franz ha scritto:Non per fare l'avvocato del diavolo (di qualsiasi colore) e pur senza nulla togliere al tuo interessante documento, permettimi una piccola analisi critica.
Già all'inizio, alla domanda "Le CFL sono completamente sicure per l'ambiente?" ho avuto un sobbalzo.
No, non sono completamente sicure. Ma nulla lo è.
Non esiste qualcsa di compentamente sicuro o di completamente privo di effetti negativi / collaterali.
Quindi è la domanda che è sbagliata. (come avrebbe detto perry mason?)
Questo appunto lo devi rivolgere a Greenpeace, io ho solamente riportato una FAQ, Greenpeace si pone da sola questa domanda per dimostrare che le CFL sono invece sicure.
franz ha scritto:Il problema è vedere se gli aspetti positivi superano i negativi e se il bilancio tra i due nella nuova soluzione è migliore di quello della soluzione precedente.
Mi sembra che sia esattamente quello che sto facendo, se poi le conclusioni a cui arrivo non ti piacciono non è un mio problema.
franz ha scritto:Parlando di mercurio secondo alcune stime (invero spannometriche ma credo affidabili) nelle nostra case abbiamo (o abbiamo avuto fino a pochi anni fa) termometri per la temperatura corporea, per quella esterna e per quella interna. Magari qualcuno anche nel forno. Ogni termometro ha al suo interno tra i due ed i tre grammi (a seconda della escursione termica che deve registrare e della rapidità di intervento e misurazione) quindi in caso di tre termometri in casa potremmo avere in media tra 4 e 5 grammi di mercurio. Visto che una lampadina a risparmio energetico ne contiene tra 2,5 e 3 mg, direi che nelle nuove lapadine c'è circa meno di un millesimo di quanto abbiamo in casa (ed ogni tanto si rompe mandando in giro quelle simpatiche ma pericolose palline che non stanno mai ferme). Visto che in casa avremo come minimo una lampadina per locale, piu' alcune in particolari angoli, mi pare chiaro che passando a quelle a risparmio stiamo parlando di volumi di mercurio che sono infinitesimali, rispetto a quanto già abbiamo in casa.
Per quanto riguarda questo smaltimento (i termometri) allora le tonnellate sarebbero non 11 ma ben piu' di 11mila.
Poi è chiaro che 11 tonnellate (per le CFL) ci stanno in un carico (un camion porta fino a 40 tonnellate) e questo come produzione di Co2 sarebbe irrisorio, rispetto ai milioni di cammion che già circolano per altri motivi.
Forse non sono stato chiaro nell'esposizione, ma le 11 tonnellate di mercurio si riferiscono unicamente alla minima quantità presente in ogni CFL, ovvero 3 mg, moltiplicati per le 386 milioni di lampade ad incandescenza da sostituire.
Il peso dell'intero (futuro) parco CFL è di oltre 25000 tonnellate, infatti il peso medio di una CFL è intorno ai 70 grammi.
E poi non riesco a capire per quale motivo vietare il mercurio nei termometri e poi obbligarlo all'interno delle lampade...
franz ha scritto:A mio avviso poi per correttezza dovremmo discutere anche del costo di produzione dei pannelli fotovoltaici e del costo ambientale della loro eliminazione (prima o poi andranno eliminati).
Se sommiamo i costi di produzione e di smaltimento credo infatti che anche questo settore sarebbe altamente deficitario e ben poco "ambientale".
Non sarebbe l'unica sorpresa, se consideriamo che la benzina "verde" contiene benzene, uno dei cancerogeni e mutageni piu' pericolosi nella chimica organica, ma assai meno pericoloseo del piombo che veniva usato prima.
L'inchiesta che ho condotto riguarda l'impatto della messa al bando delle lampade ad incandescenza, non la politica energetica e ambientale nel suo complesso.
franz ha scritto:Sui costi di ricupereo in fine una piccola idea.
In alcuni paesi quando si compra un apparecchio elettrico (elettronico e elettrodomestico) si paga anticipatamnte la tassa per il suo smaltimento. E' compresa nel prezzo di vendita dell'apparecchio.
Basterebbe farlo anche in Italia.
Ciao,
Franz
Forse non hai letto bene l'articolo, la tassa c'è già, ma non c'è nessuna raccolta...
Ciao