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Anche l'ENEL tra i conservatori?

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda trilogy il 06/04/2012, 23:21

pianogrande ha scritto:.......Ti sarei grato se tu mi spiegassi quella differenza tra petrolio e gas/carbone.


La mia osservazione è dovuta al fatto che si legge spesso che utilizzando le rinnovabili per produrre energia elettrica risparmiamo petrolio. Oppure, quando i prezzi del petrolio, vanno alle stelle, si legge che possiamo sostituirlo con le rinnovabili. Ma queste affermazioni non sono corrette.
Le centrali termoelettriche italiane sono alimentate a gas per circa il 67% , carbone per circa il 17% , "altri combustibili" solidi per un 10,5% (biomasse, rifiuti, coke, bitume) i derivati petroliferi rappresentano circa il 4% in calo costante da 20 anni. All'estero il mix produttivo può essere differente, con maggiore presenza di carbone e nucleare.
Il petrolio lo utilizziamo nei trasporti, nell'industria chimica, in parte nel riscaldamento domestico. Quindi il solare, eolico, per la produzione di energia elettrica hanno un impatto irrilevante nella riduzione della domanda di petrolio e nel contenimento del prezzo di quest'ultimo.
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda pianogrande il 07/04/2012, 1:36

Chiarissimo Triology.
Gas o petrolio o carbone, sempre di combustibili fossili non eterni ed inquinanti parliamo.
Per quanto riguarda il petrolio in particolare, Il prossimo passo dovrebbe quindi essere l'utilizzo di più energia elettrica nei trasporti.
Non mi riferisco ai tempi biblici delle auto elettriche ma al trasporto su rotaia.
Merci e passeggeri che consumino energia elettrica (in parte da rinnovabili).
Ci sarebbe un notevole risparmio energetico rispetto al trasporto su gomma ed una riduzione dell'inquinamento dovuta sia al risparmio che alla riduzione degli scarichi diffusi sul territorio (gli scarichi di una centrale possono essere gestiti molto meglio di migliaia di marmitte).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda franz il 07/04/2012, 8:14

pianogrande ha scritto:Chiarissimo Triology.
Gas o petrolio o carbone, sempre di combustibili fossili non eterni ed inquinanti parliamo.

Ecco perché il nucleare aveva una sua razionalità. E continuerà ad averla per alcune decine di anni perché una volta smantellate gradualmente le centrali attuali, arriveranno le nuove generazioni, autofertilizzanti (quindi tecnicamente "rinnovabili") e con combustibili diversi dall'uranio e dal plutonio.

Si, avevo poi visto (e segnalato in altrothread, credo) che il petrolio usato oggi nella produzione di energia elettrica è 1/10 di quello di una decina di anni fa ma come dice trilogy il 67% della produzione ora è con il gas, il cui prezzo è altamente correlato (0.89) a quello del petrolio.

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Quindi se aumenta il petrolio aumanta anche in una certa misura anche il gas e quindi la bolletta ne risente comunqe.
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda trilogy il 07/04/2012, 11:24

franz ha scritto:....Quindi se aumenta il petrolio aumanta anche in una certa misura anche il gas e quindi la bolletta ne risente comunqe.


Quello sotto è il grafico del rapporto tra il prezzo spot del petrolio e quello del gas naturale al CME negli ultimi 3 anni. In altre parole il grafico rappresenta <il prezzo del petrolio : prezzo del gas> sono entrambi in $ quindi non ci sono disotorsioni dovute al cambio euro/dollaro.
Il rapporto è ormai a 50. Il prezzo del gas in rapporto a quello del petrolio, negli ultimi anni è crollato perchè gli USA sono diventati autosufficienti e c'è un eccesso di offerta a livello globale. Il problema delle bollette è nei contratti per la fornitura di gas che sono indicizzati al prezzo del petrolio, non all'andamento del prezzo del gas naturale.
ciao
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda franz il 07/04/2012, 12:15

Quindi è un problema di contratti e non di mercati?
Ma il contratto non è solo un'opzione del compratore.
Se è legato al petrolio sarà una decisione del venditore, no?
In quale (visto che dove c'è petrolio c'è gas) si tutela contro le sorprese.
Tra l'altro viso che il prezzo del petrolio è stabilito da un cartello (opec) parlare di mercato mi pare un'inesattezza ;)
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda trilogy il 08/04/2012, 11:28

franz ha scritto:Quindi è un problema di contratti e non di mercati?
Ma il contratto non è solo un'opzione del compratore.
Se è legato al petrolio sarà una decisione del venditore, no?
In quale (visto che dove c'è petrolio c'è gas) si tutela contro le sorprese.
Tra l'altro viso che il prezzo del petrolio è stabilito da un cartello (opec) parlare di mercato mi pare un'inesattezza ;)


c'è indubbiamente un problema nei contratti, il prezzo delle materie prime, gas in particolare, non giustifica un prezzo elevato e in crescita dell'energia elettrica. Abbiamo un sistema pressochè insensibile alle riduzione di prezzo sui mercati internazionali e molto sensibile agli aumenti. L'opec l'abbiamo in casa :mrgreen:
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Re: Anche l'ENEL tra i conservatori?

Messaggioda flaviomob il 27/05/2012, 14:46

A proposito di ENEL

http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1vxzHb100

Centomila “bollette sporche”, sporche di carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute dell’uomo, stanno arrivando nelle case degli italiani recapitate dagli attivisti di Greenpeace. Sono le “vere” bollette Enel realizzate dall’associazione ambientalista, che mostrano ai cittadini quanto realmente costa la produzione elettrica a carbone del principale gruppo energetico italiano.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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