Il mercato sarà saturo (anche perché la crisi economica abbatte i consumi) ma ci si dimentica che importiamo un mucchio di energia elettrica: il massimo possibile rispetto alla portata degli elettrodotti, tanto che il 28 settembre 2003 qualche cosa andò storto perché un albero toccò fili in Svizzera e l'Italia rimase senza corrente per 12 ore, in alcune zone anche 24.
Chiaramente la importiamo mica gratis.
Il 75% viene da Francia e Svizzera ed il 40% di quella svizzera e l'87% di quella francese è prodotta da centrali nucleari.
Importiamo sempre, anche se la domanda è bassa, perché conviene spegnere vecchie centrali inquinanti ed importare energia dall'estero per ripompare acqua negli invasi (e di notte il sole non c'è, per cui questo compito non puo' essere svolto dal solare, e non sempre c'è vento, da noi: non siamo la danimarca).
Secondo questa voce di wiki
http://it.wikipedia.org/wiki/Produzione ... _in_Italia importiamo 44 TWh, quasi il 13%, ma quando l'economia tira si importa anche di piu'.
Penso che si possa approfittare di questo thread per parlare degli aumenti delle bollette (10%).
Che le energie alternative (ottima cosa) fossero molto care credo fosse noto ma uno lo tocca con mano quando vede la bolletta. In questo caso pero' l'aumento è sostanzianziamene dovuto all'aumento del prezzo del petrolio. Siamo ancora troppo dipendenti dal petrolio e cio' che lo puo' sostituire è ancora piu' caro.
Che gli incentivi distorcano il mercato ed alla fine si paghino da qualche parte, pure. Non ci sono pasti gratis.
Dietro le rinnovabili ci stanno floridi business e tanti posti di lavoro; questo ultimo aspetto è stato propagandato come fatto positivo da molti, senza pero' far capire che "molti posti di lavoro" significa prodotti piu' cari e bollette piu' alte.
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... 32552094-6
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)