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Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda Stefano'62 il 25/02/2009, 21:45

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Devo dire che condivido le preoccupazioni di mauri sui "contro".
Parliamo di nucleare in fin dei conti.
Direi di discutere molto e bene e ancora di più dei 'contro',e di passare ai 'pro' solo se si dimostrerà che i contro non ci vaporizzeranno o non ci trasformeranno in zombie.

Se guardiamo la pericolosità reale, su piccola e grande scala, la combustione dei fossili ha fatto e fa molti piu' danni all'ambiente ed alla salute umana. Magari senza incidenti famosi. Ma fa piu' danni. Se guardiamo gli incidenti realmente avvenuti, le dighe hanno fatto molti piu' morti del nucleare (il vajont da solo basta per tutti ma non è l'unico caso nel mondo). Diciamo che è un po' come quelli che, lo dico perché parli di preoccupazioni, hanno paura dell'aereo, che invece è statisticamente il mezzo piu' sicuro. Piu' sicuro che adare a piedi, in moto, in macchina.
Cose che facciamo tutti i giorni. Senza chiedere quella sicurezza assoluta e "dimostrata" che invece chiedi al nucleare.
E' un po' come per gli ogm, chiediamo quelle ganranzie e quella sicurezza assoluta che non abbiamo mangiando il prezzemolo. O i funghi.

Ciao,
Franz

Non hai tutti i torti,come sempre del resto.
Però io vivo proprio vicino al Vajont e ti garantisco che anche quella volta si cercò di zittire i contrari decantando i benefici che avrebbe portato quella maledetta diga,e dando del comunista oscurantista a chi cercava di sottolinearne i pericoli.
Che tra l'altro non denunciavano la pericolosità delle dighe,ma solo di quella lì,messa proprio lì.
Quello che molti non sanno è che poco tempo prima successe la stessa cosa in scala minore a pochi chilometri di distanza da lì,eppure si andò avanti ugualmente tacendo lì e straparlando là,dove e come faceva comodo ai pescecani.
Cioè era appena successo quello che i "comunisti" avevano previsto,e ancora li si trattava come 'avvistatori di ufo'.
I discorsi di allora a sostegno di quel piano sciagurato sono gli stessi che sento ora in difesa del nucleare....deja vù ?
Anche ai tempi di Chernobyl i benpensanti prendevano per il culo noialtri contrari,trattandoci con sufficienza da ignoranti perchè non sapevamo che il nucleare era sicuro,e ancora nessuno ci ha chiesto scusa.
Va bene ora forse è cambiata la situazione,perciò via i preconcetti e parliamone,però facciamolo a tutto campo mettendoci dentro il solare,l'eolico e quant'altro,perchè mi sembra troppo comodo paragonare il nucleare solo a cose già smascherate come nocive.
Del resto mi sembra che nel resto del mondo tiri l'aria di che vuole disfarsi del nucleare:pare che sia molto costoso,a impatto ambientale ancora elevato,e che le risorse scarseggino.
Non vi pare che prima di lanciare un piano energetico 'ndo cojo cojo convenga invece andare a chiedere,per esempio ad Obama:come mai state cambiano idea ?

E' vero che i combustibili fossili sono nocivi,ma non mi basta per accettare il nucleare senza che prima qualcuno competente,non qualche politicante vanesio in cerca di gloria,abbia studiato seriamente la cosa.
Credo che il puro e semplice buon senso stabilisca da che parte deve cadere l'onere della prova....
Quando si parla di una cosa come questa,penso che non tocchi a me dimostarne la pericolosità per poterla rifiutare....penso invece che tocchi a chi me la propone,riuscire a DIMOSTRARE che funziona e che continuerà a funzionare senza che finisca la benzina.
Stesso discorso,tra parentesi,per gli ogm:prima di mettermeli sulla tavola,tocca a chi li produce dimostrare senza ombra di dubbio che non mi ammazzeranno lentamente,non tocca a me invece dimostrare che fanno male per poterli rifiutare;e anche ammesso che ci riescano devo essere messo nelle condizioni di riconoscerli per poterli evitare;invece sento dire di leggi che hanno lo scopo di mimetizzarli in mezzo agli altri prodotti perchè non vengano riconosciuti e 'discriminati'.
Non ci siamo proprio.

In Danimarca mi pare ci sia un'isola piena di pale eoliche che forniscono talmente tanta energia da esportarla negli stati limitrofi;qua in Italia sento sbraitare che sarebbero "inquinanti" (???) del paesaggio,perchè brutte e rumorose.
Assurdo !
Si tranquillizza la gente dicendo che nessuno sarà costretto a vedere dalla propria finestra una pala eolica al posto della sua bella collina,e poi gli si costruisce sotto al naso una centrale nucleare ??????
Tanto valeva fare le pale eoliche.
Davvero non troviamo un posto,anche in mezzo al mare,dove metterle ?
Mi pare che non ci sia la volontà di pensarci.
Si può discutere senza preconcetti del nucleare (e sono d'accordo),però chi avrebbe la possibilità di farlo non vuole fare lo stesso per le tecnologie alternative ?
Mi puzza parecchio;
Perciò dico,eliminare i preconcetti,sì.
Diventare di colpo tutti boccaloni e creduloni,proprio no!

Quì il problema non è la sicurezza assoluta che nessuno può dare,dato che anche una passeggiata al parco può ucciderti.
Il problema è che non vedo una reale intenzione di studiare un piano energetico di lungo periodo,serio,che si proponga di andare a vedere se esistono tecnologie alternative o se siano una bolla di sapone,e che abbia il coraggio di fregarsene degli interessi consolidati che da questo possano venire danneggiati.
Quarant'anni fa,per fare le riverenze a questo genere di interessi,nessuno ebbe voglia di studiare una soluzione alternativa a quella diga,mi pare che ai piani alti l'aria non sia cambiata.
Ciao,

Stefano
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Re: illusione nucleare

Messaggioda franz il 25/02/2009, 21:50

mauri ha scritto:L’Italia non possiede riserve di uranio – per lo più concentrate in Australia e Kazakhstan- e comunque tali riserve sono appena sufficienti ad alimentare gli attuali 440 reattori per 40-50 anni.

Nemmeno la vicina francia possiede riserve di uranio e 40-50 anni bastano per il rendimento economico dei reattori che si costruiscono oggi. Quindi non è una argomentazione oggettivamente valida. Da qui a 50 anni saranno cambiate le tecnologie estrattive e costruttive, gli attuali reattoti saranno obsoleti, come saranno obsoleti tutti gli attuali pannelli solari, gli impianti eolici, tutto quello costruito ieri ed oggi.

Ciao,
Franz
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Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda franz il 25/02/2009, 21:57

Stefano'62 ha scritto:Non hai tutti i torti,come sempre del resto.
Però io vivo proprio vicino al Vajont e ti garantisco che anche quella volta si cercò di zittire i contrari decantando i benefici che avrebbe portato quella maledetta diga,e dando del comunista oscurantista a chi cercava di sottolinearne i pericoli.
Che tra l'altro non denunciavano la pericolosità delle dighe,ma solo di quella lì,messa proprio lì.


No!!! :-) Per favore "sempre" non lo accetto. Non lo sopporterei.
Mi va meglio una via di mezzo tra "qualche volta" e "spesso". ;)

La pericolosità delle dighe non è "a prescindere" ma dipende dal volore ingegneristico dell'opera, rispetto ai fattori geologici.
Lo stesso vale per una centrale nucleare, che certo non adrebbe costruita sul cucuzzolo del Cervino, in bilico sulla punta.
C'è chi è contro " a prescindere" perché ne fa un problema di guerra di religione, ideologico. E di paure (frutto spessissimo di scarsa conoscenza, e questi sono tanti).
C'è chi puo' essere contrario in alcuni casi concreti e favorevole in altri.
E c'è chi è favorevole "a prescindere" ma questi sono pochi, per fortuna.

Senza offendere nessuno, non sarei favorevole ad una centrale nucleare costruita alle pendici dell'etna o del vesuvio.
Sarei favorevole ad una costruita dai francesi o dai giapponesi nella pianura padana, anche se sarebbe molto piu' vicina a casa mia rispetto alle altre due soluzioni.

Ciao,
Franz
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Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda Stefano'62 il 26/02/2009, 0:48

franz ha scritto:
Stefano'62 ha scritto:Non hai tutti i torti,come sempre del resto.
Però io vivo proprio vicino al Vajont e ti garantisco che anche quella volta si cercò di zittire i contrari decantando i benefici che avrebbe portato quella maledetta diga,e dando del comunista oscurantista a chi cercava di sottolinearne i pericoli.
Che tra l'altro non denunciavano la pericolosità delle dighe,ma solo di quella lì,messa proprio lì.


No!!! :-) Per favore "sempre" non lo accetto. Non lo sopporterei.
Mi va meglio una via di mezzo tra "qualche volta" e "spesso". ;)

Bè dai non ho detto che hai sempre ragione,ma che non hai tutti i torti,che è già un pò diverso :)
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Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda Gab il 26/02/2009, 2:00

Visto che si incominciano a fare cifre "italiane" di investimenti potrebbe essere interessante compararle con quelle investite dalla California nelle "Green policies", valutare i posti di lavoro creati, i risparmi di energia , le minori emissioni etc etc

Dati e articoli:

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Re: non firmo

Messaggioda pagheca il 26/02/2009, 11:40

franz ha scritto:Ripeto, non era nelle mie intenzioni.

[...]
Secondo te ci siamo riusciti?

Franz


Non ci sono problemi Franz. Certamente me la sono presa troppo, avrei dovuto educatamente lasciar perdere, ma mi sono anche chiesto perche' ho reagito cosi'. E la risposta e' anche quella alla tua domanda, ovvero una certa saturazione da "discussione a schema libero" che mi ha indotto a lasciare la discussione con qualche scusa.

Mi spiego: ho l'impressione che l'italia paghi una certa arretratezza culturale (arretratezza rispetto alla sua infrastruttura industriale ed economica che le ha permesso, comunque, di essere parte del G8, per esempio. In realta' la stragrande maggioranza di tutti i paesi del mondo soffre dello stesso limite). Arretratezza di cui fa parte anche il non avere sviluppato un metodo per discutere dei problemi. Questo si applica sia a livello governativo che istituzionale che privato. Quando dicevo che la scelta di Berlusconi di avviare la costruzione di 4 centrali e' populista, intendevo questo: invece di un piano energetico SB ha deciso di svolgere una sorta di referendum sul nucleare per dimostrare da che parte sta il manico. Buon per lui che in fin dei conti vince sempre, ma il paese ne soffira'.

E l'opposizione non e' da meno. Anche qui si risfoderano le vecchie carte del populismo, vedi per esempio l'articolo di Dario Fo di oggi su Repubblica, o l'intervento di mauri su questo stesso argomento. Niente di personale mauri, ma penso serenamente quello che ho gia' scritto. Ricordo che sono io il Paolo autore della decina di punti riportati all'inizio di questo argomento da Gab prima che decidessi di iscrivermi al forum.

Quando guardo questo forum, resto quindi perplesso. Guardo per esempio alle varie discussioni che si sono susseguite in questi mesi e mi chiedo come mai l'unico argomento che menziona il termine "programma" nel titolo ha ricevuto meno di 60 visite e 9 interventi, mentre quello piu' "volatile" sul clericalismo, nello stesso arco di tempo ha visto il quadruplo delle visite e ben 58 interventi. Ma come? Non dovrebbe essere proprio la discussione su quel programma-araba fenice, di cui tutti invocano l'esistenza ma di cui nessuno si azzarda a parlare permanentemente al centro del dibattito? Se poi uno va a guardare che cosa si intende per proposte di programma, si vede perche' l'opposizione e' costantemente al traino di Berlusconi: su 5 argomenti (RAI, Alitalia, Universita', tasse, federalismo) ben 4 sono capisaldi del centrodestra mentre il quinto (l'universita') e' al centro di una pseudoriforma Gelminiana che va proprio nella direzione indicata (sebbene in modo maldestro, mentre bisognerebbe forse ripartire dalle proposte di Roberto Perotti per un intervento serio). E' vero che l'autore dichiara di delimitare il campo a cio' che e' a costo zero e in ambito economico, ma perche' non esiste un solo argomento che non sia al centro del dibattito, in cui si noti invece l'egemonia culturale della sinistra?

Mesi fa, per fare un esempio, crollo' il tetto di una scuola, uccidendo uno studente. Per una settimana non si e' parlato d'altro che dello stato malconcio delle nostre infrastrutture scolastiche. Mando un figlio al liceo qui in Galles e mi vergogno di essere italiano quando guardo alle infrastrutture esistenti qui, sebbene il mio giudizio sia meno drastico per quanto riguarda la valutazione complessiva. Cosa e' successo da allora? Perche' il PD o l'IDV non incalzano il governo sulla necessita' di un piano di risanamento delle scuole, invece di battibeccare sul tema del giorno proposto dal governo? A me interessa poco la discussione su Franceschini o Rutelli, a questo punto, se non si parla di contenuti, se non si incoraggia la proposizione e discussione di quei 10-15 punti che dovrebbero essere messi al centro della politica di centrosinistra, che tutti invocano ma di cui nessuno osa realmente parlare stanti le enormi divergenze e gli individualismi presenti nel centrosinistra. Dove sono andati i diritti degli omosessuali di farsi una famiglia e di non essere discriminati sul lavoro? Dove il tema della sicurezza sul lavoro? Perche' si deve per forza mettere in agenda parlamentare il testamento biologico e non magari il problema delle staminali, affrontato con tale protervia dal precedente governo berlusconi da coprirci di ridicolo in tutto il mondo?

Qual'e', in generale, un'agenda - non dico un programma - di centrosinistra?

Forse servirebbe una sezione del forum organizzata in maniera diversa, in cui la discussione e' ad albero invece che a catena (per intenderci): si parte da un documento da discutere che propone certe informazioni (editabile magari, per aggiungere informazioni, e si esprimono opinioni su di esso, non sui messaggi precedenti, sotto stretto controllo della moderazione. Non solo in termini di netiquette ma di conteunti. So che qualcuno griderebbe alla censura, ma insomma, di spazi su internet ve ne sono per tutti i gusti e le opinioni.

saluti,
pagheca
Ultima modifica di pagheca il 26/02/2009, 15:19, modificato 3 volte in totale.
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Re: non firmo

Messaggioda Stefano'62 il 26/02/2009, 14:14

pagheca ha scritto:Quando guardo questo forum, resto quindi perplesso. Guardo per esempio alle varie discussioni che si sono susseguite in questi mesi e mi chiedo come mai l'unico argomento che menziona il termine "programma" nel titolo ha ricevuto meno di 60 visite e 9 interventi, mentre quello piu' "volatile" sul clericalismo, nello stesso arco di tempo ha visto il quadruplo delle viste e ben 58 interventi.

E' vero hai ragione,
ma voglio fare l'avvocato del diavolo:

I programmi hanno un senso se corrispondono alle idee di fondo,la coscienza,i principii....chiamateli come vi pare;e quelli diventano più riconoscibili nei forum più "volatili".
Vero che poi bisognerebbe concretizzare e materializzare i punti di contatto in un programma tangibile,ma noi più che fare proposte non è che possiamo fare altro,del resto non credo che tra noi ci siano molti tecnici in grado di fare proposte più concrete,invece che di concetto.
Però è verissimo,spacchiamo il capello in quattro e le domande chiare restano senza risposte.

Quanto ai temi dimenticati dal PD o dall'IDV,mi sembra che siano i TG a determinare quali sono i temi del giorno,e chi non controlla satelliti e provasse a parlare d'altro probabilmente verrebbe oscurato.
Quindi il problema è sempre quello,l'informazione.
E proprio per questo hai ancora ragione,bisogna alzare la testa per mezzo di programmi seri e concreti,sarebbe una notizia.

La vicenda della scuola crollata è orribile.
Nei paesi esteri più fortunati gli amministratori devono rispondere alle questioni e ove serve creare buone infrastrutture perchè esiste un sistema che permette ai cittadini di comunicare le inefficienze dei loro governanti;in Italia arrivano i giornalisti solo quando scorre il sangue,cioè quando è troppo tardi,e se ne vanno prima che siano state date risposte,tardive,perchè corrono altrove a cercare altro sangue.
Cosa che succede in tutto il mondo;il punto è che da noi possono lavorare solo quelli lì,di giornalisti;e il motivo è noto.
Ora i temi sappiamo quali sono,il nucleare è uno di questi,e io ieri ho sentito (mi pare fosse Scaiola) dire una stronzata enorme sulle scorie prodotte da una centrale nucleare,che in nessun altro paese sarebbe potuta passare sotto silenzio,e che invece tutti si sono bevuti all'ora di cena.
QUESTO è "la madre" di tutti i problemi.

Ne approfitto per farti i complimenti per il manifesto con cui hai cercato di dare una valutazione sul tema energetico,e andrebbe preso ad esempio come approccio a molti altri temi per stilare programmi concreti.
Non ne ho condiviso ogni valutazione,ma quella finale sì;bastano i punti 6 e 10 dei "contro" per bocciare il nucleare.
Vorrei aggiungere che il punto 12 spega il dubbio al punto 9.
Però su una cosa non sono d'accordo:in che punto,per pura curiosità,ti è sembrato populista l'articolo di Dario Fo ?
Ciao,

Stefano
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Re: non firmo

Messaggioda franz il 26/02/2009, 14:41

Stefano'62 ha scritto:Però su una cosa non sono d'accordo:in che punto,per pura curiosità,ti è sembrato populista l'articolo di Dario Fo ?


Per la cronaca, ecco il testo.
Franz


Morte ai fanatici ambientalisti
di DARIO FO

PROPRIO ieri 24 febbraio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato a camere riunite il suo progetto riguardo la produzione di energia e ha specificato che la produzione sarà pulita e rinnovabile. Inoltre, ha annunciato la quota di denaro che lo Stato americano ha intenzione di stanziare a cominciare da subito. Ha aggiunto: "Il nostro primo obiettivo è quello di riuscire ad abbattere drasticamente l'inquinamento atmosferico e l'effetto serra".

Il giorno stesso, a Roma, il nostro primo ministro Berlusconi firmava un accordo per attuare nel nostro paese l'impianto di ben quattro centrali nucleari di terza generazione, e non ha assolutamente parlato dei problemi di riscaldamento globale. Segnaliamo a questo proposito che l'inquinamento della città di Milano per ben 35 giorni sui 55 dall'inizio dell'anno ha superato il livello di inquinamento atmosferico, raggiungendo i 171 microgrammi di polveri sottili, contro i 50 del limite europeo. Ma il Governo italiano e il Comune di Milano non fanno una piega.

Tornando al nucleare, Berlusconi ci dà notizia dell'avvenuto accordo sfoderando un sorriso compiaciuto. E aggiunge che finalmente si è "abbattuto il fanatismo ecologico di una parte politica che già vent'anni fa ci aveva impedito di terminare la costruzione di due nuove centrali". Quindi si torna al nucleare? Ma come, ci siamo battuti tanto, il 70% degli italiani nel referendum sulle centrali ha votato contro, e lui ci definisce in massa fanatici dell'ecologia? E specifica che quello nucleare è un metodo ormai controllabile e sicuro. Ma come sicuro? Silvio, ti sei scordato che non più tardi dell'anno scorso in Francia succedeva un disastro: dall'impianto nucleare più importante della nazione, fuoriuscivano scorie tossiche che colpivano dieci operai. "Ma, calma!" dice il ministro francese, "degli operai sono stati colpiti dalle esalazioni, è vero, ma solo leggermente". Cosa significa "leggermente"? Significa che i danni procurati alla salute di quei dipendenti sono insignificanti: gli son diventati i capelli un po' azzurri, gli occhi fluorescenti e la pelle leggermente squamata. Qualcuno ha anche le branchie, ma gli stanno bene.

Ma io mi chiedo, questo nostro presidente è disinformato naturale o ha studiato per diventarlo? Nessuno gli ha detto che, a parte il pericolo continuo di disastro tipo Chèrnobyl, per il nucleare esiste il problema delle scorie? E che noi, in Italia, per il solo fatto di aver messo in funzione un paio di centrali nucleari cinquant'anni fa, ancora oggi abbiamo scorie che non sappiamo dove sbattere? E lo stesso accade anche in Francia, Il presidente ha dichiarato che entro il 2020 da noi sarà già attiva la prima delle quattro centrali previste. Ma quel cervello incandescente di governante sa cosa costa montare una centrale nucleare? In Finlandia ne stanno costruendo giusto una di ultima generazione. Avevano previsto che sarebbe costata un miliardo di euro, ma a metà percorso si sono accorti che il miliardo previsto s'era raddoppiato, due miliardi. Ora i responsabili della centrale, gente preparata e onesta, hanno avvertito che il valore dell'energia che riusciranno a produrre con quella loro centrale non riuscirà a coprire neanche la metà dei costi di fabbricazione ed impianto. Non solo, ma che la perdita aumenterà a dismisura quando, fra una ventina d'anni, come di norma, dovranno smontare tutto l'impianto e preoccuparsi di imballare ogni elemento dentro un enorme container in cemento armato, e poi andare a sistemarlo in uno spazio scavato nella roccia a un minimo di dieci metri sotto il livello del suolo.

E il nostro presidente, sempre lui, Silvio Eta Beta, assicura che l'energia nucleare è la più economica e produce ampi vantaggi e viene smentito immediatamente da ogni scienziato onesto e informato che lo sbeffeggia: "Ma che dici, Eta? Attento a te, i reattori funzionano solo grazie all'uranio arricchito. Ora devi sapere che negli ultimi anni il prezzo di questo propellente è aumentato di addirittura sette volte, per la semplice ragione che le riserve stanno per finire; e giacché il governo italiano ha appreso che per soddisfare l'intiero bisogno della nazione si dovrebbero realizzare, sul vostro territorio, almeno sessanta centrali dell'ultima generazione, dove andate a sbattere? Vi è sfuggito il particolare che per raggiungere questo numero abbisognano almeno trent'anni, con una spesa da fantascienza? E poi c'è il guaio che proprio in ragione dell'enorme numero di centrali che ogni paese cosiddetto civile ha in programma di costruire, entro quindici anni di uranio fruibile non ce ne sarà più e allora con cosa le fai andare le sessanta centrali, con le noccioline? O col popcorn?! E poi, cervellone mio, ci spieghi in quale zona o territorio hai in mente di costruirle queste centrali? Nessuno ti ha detto che l'Italia è un paese a forte incidenza tellurica? E che dal nord al sud più profondo non c'è luogo dove sia pensabile montarci un impianto nucleare? L'unico sicuro sarebbe Roma, anzi il Vaticano è proprio il punto ideale... io insisto e firmo per una soluzione del genere.

(25 febbraio 2009)
http://www.repubblica.it


in evidenza la parte testuale che stride con un ragionamento politico sero e corretto e che è assimilabile, a mio avviso, al populismo demagogico. D'accordo, Fo è un comico, anzi molto di più, è uno che fa satira. Ma se si mischia politica e satira si fa demagogia e populismo. Non è vero che tutti gli scienziati onesti e informati sono contro il nucleare. Ce ne sono tantissimi favorevoli e sono onesti ed informati anche loro. E' vero che tutti gli incidenti nucleari in Francia sono di minima entità, anche perché le norme di sicurezza nelle centrali sono cosi' elevate che suona un allarme per un niente. Ricordo che quando visitai ispra (unio reattore attivo in Italia) suono' l'allarme per eccesso di radiazioni perché il mio orologio aveva le lancette fosforescenti.

Siamo propensi ad enfatizzare gli incidenti franceci mentre quelli che avvengono in Italia tutti i giorni, nelle fonderie, nei cantieri, nelle fabbriche sono migliaia di volte piu' pericolosi e mortali.
Questa quindi è demagogia e della piu' atroce.
Quella che dice le cose scherzando.

Ciao,
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Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda Stefano'62 il 26/02/2009, 15:55

Grazie Franz,ho capito e ti concedo che l'informazione corretta è altro,ma in Italia possiamo accontentarci.
Però continuo a ritenere che populismo sia una parola vuota,molto vaga e spesso usata a sproposito,e che il termine demagogia invece si riferisca a persone che cercano il consenso a scopi di potere,per mezzo di menzogne o nel migliore dei casi di artifici di bassa retorica che siano di ovvia condivisione e comprensibili dalla gente,allo scopo di distrarli dalla realtà o da qualcos'altro,;cioè il torbido,il fumo negli occhi.
Credo che non si possa parlare in questi termini di persone che invece usano metafore o termini di facile presa,ma non subdoli e fuorvianti e non allo scopo di ottenere un beneficio in termini di potere,solo per far capire meglio alla gente qualcosa di vero,o che si crede tale.
Anche io ero rimasto perplesso a leggere di "tutti gli scienziati onesti",ma potrebbe solo trattarsi di ignoranza o di una sua opinione sincera.
Tutti gli altri passaggi incriminati,sono lontani anni luce dalle bugie o dai tentativi di depistaggio che io ritengo necessari per parlare di populismo o demagogia come di un tentativo di infinocchiare il popolo,con concetti per gonzi.
Ora andrò a cercarmi su wikipedia le due definizioni,ma dico già da ora che NON PUO' esserci un termine unico per definire chi cerca di rendere visibile la realtà (o supposta tale) con metafore facili rivolte ai meno dotati,che al tempo stesso definisca anche coloro che in malafede mentono o distraggono l'attenzione su altro di facile,allo scopo di farti fare qualcosa che interessa solo loro o che sia adddirittura contrario ai tuoi interessi,in modo subdolo.
Questo,per quello che vale,è il mio pensiero.
Ciao,

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Re: Nucleare: Nessuna idea preconcetta. Pro e Contro

Messaggioda franz il 26/02/2009, 17:54

Stefano'62 ha scritto:....o nel migliore dei casi di artifici di bassa retorica che siano di ovvia condivisione e comprensibili dalla gente,allo scopo di distrarli dalla realtà o da qualcos'altro,;cioè il torbido,il fumo negli occhi.

Ok, compreso.
Potremmo destinguere tra buona fede e malafede. Ma non credo sia determinante.
Io penso che se uno è male informato e crede nel poco che sa, puo' fare anche demagogia e populismo (o se preferiamo "bassa retorica") non tanto per "distrarre dalla realtà" oppure intorbidire volutamente ma di fatto è quello che ottiene. Il risultato è quello.

Un processo analitico per arrivare alla "realtà - verità" tramite tante visioni ed opinioni distinte non è facile.
Nel campo della politica non prevale la realtà di primo livello (quella per interderci della fisica, degli atomi, del "f=ma") ma di secondo livello, delle opinioni (doxa, dicevano i greci) e quella è una realtà molteplice, fatta di mille prospettive.
Eppure malgrado questo la collettività deve decidere, deve arrivare ad una decisione. Fare o non fare.
Deve farlo sulla base di dati oggettivi, sorattutto quando si parla di energia, e sulla base delle aspettative future, dei problemi attuali e futuri. Il cittadino democratico è tale perché è informato e l'informazione è tale se è pulita.
Il testo di Fo è informazione sporca, contiene mischiate cose vere ed affermazioni di bassa retorica, cose false, trucchi retorici da teatrante, buoni per il palcoscenico, buoni per una tribuna (ed un tribuno).
È il vecchio modo di arringare la folla, che funziona fintanto che c'è folla che si fa arringare in quel modo.

Anche qui è un problema di mercato.
C'è una offerta ma anche una domanda.
Un po' come la televisione spazzatura.
Non vedo grandi differenze e la buona fede non è una attenuante.

Ciao,
Franz
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