da http://www.caffe.ch" del 1o giugno 2008
La Svizzera verso nuove centrali nucleari
Inoltrata la domanda per un impianto atomico a Soletta e altre arriveranno
Atel vuole costruire una nuova centrale nucleare nel canton Soletta.
Concretizzando quanto aveva anticipato a marzo, la società Aar e Ticino
Sa di Elettricità ha infatti depositato ieri presso l’Ufficio federale
dell’energia una domanda di autorizzazione per costruire un impianto
tra Olten e Aarau, preferibilmente a Däniken (Soletta) a fianco della
centrale di Gösgen, in servizio dal 1979. Sulla richiesta di Atel - che
sottostà a referendum facoltativo - l’ultima parola potrebbe spettare al
popolo.
Con il nuovo progetto, la società solettese vuole “dare un importante
apporto all'approvvigionamento energetico a lungo termine in Svizzera”.
Il gruppo è alla ricerca di partner e sta già trattando con diversi
interessati, in particolare con i gestori delle altre centrali nucleari elvetiche
e con Energie Ouest Suisse.
Secondo Atel, in Svizzera si stanno profilando difficoltà nell’approvvigionamento
energetico, perché il consumo di elettricità cresce, mentre l’offerta diminuisce
a causa dello smantellamento delle vecchie centrali nucleari e della scadenza
degli accordi per le importazioni.
Immediate le critiche delle associazioni a difesa dell’ambiente e delle
energie rinnovabili, mentre il ministro Leuenberger ha detto di voler
prestare “particolare attenzione alla questione della sicurezza.
Ma la costruzione di nuove centrali di grosse dimensioni è uno dei
quattro pilastri della nuova politica energetica dellaConfederazione.
Sapevamo dell’arrivo di questa richiesta, ha aggiunto, il mio ufficio ora
esaminerà a fondo la domanda”. Dopo l’Atel, anche Axpo e il gruppo elettrico bernese
Bkw Energie sono intenzionate a presentare entro la fine dell'anno una domanda per
nuove centrali nucleari.
www.kkg.ch
www.atel.ch
dal corriere del ticino http://www.cdt.ch
Il nucleare si sblocca
Atel ha fatto domanda per un nuovo impianto
In Svizzera si profilano difficoltà di approvvigionamento energetico: il consumo di elettricità cresce e l’offerta diminuisce a causa dello smantellamento delle centrali vecchie e della scadenza degli accordi per le importazioni
La società Aar e Ticino SA di Elettricità (Atel)ha depositato lunedì la domanda per un impianto tra Olten e Aarau, preferibilmente a Däniken (SO) a fianco della centrale di Gösgen, in servizio dal 1979. Su questa richiesta – che sottostà a referendum facoltativo – l’ultima parola potrebbe spettare al popolo. La domanda di Atel, cui dovrebbero seguire anche quelle di Axpo e BKW Energie, sblocca – come sta accadendo in altri Paesi – il nucleare dopo anni di paure che avevano portato ad una moratoria.
Il nucleare riparte anche in Svizzera
Atel ha presentato la domanda di autorizzazione per una nuova centrale
Il nuovo impianto dovrebbe sorgere nel cantone Soletta vicino alla attuale centrale di Gösgen
BERNA Atel vuole costruire una nuova centrale nucleare nel canton Soletta. Concretizzando quanto aveva anticipato a marzo, la società Aar e Ticino SA di Elettricità ha infatti depositato ieri presso l’ Ufficio federale dell’energia una domanda di autorizzazione per costruire un impianto tra Olten e Aarau, preferibilmente a Däniken (SO)a fianco della centrale di Gösgen, in servizio dal 1979. Sulla richiesta di Atel – che sottosta a referendum facoltativo – l’ultima parola potrebbe spettare al popolo. Anche Axpo e il gruppo elettrico bernese BKW Energie sono intenzionate a presentare entro la fine dell’anno una domanda per nuove centrali nucleari. Lo scorso dicembre le due società hanno annunciato la creazione di un ente comune per pianificare la costruzione di due centrali destinate a rimpiazzare quelle di Mühleberg (BE) e Beznau (AG).
Con il nuovo progetto, Atel vuole «dare un importante apporto all’approvvigionamento energetico a lungo termine in Svizzera», indica una nota diffusa ieri. Il gruppo è alla ricerca di partner e sta già trattando con diversi interessati, in particolare con i gestori delle altre centrali nucleari elvetiche e con Energie Ouest Suisse (EOS), precisa il comunicato.
Secondo Atel, in Svizzera si stanno profilando difficoltà nell’approvvigionamento energetico, perché il consumo di elettricità cresce, mentre l’offerta diminuisce a causa dello smantellamento delle vecchie centrali nucleari e della scadenza degli accordi per le importazioni. Il sito di Niederamt (SO)è ideale dal punto di vista tecnico, in particolare per quanto riguarda lo spazio, il collegamento alla rete e il raffreddamento, scrive Atel Holding. Le ultime votazioni popolari hanno inoltre dimostrato che il canton Soletta è aperto all’energia nucleare, prosegue la nota.
Secondo il direttore di Atel, Giovanni Leonardi, il sito immaginato per la nuova centrale è il più adatto in quanto presenta tutte le condizioni necessarie:può contare sul sostegno necessario di autorità e popolazione. La domanda di autorizzazione non spaventa il comune di Däniken, ha detto all’ ATS il sindaco Gery Meier, secondo cui possibili alternative potrebbero essere le località di Niedergösgen e Gretzenbach. Ma se la centrale dovesse sorgere a Däniken, le autorità comunali non vorrebbero una seconda torre di raffreddamento. La sua costruzione, comunque, non avverrebbe prima del 2024: ci vogliono infatti da 16 a 18 anni, secondo gli esperti dell’ Ufficio federale dell’energia, per realizzarla e in febbraio il Consiglio federale ha rinunciato a rivedere la legislazione per accelerare le procedure. La condizione essenziale affinché si possa realizzare una centrale entro 12 anni è la volontà politica di ovviare con l’energia nucleare alla penuria energetica preconizzata, a seconda dei pareri, dal 2012 o dal 2020.
La notizia ha suscitato ieri reazioni contrastanti: l’associazione Uscire dal nucleare si oppone, ritenendo che l’atomo non sia «né ecologico né economico». Azione svizzera per una politica energetica ragionevole (ASPER)afferma che il nucleare è il mezzo migliore per assicurare durevolmente la protezione del clima e l’approvvigionamento energetico del Paese.
LE TAPPE DELL’ ATOMO
Anni‘80: la catastrofe di Chernobyl (Ucraina, aprile 1986) rafforza i dubbi sulla sicurezza.
1988: abbadono dei progetti di centrale nucleare a Kaiseraugst (AG) e Graben (BE).
23 settembre 1990: il popolo approva l’iniziativa che chiede una moratoria di 10 anni sulla costruzione di nuove centrali.
22 ottobre 1998: il CF adotta il principio dell’uscita dal nucleare: le centrali svizzere dovrebero venir fermate entro un termine ancora da fissare.
2000: La fine della moratoria e l’entrata in vigore della legge sulla riduzione delle emissioni di CO2 rilanciano il nucleare.
18 maggio 2003: il popolo respinge due iniziative, per una nuova moratoria di 10 anni e per l’abbandono progressivo del nucleare.
Fine settembre 2003: il «black out» di elettricità in Italia apporta nuova acqua al mulino dei partigiani dell’atomo.
1. febbraio 2005: entra in vigore la nuova legge sull’energia nucleare
21 febbraio 2007: il CF decide la sostituzione delle centrali nucleari esistenti e la costruzione di centrali a gas per prevenrie una penuria energetica.
Fine agosto 2007: gli avversari dell’atomo creano a Berna l’allenza «No al nucleare».
13 dicembre 2007: Axpo et FMB Energie svelano i piani per due nuove centrali in sostituzione di quelle di Beznau, a Döttigen (AG) e Mühleberg (BE).
Gennaio 2008: la Gran Bretagna decide di costruire nuove centrali atomiche e anche la Francia insiste sul nucleare.
12 marzo 2008: Atel annuncia di voler costruire una nuova centrale.
Maggio 2008: l’ Italia annuncia di voler costruire centrali nucleari e avvia studi di fattibilità.
Si puo' essere pro o contro ma viene meno il mito che "nessuno piu' costruisce nuove centrali nucleari".
Inoltre leggendo la stampa straniera si scoprono cose che la nostra non riporta, come la decisione della Gran Bretagna di costruire nuove centrali.
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