cardif ha scritto: ...
E' certamente uno in gamba, dal momento che "ha duramente denunciato la strumentalizzazione della totalità dei mezzi d'informazione statunitensi, da parte delle potenti lobby economiche esistenti in quel paese, e la politica imperialista e militarista delle amministrazioni USA, da Roosevelt in poi".
Però alle politiche del 2008 ha invitato a votare per Sinistra critica, assieme ad altri e a Dario Vergassola. Certo, un voto di opinione, ma non tanto utile.
Qui stenderei un velo pietoso. Chomsky è un linguista. La scheda doverosamente dice "è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo.". Come tecnico della comunicazione è una persona di uno spessore enorme. Poi, come capita in tanti altri casi, quando ci si occupa di politica non è detto che si mantenga lo stesso livello. A volte si, a volte no e "spara" di quelle cose che è meglio lasciar perdere. Non pretendiamo che un linguista sia anche un ottimo dentista (solo perché lingua e denti sono vicini e spesso la lingua batte dove il dente duole) e non dovremmo pretendere che un ottimo linguista sia anche un eccelso politico.
La prima migliore invenzione dell'uomo è stata la parola, la prima peggiore scoperta è stata che con le parole si può dire tutto e il suo contrario.
E certamente bisogna stare attenti a come si scrive.
Piu' che con le parole, con la frase. Le parole assumono significato solo all'interno di una frase (grammaticalmente corretta) che le contestualizzi.
Anche gli animali hanno forme di comunicazione e "parole" per avvisare di un certo pericolo. Il grido di allarme per aquila è diverso da quello per il leone. Cosa evolutivamente molto utile per mettere in atto strategie di fuga diverse a seconda dei pericoli. E se nella savana risuona il grido di allarme che equivale a "leone" si scatena il panico nel gruppo. Tra noi umani no. Hai appena letto leone senza per questo darti immediatamente alla fuga. Noi possiamo comunque dire che c'è un leone in sala anche se non c'è e viceversa. Possiamo mentire oppure semplicemente raccontare una favola, una storia inventata (che è una finzione, non una falsità). E possiamo narrare tutto questo in modo che il confine tra reale e finzione sia ambiguo e continuamente valicato. Come in un buon film o come nell'Odissea.
Questo pero' è un livello particolare, noto. Il problema della comunicazione distorta (sul piano grammaticale e sul piano del contenuto) è un caso diverso. Qui siamo nella patologia e se ne sono occupati psicologi e anche psichiatri.
Il problema è che con cattivi contenuti la mente si ammala. E puo' a sua volta far ammalare altri. Se mangi male, il tuo fegato ne risente e se respiri continuamente cose tossiche i polmoni se ne vanno in fretta. Anche il cuore si ammala se l'input alimentare contiene troppo grassi di un certo tipo. Quale è il cibo della nostra mente? Parole e frasi. Se ci cibiamo "di concetti sani" anche la nostra mente fiorisce. E viceversa se siamo immersi in un flusso di mala-comunicazione possiamo ammalarci ed esprimere anche noi concetti insani. Questo pero' avviene essenzialmente nella fase iniziale della nostra vita, prime e durante l'adolescenza. Se li' la nostra mente si ammala, poi ci sarà bisogno di specialisti (ci sono quelli del fegato e ci sono quelli della mente, anche se quelli bravi sono veramente pochi).
Ti faccio alcuni esempi di comunicazione grammaticalmente corretta ma dal contenuto distorto e pericoloso, soprattutto se un bambino ascolta queste cosa dal padre o dalla madre.
1) Ieri sera sono andato a cena con Mc Gregor, ma ha pagato lui. (va bene anche con Goldstein oppure con Musso)
2) Si, Smith è un uomo di colore, ma non puzza.
3) Ieri sono andato a teatro, ma mi sono divertito.
Secondo te cosa incamera la mente di quel bambino, in modo subliminale?
Franz
PS: mi diverto quando scrivo, altrimenti perché mai dedicare tanto tempo al forum?
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