La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda mauri il 11/01/2009, 20:02

i ragni vivono nelle ns case e sono anche utili...
si tratta di eliminare nessuno dico nessuno umani e non
se 12 miliardi di umani rispetteranno l'ambiente e tutte le altre forma di vita non umane si mantengono gli equilibri dell'ebiosistema, almeno quelli che sono rimasti, in italia è inutile continuare a costruire tanto poi chi ci va ad abitare? anche perchè in un paesino come il mio ci sono centinaia di case disabitate eppoi l'esplosione della logistica di questi 6 anni ha sottratto ettari di terra coltivata per niente, ora abbiamo capannoni vuoti e inutili
va invertito la logica e il pensiero del profitto, guadagno di più se non costruisco ma affitto, se non scarico reflui ma li trasformo in biogas, se trasformo le discariche in parchi, se faccio la raccolta differenziata spendo meno di tasse, se mangio meno carne ne guadagno in salute, se non scarico nell'atmosfera non mi viene il cancro... ma di queste cose se ne parla da 40anni eppiù e si sapeva che il latte materno conteneva ddt, è solo da qualche anno che le persone hanno iniziato a comprendere la cultura alimentare, mangiare bio, e buttare nel cesso le merendine idrogenate, bonbon cancerogeni di coloranti... e ora inizia a comprendere le problematiche legate alla trasformazione del pianeta
si stenta a crede che la terra sia in pericolo e forse non lo è più ma non si sa mai quindi è meglio crederci e invertire la tendenza autodistruttiva, i tempi sono maturi perchè crescano e nascano nuovi lavori e nuove tecnologie che sostituiscano o trasformino le vecchie per raggiungere l'obiettivo dello stare bene tutti, umani e non
buona settimana, mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda franz il 11/01/2009, 20:49

mauri ha scritto:i ragni vivono nelle ns case e sono anche utili...
si tratta di eliminare nessuno dico nessuno umani e non
se 12 miliardi di umani rispetteranno l'ambiente e tutte le altre forma di vita non umane si mantengono gli equilibri dell'ebiosistema ...

I ragni hanno una massa decisamente inferiore rispetto ad elefani e balene .....non sono un problema.
"Se 12 miliardi di umani" ... dici, ma sono 100'000 anni che l'uomo non rispetta l'ambiente!
Che una volta l'uomo vivesse in armonia con la natura è una bufala! Lo so che tu non lo hai detto, ma approftto per ribadirlo.

Da decine di migliaia di anni abbiamo sterminato, come cacciatori, tutti gli animali di grossa taglia, soprattutto da 40'000 anni a questa parte. Ancora non è chiaro come siano spariti i Mmmmuth ma non è quello l'unico mistero. Basta vedere i fossili in Italia per tutta la fauna "africana" come rinoceronti, ippopotami, grossi felini. Siamo usciti 100'000 anni fa dall'Africa e i disastri di oggi sono, ritengo, la minima parte di quelli di ieri. Se quel report del WWF iniziasse da 100'000 anni fa, ne vedremmo delle belle!

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Metà della popolazione mondiale a rischio crisi alimentare

Messaggioda mauri il 12/01/2009, 16:51

e infatti è nato l'allevamento, l'agricoltura, silvicoltura...
io mi riferivo all'oggi, >si mantengono gli equilibri dell'ecobiosistema, almeno quelli che sono rimasti<
salvare il salvabile se possibile, uno dei tanti es
http://www.wwf.it/client/render.aspx?ro ... &content=0

se tutti gli scarichi invece di finire nei mari-fiumi fossero raccolti e trattati s'invertirebbe l'antropizzazione con grande sollievo di tutti i suoi abitanti, non credo sia così difficile, investire in questo si crea ricchezza e nuovi posti di lavoro, torniamo finalmente a fare il bagno nei fiumi, oggi con una manciata di euro di tassa scaricano a piacimento, sono dei criminali e ancora più criminali sono le leggi che lo permettono e noi che non diciamo nulla

il wwf fa questo per il 2009
http://www.wwf.it/client/render.aspx?co ... &root=3178
ed è un fare grazie al contributo di tutti i soci attivi e non
http://www.panda.org/

la notizia che riporto certamente è da prendere con le molle ma è inconfutabile la conclusione finale, ricerca e tecnologia innovativa
ciao, mauri

ps
il paradosso e l'estremo è che in un'ora di internet ho prodotto 120 gr di co2


Metà della popolazione mondiale a rischio crisi alimentare
Venerdì 09 Gennaio 2009
"Il sistema agricolo globale non si adatterà ai cambiamenti climatici in atto" è quanto prevede uno studio americano pubblicato su Science, questo significa che tre miliardi di persone, non solo nei Paesi più poveri, saranno costretti a fronteggiare una crisi alimentare senza precedenti entro la fine del secolo.
La ricerca, coordinata da David Battisti dell'università di Washington a Seattle e da Rosamond Naylor dell'università di Stanford ha considerato 23 modelli climatici sui quali si è basato l'Intergovernmental Panel on Climate Changes 2007 ( IPCC) per le previsioni delle temperature climatiche del pianeta fra il 2050 e il 2090.

Combinando questi dati con osservazioni dirette, la ricerca ha calcolato che vi è oltre il 90% delle probabilità che fra il 2080 e il 2100 gli eccessi di circa 3,7 gradi centigradi, registrati raramente nel secolo scorso, rappresenteranno la media stagionale nelle fasce tropicali e subtropicali del pianeta.

La zona rossa in cui, secondo i due ricercatori, ci si potrebbe trovare ad avere serie difficoltà, è oggi apopolata dalla metà della popolazione globale, tre miliardi di persone ( secondo le stime destinate a raddoppiare per la fine del secolo) molte delle quali già soffrono gli stenti delle crisi alimentari, vivono con meno di due dollari al giorno e dipendono per il sostentamento in primo luogo dall'agricoltura.

L'area si estende dal sud degli Stati Uniti, fino al Nord dell'Argentina e al sud del Brasile; e dall'India settentrionale fino alla Cina meridionale e al sud dell'Australia, prendendo tutta l'Africa. Per prevedere l'impatto dei cambiamenti climatici sulla popolazione che abita queste regioni la ricerca ha anche tenuto conto di tre recenti esempi di temperature estreme stagionali che hanno danneggiato il sistema dell'agricoltura. Come l'estate del 2003 nell'Europa Occidentale (compresa l'Italia) quando l'anomalia fu di circa 3,5 gradi rispetto alla media con gravi effetti sulla produzione alimentare, l'estate del 1972 nell'Unione Sovietica che fu la grande responsabile dell'impennata del prezzo del grano e la siccità nel Sahel (a sud del Sahara) che negli anni Settanta e Ottanta fu causa di una terribile carestia nella fascia di terra africana che separa il deserto dalla zona più umida. Nel futuro, è l'allarme dei due scienziati, secondo quanto riportato dall'Ansa, "quando l'innalzamento delle temperature sopra le medie stagionali non sarà un fenomeno sporadico ma più frequente e diffuso a causa soprattutto dei gas serra, la crisi della produttività dei raccolti e del bestiame diventeranno un fenomeno globale".

L'unica salvezza, secondo i ricercatori, potrebbe venire dalla ricerca e dalla tecnologia. È chiara la direzione in cui sta andando il termometro del pianeta, sottolinea Naylor, e per questo "dovremmo investire nell'adattamento per sviluppare nuove varietà di piante resistenti al calore e alla siccità e sistemi di irrigazione innovativi".

fonte greenplanet.net
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: Metà della popolazione mondiale a rischio crisi alimentare

Messaggioda franz il 12/01/2009, 17:47

mauri ha scritto:e infatti è nato l'allevamento, l'agricoltura, silvicoltura...
io mi riferivo all'oggi, >si mantengono gli equilibri dell'ecobiosistema, almeno quelli che sono rimasti<
salvare il salvabile se possibile, uno dei tanti es
http://www.wwf.it/client/render.aspx?ro ... &content=0

se tutti gli scarichi invece di finire nei mari-fiumi fossero raccolti e trattati s'invertirebbe l'antropizzazione con grande sollievo di tutti i suoi abitanti, non credo sia così difficile, investire in questo si crea ricchezza e nuovi posti di lavoro, torniamo finalmente a fare il bagno nei fiumi, oggi con una manciata di euro di tassa scaricano a piacimento, sono dei criminali e ancora più criminali sono le leggi che lo permettono e noi che non diciamo nulla

Il problema dell'antropizzazione non mi pare che si limiti agli scarichi.
Il problema è dato dalla case, dai campi coltivati, dalle industrie. Tutto terreno che viene tolto alla natura.
Altro grosso problema è che con l'agricoltura noi non abbiamo smesso di fare i disastri (rispetto a quando si viveva di caccia) ma caso mai li abbiamo moltiplicati. L'agricoltura intensiva fatta in passato pare sia all'origine della desertificazione che ancora oggi osserviamo in arabia, nella (possiamo quasi dire "ex") mezzaluna fertile, del sahara. e di grossi cambiamenti climatici legati a questa desertificazione. L'addomesticamento di specie animali e soprattutto vegetali, fatto con la selezione artificiale fenotipica, ha causato grossi problemi alla biodiversità.
Soprattutto noi che oggi siamo molto attenti a che varianti OGM non si incrocino con le varianti naturali, non ci siamo mai preoccupati delle contaminazioni tra le specie da noi create in passato con quelle naturali. Cosa che è avvenuta tranquillamente, tanto che oggi le varianti naturali sono praticamente scomparse.
Come risultato oggi è complesso e costoso risalire alla varianti naturali delle specie (alla originaria biodiversità) da cui ha avuto origine l'agricoltura millenni fa.
Le specie che abbiamo oggi a furia di essere reincrociate sono come certe razze canine ... molto sofisticate ma molto fragili, soggette a malattie come capita a certe famiglie reali che si sposano troppo frequentemente tra di loro.
Per dar loro nuova forza hanno dovuto ibridarle (le varianio F1, che pero' sono ovviamente sterili).

Per quanto grottesco possa apparire le tecniche genetiche (OGM) che oggi potrebbero ripristinare la perduta biodiversità e ricreare specie resistenti al gelo, al caldo, alla accresciuta salinità del terreno, sono bandite per motivi piu' ideologici che pratici.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda mauri il 12/01/2009, 20:58

iniziamo a curare l'oro blù, anche quello salato
gli ogm certo non sfamerebbero il mondo, anzi lo affamerebbero maggiormente perchè i produttori monopolisti di ogm li vendono a caro prezzo creando una dipendenza da sementi e diserbanti, mentre semenza non modificata può essere riseminata da chiunque senza chiedere permesso a nessuno, gl'ibridi hanno migliorato le coltivazioni, maggior produttività grazie alla resistenza alle malattie ma hanno creato dipendenza perchè si devono acquistare
non sono contrario a ogm che migliorino le produzioni e curino malattie ma devono essere liberi e non devono uccidere farfalle, api e chissà altro, come di fatto avviene
biodiversità di oggi è come affermi un'evoluzione naturale o forzata di millenni non conviene recuperarla con gli ogm perchè scarsamente produttiva, in natura avvengono ancora mutazioni, è il futuro vegetale ed animale che si prospetta che non è accettabile, la scomparsa di varietà e razze che creano ricchezza di combinazioni e gusti dei colori del cibo, latte, formaggi, carni, insaccati, pane, vino, verdure, legumi, frutta...
cereali e ortofrutta oggi sono bombardati di chimica perchè utilizzano varietà standard coltivate sempre nello stesso posto, senza rotazioni, senza letame per ottimizzare la produzione perchè gli agricoltori prendono 1 decimo di quanto paghiamo al venditore finale
qui si innescano tanti discorsi, è una catena che va spezzata e ricostruita, cambiare mentalità di chi produce, vende e acquista in funzione della salvaguardia della terra, se si comincia si antropizzerà viavia di meno
ciao, mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda franz il 13/01/2009, 17:46

Il rapporto "State of the World" del prestigioso istituto Usa conferma
le previsioni più pessimistiche sulla situazione ambientale del pianeta

Worldwatch: continua il caos climatico
Troppe emissioni, sale il livello dei mari

Cresce la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera
Rischia di raffreddarsi la Corrente del Golfo. Le misure per evitare il peggio
di ANTONIO CIANCIULLO

ROMA - Undici su 12. Undici degli ultimi 12 anni rientrano nella dozzina degli anni più caldi dal 1800 ad oggi. Mentre in Italia qualche giorno di nevicate trasformava la meteorologia in politica, il Worldwatch Institute, uno dei più prestigiosi istituti di ricerca americani, stava stampando lo State of the world 2009, interamente dedicato al caos climatico e alla sua cura. Il rapporto, che viene reso noto in queste ore a Washington, fa il punto sulla situazione evidenziando le novità.

Primo: le emissioni. L'Ipcc, la task force di scienziati Onu, è stata accusata per anni dalla lobby del petrolio di esagerare i toni dell'allarme. Ma dal primo rapporto al quarto (1990 - 2007) le sue previsioni sono risultate fin troppo caute: il cambiamento climatico ha battuto ogni stima. Anche l'ultimo dato, quello relativo al 2007, mostra la continua progressione delle emissioni serra che derivano dall'uso di combustibili fossili e dalla deforestazione. Si è passati dai 22,6 milioni di tonnellate di anidride carbonica del 1990 ai 31 miliardi del 2007: più 37 per cento. [NDR, uno dei due, milioni e miliardi, è sbagliato] A cui vanno aggiunti i 6,5 miliardi di tonnellate che derivano dalla deforestazione. Così la concentrazione di CO2 in atmosfera non cresce più al ritmo di 1,5 parti per milione per anno ma è arrivata a 2,2 parti in più per anno.

Secondo: i mari. La perdita dei ghiacci della Groenlandia e della penisola antartica non è stata inserita nelle valutazioni dell'Ipcc perché i margini di incertezza sulla velocità del processo sono stati considerati troppo alti. Aggiungendo questo elemento, si ottiene un quadro molto più allarmante di quello fornito dagli scienziati Onu: l'aumento di livello degli oceani nell'arco del secolo in corso potrebbe superare di tre volte il tetto massimo Ipcc (0,59 metri) disegnando uno scenario in cui la risalita delle acque si misura in metri anziché in centimetri.

Terzo: i grilletti climatici. Si chiamano tipping points e sono i punti di non ritorno, i momenti in cui il processo di cambiamento compie un salto brusco e irreversibile nella scala temporale che interessa l'umanità. Uno di questi tipping points riguarda la corrente del Golfo, il grande tapis roulant energetico che riscalda la parte nord occidentale dell'Europa. L'afflusso massiccio di acqua dolce derivante dalla perdita dei ghiacci artici potrebbe bloccare o rallentare questa corrente causando un'ondata fredda sulla Gran Bretagna e sulla Scandinavia (è il fenomeno descritto con hollywodiana esagerazione nel film "L'alba del giorno dopo"). L'acidificazione degli oceani, che minaccia molte delle forme di vita marine, costituisce un altro tipping point.

Quarto: la cura. Per evitare che il caos climatico raggiunga il punto in cui i danni diventano seri bisognerebbe bloccare la crescita della temperatura a 1,4 gradi di aumento rispetto al livello pre industriale.

In realtà è praticamente certo che questo obiettivo sia oggi irraggiungibile. Ma ci si potrebbe avvicinare evitando i guai peggiori. Come? La ricetta è contenuta nella seconda parte del rapporto, quella dedicata agli edifici bioclimatici, all'aumento dell'efficienza energetica, allo sviluppo delle energie rinnovabili. Nel 2007 le rinnovabili (compreso l'idroelettrico) hanno fornito il 18 per cento dell'elettricità su scala mondiale.

Si può fare di meglio. Secondo uno studio del German Aerospace Center, nel 2030 le rinnovabili potrebbero fornire almeno il 40 per cento dell'elettricità consumata in 13 delle 20 economie più importanti del mondo. Inoltre costruendo case più intelligenti si ottengono guadagni energetici che vanno dal 50 all'80 per cento e la Gran Bretagna ha già deciso che tutte le case costruite dopo il 2016 e tutti gli edifici commerciali costruiti dopo il 2019 dovranno essere a emissioni zero.

Obiettivi troppo radicali? I 35 metri l'anno di ritirata dei ghiacci himalayani che alimentano il Gange (il fiume da cui dipende la vita di centinaia di milioni di esseri umani rischia di trasformarsi in un torrente) e la pressione crescente dei deserti asiatici stanno convincendo India e Cina ad adottare politiche energetiche più caute. Negli Usa, già alla vigilia dell'ingresso di Obama alla Casa Bianca, 27 stati hanno adottato piani per combattere i mutamenti climatici. Nel 2006 è stata lanciata una campagna per piantare 2 miliardi di alberi in 150 paesi.

La battaglia sull'energia pulita è in corso. Nel dicembre prossimo, alla conferenza Onu sul clima di Copenaghen, si vedrà se la specie umana deciderà di scegliere il clima in cui vivere o se affiderà il suo futuro al caso.

(13 gennaio 2009)
http://www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda franz il 13/01/2009, 17:57

mauri ha scritto:iniziamo a curare l'oro blù, anche quello salato
gli ogm certo non sfamerebbero il mondo, anzi lo affamerebbero maggiormente perchè i produttori monopolisti di ogm li vendono a caro prezzo creando una dipendenza da sementi e diserbanti,

Un po' di miti da sfatare.
Gli OGM già sfamano il mondo, India e Cina, e sono loro a produrli. Circa un migliaio di laboratori solo in Cina, mi pare piu' degli stati uniti. Gli OGM non sono piu' affare delle multinazionali ma sono alla portata dei semplici laboratori di città, come ce ne sono tanti nei paesi emergenti. Non sono per forza sterili, come gli F1, quindi volendo i contadini non dipendono dal produttore. Ovvero, molti sono sterili perché gli ambientalisti vogliono che lo siano, per il principio di precauzione.

Essendo producibili in migliaia di laboratori, non è affato detto che siano asserviti agli interessi dei produttori chimici, anzi ho il sospetto che siano loro a finanziare le campagne contro gli OGM (pensa se avessimo OGM che non hanno bisogno di pesticidi e diserbanti, sarebbero contenti i produttori di queei prodotti?).

Io direi che hai confermato la dipendenza ideologica (OMG, Multinazionali, Lotta al Capitalismo) ma nel concreto gli OGM sono diversi da come vengono dipinti.
Stiamo andando OT per cui mi limito a consigliarti un libro, molto concreto ed economico, di un biologo italiano:
Gli ogm sono davvero pericolosi? di Sala Francesco Prezzo: € 10.00

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda mauri il 13/01/2009, 19:56

è vero esiste una certa confusione ma per non saper leggere e scrivere meglio avere un atteggiamento di precauzione
http://www.federapi.biz/index.php?optio ... 1&Itemid=1

la mia dipendenza ideologica l'ho mediata affermando

mauri ha scritto:non sono contrario a ogm che migliorino le produzioni e curino malattie ma devono essere liberi e non devono uccidere farfalle, api e chissà altro, come di fatto avviene


bella serata, mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda franz il 13/01/2009, 21:15

mauri ha scritto:è vero esiste una certa confusione ma per non saper leggere e scrivere meglio avere un atteggiamento di precauzione
http://www.federapi.biz/index.php?optio ... 1&Itemid=1

la mia dipendenza ideologica l'ho mediata affermando

mauri ha scritto:non sono contrario a ogm che migliorino le produzioni e curino malattie ma devono essere liberi e non devono uccidere farfalle, api e chissà altro, come di fatto avviene


bella serata, mauri

Grazie dell'ottimo documento, che in grandissima parte condivido.
Anche perché contiene una frase importante: "Mancano, inoltre, sperimentazioni in pieno campo....".
Mi chiedo, e ti chiedo, ma perché mancano queste sperimentazioni in pieno campo? Chi si oppone? :o
Forse gli ambientalisti? :?

Vedi, il principio di precauzione è valido solo in caso di dubbio.
E nel caso dell'uomo non ci sono dubbi. Malgrado il fatto che gli OGM siano da anni "sottoposti ai raggi X" non è emerso un solo caso dubbio che sia uno. Se ci fosse, apriti cielo! Tutti i giornali ne parlerebbero da anni. Non è emerso nemmeno nei topi e negli altri livelli di laboratorio.
Ci sono casi - classici - di ellargie, risolvibili con l'etichettatura adeguata del prodotto ma nessun caso abbiamo OGM dannosi per l'uomo, sia certificati che dubbi.

Nel caso delle api è evidente che esse dovrebbero essere abituate alle tossine che per via naturale si trovasser nei fiori e nei pollini, ma è chiaro che per via naturale ce ne sono molto poche, dato che lo scopo principale del fiore è attirare gli insetti impollinatori, non respingerli. Le tossine invece sono nelle foglie, dato che scopo della pianta è non farsele mangiare da erbivori ed insetti. Qui le api sono fuori gioco, non sono erbivori, non mangiano foglie come i bruchi. A livello genetico chi inserisce un DNA modificato in un organismo vegetale, sa dove esso si esprime (nella radice, nel fusto, nelle foglie, nel fiore) e questo è facilmente controllabile in laboratorio, e poi se serve in campo aperto. Controllabile facilmente perchè una tossina volutamente inserita (quindi non incognita) è rintracciabile ovunque per gli effetti che ha per la sua traccia negli spettrometri. Resta, caso non indifferente, lo studio delle interazioni tra nuove tossine e organismo precedente ma sono tutti studi che si possono fare.
Senza esiti dubbi, non esiste alcun principio di precauzione, ovvero lo si evoca come scusa, abusandone.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: rapporto onu, scioglimento ghiacciai raddoppiato

Messaggioda mauri il 15/01/2009, 12:53

non ti so rispondere franz

franz ha scritto:Mi chiedo, e ti chiedo, ma perché mancano queste sperimentazioni in pieno campo? Chi si oppone? :o
Forse gli ambientalisti? :?


magari fossero così potenti, non circolerebbe più nemmeno una baleniera
posso pensare sia più un problema di soldi-ricavi, di tempi lunghi di anni per la ricerca sul campo che deve rispettare il ciclo biologico dei vegetali, invece per brevettare un fitofarmaco nuovo i tempi sono brevi, verificano l'efficacia e la tossicità sugli animali e poi i resuidi negli alimenti che comunque hanno soglie alte di tolleranza
non mi fa piacere ritrovarmi residui chimici nel piatto e quindi cerco di mangiare bio ma senza menarmela troppo visto quello che respiro e bevo ogni giorno
le api con tutti i pronubi sono fondamentali per la vita sul pianeta, ora stanno cercando di bloccare l'uso di nicotinoidi una delle tante cause della loro moria, noi non dobbiamo alterare equilibri fondamentali della vita
la natura non fa tanti conti e nemeno alchimie biogenetiche, quando si scatena noi diventiamo tante formiche impazzite e impotenti e tutta la nostra scienza non ci salva dalla morte
il principio di precauzione è un'arma a doppio taglio, blocca il progresso ma ci preserva da cataclismi, ad es il cellulare, l'ipod si dice avranno effetti catastrofici sui ns cervelli nei prossimi 20-30 anni ma lo usiamo ugualmente e lo trovo giusto ed ognuno è libero di utilizzare strumenti che ne limiti l'impatto e comunque facciamo danno solo a noi stessi
ma quando il danno viene fatto globalmente e tutti gli esseri viventi lo subiscono senza poter fare nulla, senza poter scegliere affermo dovremo imparare ad essere meno presuntuosi e più umili di fronte alla nostra madre terra e dovremo fare qualche passo indietro
ciao, mauri
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Precedente

Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti