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"Nuova" Scuola

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

"Nuova" Scuola

Messaggioda Gab il 02/09/2008, 23:14

Leggo quanto riportato sotto e penso:
- Eliminate una delle poche cose che funzionavano bene
- Le classi funzioneranno con un orario di 24 ore settimanali
Nel giro di un paio di anni di quanto incrementeranno le iscrizioni alle scuole private ?


da: http://www.repubblica.it/2008/06/sezion ... forma.html

Diverse le novità introdotte, dal voto in condotta al giudizio espresso in numeri
Nella gazzetta ufficiale: un solo maestro alle elementari e libri per un quinquennio
Gelmini, a sorpresa nel decreto
maestro unico e libri per 5 anni

ROMA - La "nuova" scuola del ministro Gelmini, oltre al voto in condotta, al giudizio espresso in numeri e l'insegnamento dell'educazione civica, prevede - da subito - anche il maestro unico per la scuola primaria, anche se nell'anno scolastico 2009-2010 riguarderà solo la prima classe del ciclo, e il prolungamento dei tempi di utilizzazione dei libri: gli istituti scolastici dovranno adottare i testi solo da editori che si sono impegnati a mantenere il contenuto invariato per un quinquennio. Maestro unico e libri sono stati introdotti a sorpresa nel decreto legge varato dal Governo nel primo consiglio dei Ministri al rientro delle vacanze, il 28 agosto e pubblicati sulla gazzetta ufficiale. Quindi sono già legge.

Un unico insegnante alle elementari. Nel testo del dl contenente disposizioni urgenti in materia di istruzione e università si legge all'articolo 4 che l'insegnante unico nella scuola primaria sarà introdotto ''nell'ambito degli obiettivi di contenimento di cui all'art. 64 del decreto-legge 25 giugno 2008". In più le classi funzioneranno con un orario di 24 ore settimanali. La misura rientra tra gli interventi varati dal Governo per una maggiore razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali disponibili. Questa norma è destinata ad aprire un duro confronto con i sindacati, visto che potrebbe costare, secondo una stima del Centro studi per la scuola pubblica, oltre 83mila posti. Ma il ministro ha precisato che sarà un cambiamento soft: "Dall'anno scolastico 2009-2010 sarà introdotto solo nella prima classe del ciclo e quindi entrerà a regime gradualmente" ha spiegato Mariastella Gelmini.

Libri validi per cinque anni. Quanto al caro-libri, su cui è sempre in corso un monitoraggio dell'Antitrust, il decreto-legge prevede che gli organi scolastici adottino libri di testo per i quali l'editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo appendici di aggiornamento eventualmente necessarie, da "rendere separatamente disponibili": l'adozione dei libri di testo avverrà dunque con cadenza quinquennale. Questo provvedimento ha alzato un polverone nell'Associazione Italiana Editori (Aie). Enrico Greco, presidente del Gruppo Editoria scolastica dell'Aie ha letto "con raccapriccio" l'articolo 5 del dl. "Senza nessuna consultazione del settore il ministro Gelmini ha deciso di bloccare per 5 anni le adozioni dei libri di testo, ignorando i costi sociali altissimi che ne deriveranno. Se ne assume ogni responsabilità".
(2 settembre 2008)
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda FreeRider il 03/09/2008, 12:35

Gab ha scritto:Leggo quanto riportato sotto e penso:
- Eliminate una delle poche cose che funzionavano bene
- Le classi funzioneranno con un orario di 24 ore settimanali
Nel giro di un paio di anni di quanto incrementeranno le iscrizioni alle scuole private ?

sul maestro unico sento pareri favorevoli anche da parte di insegnanti non berlusconiani.
per insegnare italiano e matematica alle elementari non servono doti specialistiche ed in tutta europa prevale una figura unica. Per le lingue straniere, musica, ginnastica invece ci possono essere insegnanti particolari ma il grosso (italiano, geografia, storia, matematica) è alla portata di un docente delle elementari. Diverso il caso delle medie.

La riforma era stata fatta non per motivi pedagogici ma perche non si sapeva dove parcheggiare i troppi docenti che avevamo, dopo il calo delle nascite iniziato 40 anni fa. Ora questa grande mole di insegnanti va in pensione e quindi è possibile avere meno insegnanti e magari pargarli un po' meglio.
Per le 24 ore non capisco se ti sembrano troppe o troppo poche. Per me sono anche troppo poche.
Per le private penso che con i chiari di luna che abbiamo oggi (gente che non arriva alla fine del mese) non vedo grande futuro per queste scuole.
Sui libri ottima scelta ma bisognerebbe renderli gratuiti per tutta la scuola dell'obbligo.

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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 04/09/2008, 8:56

Se le scuole private fossero avvantaggiate dalla riforma di cui si parla penso che I vescovi sarebbero favorevoli.
Invece sono contrari. Come spesso accade quando i verscovi sono contrari a riforme propote dalla nostra parte politica parliamo di "ingerenze", quando sono contrari a riforme attuate dalla controparte politica allora ne prendiamo positivamente atto.

Ciao,
Franz



L'organo di informazione dei vescovi critica la proposta "nel merito e nel metodo"
"Il lavoro d'equipe garantisce maggiore apprendimento per i bambini: perché cambiare?"

La Sir boccia il ministro Gelmini
sul maestro unico alle elementari


ROMA - Bocciata, nel merito e nel metodo. Il Sir, il Servizio di informazione religiosa della Cei, critica il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e la sua proposta di reintrodurre il maestro unico alle elementari.

Non è la prima volta che in questi giorni l'organo di informazione dei vescovi italiani si pronuncia sulla questione. Ma a spiegare la posizione contraria dell'organo dei vescovi, questa volta è una nota dell'esperto di scuola Alberto Campoleoni: "Il metodo seguito, prima del merito della questione, lascia perplessi. C'è bisogno di ritrovare intese e patti ampi, linee condivise, per valorizzare un bene prezioso e di tutti, indispensabile per il Paese".

Il maestro unico alle elementari, scrive Campoleoni, inverte la tendenza che si è affermata negli ultimi anni, secondo cui "in un contesto di molteplicità di saperi, la pluralità di maestre e il lavoro d'equipe possono garantire maggiore apprendimento per i bambini. La scuola italiana ha puntato in questa direzione, e proprio al livello elementare ha raccolto consensi e ottimi risultati - conclude Campaleoni - Ma allora perchè cambiare?".
(3 settembre 2008)
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Maestro unico.

Messaggioda pianogrande il 04/09/2008, 14:10

Perfino all'università si sente la mancanza del "Tutor"; figura che, a quanto mi risulta, non è mai entrata effettivamente in funzione.
Alle elementari, per ovvii motivi, questa figura (coordinatore paterno/materno dell'apprendimento) diventa vitale.
Il maestro unico potrebbe benissimo interpretarla.
Non credo nemmeno si perdano posti di lavoro se le ore pro capite non cambieranno.
Il problema dei bambini è di di acquisire le basi della cultura/educazione che gli serviranno nel proseguimento della vita e degli studi.
Questo richiede l'azione unificante di una sola mente che possa porsi degli obiettivi da perseguire in medio - lungo periodo.
Sempre di più, in una società multietnica e di lavoro flessibile e cangiante, ci sarà bisogno di basi forti più che di un insegnamento specialistico - operativo.
Ricordiamoci il problema della sopravvivenza del panda che mangia solo bambù e magari solo alcune parti della pianta.
Si potrebbe conservare un minimo budget di interventi specialistici estemporanei laddove il maestro unico lo ritenesse necessario (ad esempio in caso di visita ad una realtà esterna come musei e quant'altro).
Quanto all'intervento in negativo della chiesa cattolica romana, mi piacerebbe conoscere il destino dell'insegnamento delle religioni. Il mio sogno sarebbe qualche intervento specialistico estemporaneo su varie religioni che escluda qualsiasi tipo di "pratica" religiosa o proselitismo all'interno della scuola.
A scuola bisogna dare basi, basi, basi.
A smontare un motore si imparerà sul lavoro, sapendo anche che si passerà dallo smontare un motore a guidare un mezzo e poi disegnare un pezzo (sul computer).
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda Gab il 04/09/2008, 14:15

FreeRider ha scritto:
Gab ha scritto:...
La riforma era stata fatta non per motivi pedagogici ma perche non si sapeva dove parcheggiare i troppi docenti che avevamo, dopo il calo delle nascite iniziato 40 anni fa. Ora questa grande mole di insegnanti va in pensione e quindi è possibile avere meno insegnanti e magari pargarli un po' meglio.
Per le 24 ore non capisco se ti sembrano troppe o troppo poche. Per me sono anche troppo poche.
Per le private penso che con i chiari di luna che abbiamo oggi (gente che non arriva alla fine del mese) non vedo grande futuro per queste scuole.
Sui libri ottima scelta ma bisognerebbe renderli gratuiti per tutta la scuola dell'obbligo.

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Parlo per la poca esperienza che ho.
Vedo che le cose funzionano bene.
E' anche una questione di numeri. Se hai un maestro solo ed e' una Capra sei fregato!
Se ti capitano due capre ... allora si e' nel campo della "sfiga totale".

Per le 24 ore e' molto semplice.
Se vogliamo mandare i bambini a scuola solo la mattina dobbiamo rivedere tutta l'organizzazione della societa'.
Se dobbiamo lavorare in due per vivere decentemente e non c'e' piu' neanche la Scuola che "segue" i bambini
nel pomeriggio, come ci organizziamo?
Obblighiamo per legge ad avere tutti dei nonni vicino ai nipotini ? Al massimo distanti 30 Km .
La vedrei bene come legge di questo governo!

Come al solito cambiamenti importanti richiedono una visione globale dell'organizzazione della società.
E questo sinceramente e' chiedere troppo!!!

ciao
Gab
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda FreeRider il 04/09/2008, 15:26

Gab ha scritto:Parlo per la poca esperienza che ho.
Vedo che le cose funzionano bene.
E' anche una questione di numeri. Se hai un maestro solo ed e' una Capra sei fregato!
Se ti capitano due capre ... allora si e' nel campo della "sfiga totale".

Per le 24 ore e' molto semplice.
Se vogliamo mandare i bambini a scuola solo la mattina dobbiamo rivedere tutta l'organizzazione della societa'.
Se dobbiamo lavorare in due per vivere decentemente e non c'e' piu' neanche la Scuola che "segue" i bambini
nel pomeriggio, come ci organizziamo?

Nella scuola non ci devono essere capre. Nemmeno mezza.
Con le tasse che paghiamo è il minimo che si possa pretendere.
In europa mi risulta che il modello alle elementari sia quello del "maesto unico senza capre".
Le capre, quando scoperte, sono licenziate e mandate a pascolare altrove.

Sulle 24 ore, quelle sono le ore che faranno gli insegnanti, non i bambini.
I nostri bambini ne fanno una trentina. Mi pare che siano anche poche, rispetto alle ore fatte in altri paesi (34 ore).
Quindi 24 ore saranno fornite (è una ipotesi, vedremo i dettagli il prossimo anno) dall'insegnante di base e le altre
da quelli specialistici (2 ore di religione - troppe) le ore di inglese, i laboratori.
Comunque un'altra cosa seria della scuola europea, è che ha come missione educare i bambini, non parcheggiarli quando i genitori non sanno dove cavolo metterli.
Se alcuni genitori hanno problemi, lavorando, cosa sicuramente vera, rimane da decidere se questo è un problema privato (a carico del privato) o sociale (a carico della collettività). Da nessuna parte in europa questo problema è a carico della socialità eppure la percentuale di genitori entrambi al lavoro è elevatissima molto piu' che da noi.
Se si lavora in due si possono anche pagare ore per una ragazza alla pari o una persona che venga a curare ii figli quando non ci sono i genitori. E' un altro modo per produrre PIL e far guadagnare altre persone.
Chi invece pretende che sia lo Stato a risolvergli il problema ... è come se proponesse la privatizzazione degli utili (i due redditi da lavoro) e la socializzazione dei costi (le ore per seguire i figli mentre si lavora).
Ricordiamoci che per ogni servizio bisogna pagare e che l'istruzione non è un parcheggio.

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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 04/09/2008, 17:02

Gab ha scritto:Se vogliamo mandare i bambini a scuola solo la mattina dobbiamo rivedere tutta l'organizzazione della societa'.

Mi intrometto redazionalmente per dare i numeri :D come al solito.
Non ho dati sulle ore settimanali degli studenti (mai visto per ora nulla del genere) ma ho quelli OECD sul monte ore annuale.
Per quando riguarda l'istruzione primaria l'Italia viene indicata con un monte ore annuale di 748 ore.
Il che è il 22% in meno della media OECD. UK fa il 18% di ore in piu'.
Spagna, messico, germania e grecia fanno il 20% di ore in piu'.
Belgio il 21 (fiammingo) ed il 32 (francese).
La Svizzera il 37%. Australia e Finlandia il 39% in piu'. La Francia il 40%.
Seguono Irlanda (42%) , USA (49%), Olanda e Scozia (51%) ed infine la Nuova Zelanda con 53% in piu' delle ore italiane.
Meno dell'Italia solo Ungheria (-9.5%) e la Turchia (-33).
Questo è ovviamente una combinazione tra le ore settimanali ed il numero delle settimane annuali, cosa che comporta anche un maggior lavoro dei docenti.
Piu' ore non significa per forza piu' qualità ma è piu probabile avere piu' qualità con piu' ore.
Gli altri parametri (qualità dei docenti e dei sussidi didattici) li discutiamo la prosssima occasione.

OECD Indica anche il tempo settimanale dedicato alla/e classe/i dagli isegnanti.
Ci sono vari modelli:
1) orario fisso settimanale che include ore con la classe ed ore di preparazione e correzione fatte tutte a scuola.
la media è di 40 ore, con un minimo di 37 in spagna e di 44 in norvegia.

2) orario minimo di presenza scolastico per attività con gli studenti ed attività non educative (il resto a casa).
la media è sulle 28 ore, con un minimo di 25 (messico) ed un massimo di 38 (Australia)

3) Orario minimo a scuola per attività di insegnamento (tutto il resto si fa a casa).
la media è di 22 ore con un massimo di 30 (portogallo) ed un minimo di 19 (Belgio).
L'italia fa parte di questo gruppo ma è l'unico paese anon aver fornito dati a OECD per questa tabella

4) nessun orario formalmente fisso diviso fra scuola e casa
media 38 ore (germania ed australia, che essendo federali vedono anche orari locali).

5) orario stabilito a livello locale (usa, 33 ore di media)

media totale (non pesata) di insegnamento nelle scuole elementari OECD = 33 ore.
(31 ore per gli asili, 32 ore per le medie inferiori e superiori, 35,6 per l'università)

Ciao,
Franz

PS: è evidente che l'Italia con le 24 ore proposte dal nuovo ministro rimane il fanalino di coda OECD.
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Re: Maestro unico.

Messaggioda FreeRider il 04/09/2008, 17:56

pianogrande ha scritto:Non credo nemmeno si perdano posti di lavoro se le ore pro capite non cambieranno.

mi trovo del tutto d'accordo con la tua esposizione e per il periodo qui sopra penso però che in un sistema educativo quello che conta è il risultato come formazione dei ragazzi, non i posti di lavoro impiegati.
Se ne servono altri, si assume, se non ne servono si dovrebbe fare come ogni azienda deve fare e si lasciano a casa.
Troveranno altri lavori. Brutto a dirsi non tocca a noi pagare con le tasse gli stipendi di personale pubblico in esubero.
Nel campo privato io posso decidere se comprare la merce A o la B guardando prezzo e qualità. Cosi' faccio una selezione.
Nessuna azienda quindi si tiene a lungo personale in esubero perché non sarebbe concorrenziale.
Lo stato non ha concorrenza e se non paghiamo le tasse sono guai.
Per rispetto a milioni di cittadini che pagano le tasse lo Stato deve quindi essere ancora più selettivo del privato ed avere solo il personale strettamente necessario all'obiettivo pubblicamente concordato.
Se si "perdono posti di lavoro" non deve essere una preoccupazione collettiva perché se le persone sono valide troveranno un altro lavoro. Se non sono valide allora eventualmente possono esserci prestazioni sussidiarie e assistenziali ma questo non lo si fa permettendo a persone non valide di insegnare ai nostri ragazzi.
Mi pare che alla fine di luglio proprio qui abbia visto i dati sul numero degli studenti (3 milioni e seicentomila) e del personale scolastico docente e non (un milione e 250mila) e sono dati che dimostrano in modo chiaro che o abbiamo pochi studenti o tropppo personale scolastico. Ulteriore motivo per non preoccuparci di un eventuale calo di questi ultimi, cosa anzi piu' che auspicabile se quelli sono i numeri esatti.

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Aggiungo ora che pero' non sono convito sulla storia del motore. Alla scuola dell'obbligo non si insegna questo ma dopo si'.
Non tutti fanno il liceo (diciamolo chiaramente, non tutti possono farcela) e chi non fa il liceo deve imparare un mestiere.
È meglio che lo faccia la scuola che un datore di lavoro, perché la scuola è professionalmente attrezzata ad insegnare mentre il datore di lavoro no. Pochissimi ditte sono attrezzate eppure tutte le aziende hanno diritto di reperire personale formato (e pagarlo bene). Molti preferiscono personale non formato, per pagarlo meno, ma non fanno tanta strada.
Mi pare che il primo che abbia rotto questo tabu' sottolinando l'importanza della formazione professionale sia stato Berlinguer, primo ministro dell'educazione con Prodi.
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Re: Maestro unico.

Messaggioda pianogrande il 05/09/2008, 0:46

Free rider ha scritto

Aggiungo ora che pero' non sono convito sulla storia del motore. Alla scuola dell'obbligo non si insegna questo ma dopo si'.
Non tutti fanno il liceo (diciamolo chiaramente, non tutti possono farcela) e chi non fa il liceo deve imparare un mestiere.
È meglio che lo faccia la scuola che un datore di lavoro, perché la scuola è professionalmente attrezzata ad insegnare mentre il datore di lavoro no. Pochissimi ditte sono attrezzate eppure tutte le aziende hanno diritto di reperire personale formato (e pagarlo bene). Molti preferiscono personale non formato, per pagarlo meno, ma non fanno tanta strada.
Mi pare che il primo che abbia rotto questo tabu' sottolinando l'importanza della formazione professionale sia stato Berlinguer, primo ministro dell'educazione con Prodi.

[/quote]

Qualcuno ha parlato di privatizzazione delle perdite.
In questo caso ci siamo vicini.
Ormai, le conoscenze professionali sono talmente labili e di breve periodo che ottenerle a scuola è una pia illusione.
Ho imparato, al lavoro la differenza tra formazione ed addestramento.
La scuola, dando le basi (anche basi tecniche, ci mancherebbe), fa formazione (insegna ad imparare, ad addestrarsi).
Dopdiché gli aggiornamenti debbono essere continui e specifici del lavoro che si sta svolgendo (know how aziendale, sicurezza, vari aspetti gestionali - organizzativi etc. etc.).
La formazione e l'addestramento debbono durare tutta la vita.
Per star dietro a questa esigenza continua viene spesso auspicata l'interazione tra scuola (in particolare università) ed imprese.
Quello sarebbe un "servizio pubblico" all'altezza dei tempi.
La scuola potrebbe anche ricavarne dei profitti mettendo a disposizione docenti per corsi e consulenze, strutture come laboratori etc.
Il tutto con reciproca soddisfazione e profiquo scambio di idee, conoscenze e riscontri pratici.
Allora sì che avremmo una scuola moderna per un paese moderno.
Tornando alle elementari e fino all'università, mi viene da sintetizzare il tutto con un concetto: la scuola deve mettere gli allievi nelle migliori condizioni per CAPIRE ...... CAPIRE ....... CAPIRE ... che è la più nobile arte che l'uomo possa esercitare.

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Re: Maestro unico.

Messaggioda FreeRider il 05/09/2008, 9:30

pianogrande ha scritto:Qualcuno ha parlato di privatizzazione delle perdite.
In questo caso ci siamo vicini.
Ormai, le conoscenze professionali sono talmente labili e di breve periodo che ottenerle a scuola è una pia illusione.

Non ci siamo. Stiamo andando fuori tema rispetto a quanto fatto da chi ha aperto questo argomento: chiarisco e smetto.
La formazione professionale in Europa è di alto livello e le scuole hanno i macchinari piu' recenti, prima ancora che le abbiano le industrie. Questo signifca che una industria puo' prendere macchinari nuovissimi sapendo che il sistema formativo gli offre anche giovani già formati su quelle macchine. Questo è un grande vantaggio competitivo rispetto ad un sistema in cui le industrie tardano a innovare i macchinari e non trovano manodopera adeguatamente qualificata.
Questo compota la perdita di tempo, quasi un anno, nell'innovazione degl impianti.
Questo la scuola italiana, che spende il 97% in stipendi, non puo' farlo.
Ma questo ti spiega anche perché il nostro sistema è al palo rispetto ai tedeschi.
Poi è giusto quello che dici sulla formazione continua ma non è in antitesi con quello che dico. Bisogna fare entrambe le cose. Formazione di base avanzata e formazione contina. Certo che costa .. ma rende al sistema paese.
Noi ce la caviamo con la fantasia ma non sempre questo basta.
Siamo off-topics per cui chiudo qui ma possiamo riprendere il tema in un nuovo argomento, se vuoi.

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