotovoltaico, eolico, nucleare.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)