franz ha scritto:Oggettivamente, il rapporto costi / benefici del nucleare è positivo.
Ciao,
Franz
Non so da dove trai questa conclusione. Tu hai esaminato brevemente i benefici, ma non hai detto nulla sui costi. Ti rinvio al messaggio che ha dato origine a questo argomento che partiva dalla considerazione che ci sono pro e contro da valutare, molti dei quali ricchi di incertezze.
Debbo dire che nel frattempo la mia opinione sul nucleare italiano e' diventata un po' piu' antinucleare di prima. Non per questioni di sicurezza, ma soprattutto per la questione dei costi che, da quello che ho letto, mi sembrano poco convenienti, e di tutti gli altri punti di cui ho parlato prima, incluso il fatto che comunque si tratterebbe di una soluzione temporanea, poco innovativa, largamente dipendente dalle importazioni da paesi critici. Penso che in un paese come la Francia e l'UK fanno bene a continuare a investire ancora nel nucleare visto che e' un work in progress. Ma per l'italia sinceramente non mi sembra vi siano validi motivi per cominciare adesso, viste le difficolta' oggettive, la scarsa convenienza economica, e tutti gli altri punti elencati nel messaggio originale.
Ieri il governo UK ha presentato il nuovo prebudget per contrastare la recessione. UN discorso che mi e' sembrato estremamente serio, anche se rischioso a dire il vero. Nel discorso di presentazione del budget fatto da Alistair Darling alla camera bassa si e' parlato di 15 miliardi di pound in piu' per lo sviluppo dell'eolico, in modo da dare la leadership in questo campo al paese. Ecco, a me questo coraggio piace. Quello che contesto a Berlusconi e, prima, a Prodi, e' la mancanza di coraggio, ancor piu' encomiabile in una situazione di crisi. Invece di arroccarsi, invece di rinunciare, invece di rimettere in discussioni decisioni prese in passato che, per quanto sbagliate, sono ormai obsolete, si rischia e si fissano degli obiettivi di sviluppo per la ricerca che torneranno utili in futuro. La questione e' complessa e abbraccio alcune delle forti perplessita' espresse dai conservatori, ma apprezzo molto questo coraggio, questa volonta' di fare che vivo qui in UK, questa volonta' di parlare di problemi sociali (vedi il contributo per combattere la poverta' dell'infanzia). Tutto questo non basta, tutto questo non e' sufficiente, ma sempre meglio di quell'accozzaglia di frasi fatte, quel navigare a vista tra luoghi comuni (vedi la patetica "poverty card" precaricata per un esempio) andando dietro alle emergenze del giorno prima di governo e opposizione italiane.
saluti
pagheca