La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Scuola e Università il "catalogo" di Soru

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Scuola e Università il "catalogo" di Soru

Messaggioda gabry il 04/12/2008, 16:42

Ragazzi dell´Onda "il Catalogo è questo"

di Mario Pirani

Il riformismo non è una teoria o una pia intenzione, ma una pratica
concreta, un´azione per migliorare le cose, evitando, peraltro, di
esagerare combinando sconquassi. Una premessa che mi è venuta alla
mente nella sua ovvietà scrivendo un recente articolo sull´Università
(Repubblica). Tra il materiale da me non utilizzato per ragioni di
spazio, vi era una nota sulle iniziative prese dal presidente
indipendente della giunta di centro sinistra della Sardegna, il
dinamico industriale Renato Soru, l´inventore di Tiscali.

Più delle grandi riforme di vario colore che hanno inguaiato la scuola
e le università, ancor più di quanto non fosse, Soru ha messo in atto
per l´annualità 2008-2009 alcune misure semplicissime che si possono
valutare immediatamente. La prima riguarda il punto più controverso
del decreto Gelmini sulla scuola, la questione del tempo pieno. Ebbene,
senza alcuna polemica e tenendo conto che la sua applicabilità
implica la collaborazione tra lo Stato e le autonomie locali, Soru ha deciso
che il bilancio regionale contempli uno stanziamento di 35 milioni di
euro per estendere con fondi propri il tempo pieno a tutte le scuole
primarie e medie dell´Isola.

Il finanziamento verrà suddiviso in base all´autonomia scolastica ma
è fin d´ora vincolato ad una utilizzazione non dispersiva, ludica o
casuale, finalizzata a colmare le deficienze che le inchieste Ocse e
nazionali hanno riscontrato nelle competenze di base dei ragazzi
italiani, in specie nel Mezzogiorno e nelle Isole: italiano,
matematica, scienze, ecc. Basterebbe questo per promuovere la Giunta sarda, ma il
menù è molto più ricco e apporta un aiuto decisivo alle due
Università di Cagliari e Sassari.

Per dirla con Leporello: «Il catalogo è questo».
I) La Regione versa 12 milioni di euro alle due università, impoverite dai tagli della
Finanziaria, per sostenere la loro attività corrente. Inoltre stanzia 4 milioni
per favorire la presenza di visiting professors che
arricchiscano le esperienze di studio locali.

II) Con bandi biennali verranno distribuiti 5 milioni di euro per
finanziare direttamente singoli giovani ricercatori, sia sardi che
non sardi, che abbiano scelto di svolgere altrove, in genere all´estero,
la loro attività, a condizione che ora siano disposti a lavorare ad un
loro pogetto scientifico o umanistico presso una delle due Università
sarde.
L´obiettivo è di incentivare il "rientro dei cervelli", tenendo conto
che i giovani ricercatori italiani all´estero guadagnano all´inizio
sovente non più di 1700-1800 euro, ma godono non solo di
infrastrutture ncomparabilmente migliori e di sistemi di ricerca più liberi.
Soprattutto è loro ben presente che, a differenza della madre patria,
gli esiti verranno giudicati soltanto per il merito e la
professionalità. La scommessa di Soru è di tentare anche in Sardegna
una pima inversione di tendenza: chi verrà, anche se l´università non ha
soldi da offrirgli, riceverà dalla Regione direttamente ad personam
40.000 euro l´anno, più altri 15.000 per libri, materiali,
spostamenti per studio.

III) Oltre alle normali borse di studio assegnate in base al merito e
al reddito, da quest´anno la Sardegna mette a disposizione 2500 "assegni
di merito" per un totale di 15 milioni, senza alcuna limitazione di
reddito, per i giovani che si iscrivono per la prima volta alla
università o sono già iscritti, a condizione che abbiano superato
l´esame di maturità con almeno 80/100, che sostengano tutti gli esami
universitari entro il tempo stabilito e conseguano una media del 27.
Il contributo, versato direttamente allo studente, sarà di 500 euro
nette al mese.

Si tratta di una iniziativa senza precedenti nel nostro Paese, cui si
aggiunge per tutti i neo iscritti un contributo di 1200 euro per
computer e libri. Infine, per rimpinguare l´esigua somma data dalle
università, la Regione assicura altri 2500 euro per ogni borsa
Erasmus.

IV) Oltre ai fondi per l´edilizia già assegnati per alloggi
universitari in costruzione, in modo da portarli a Cagliari da 1000 a 2000 e a
Sassari da 350 a 1000, la Regione assicura a tutti i ragazzi fuori
sede una sovvenzione di 5000 euro l´anno per una abitazione nella città
che li ospita.

Se ricordiamo tutte le polemiche e gli ostacoli che incontrò il
tentativo di Soru di far pagare imposte più salate ai ricchi
proprietari delle ville della Costa Smeralda e degli yacht che attraccano d
´estate nei suoi porti, e li confrontiamo con queste voci di spesa, ne
scaturirà con esattezza in cosa consista l´equazione riformista. Dovrebbero
farla propria l´Onda e quanti manifestano senza precisi obbiettivi. Qui ce n
´è per ogni Regione.

La Repubblica - lunedì 24 novembre 2008 - pag. 23 - LINEA DI CONFINE
gabry
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 38
Iscritto il: 03/06/2008, 11:54

Contestata la norma sul 'rientro dei cervelli

Messaggioda mauri il 11/12/2008, 13:21

non ci ho capito niente, come può una norma che viene fatta per fare rientrare i ns cervelli funzionare per per l'esatto contrario?
capisco il "fatta la legge... ma questa è grossa, perdere tempo per lasciare tutto allo status quo, che fannulloni
ciao, mauri


Contestata dalla commissione Esteri la norma sul 'rientro dei cervelli'
In precedenza l'opposizione aveva abbandonato i lavori di quella Cultura
Università, intoppo per la Gelmini
il governo battuto alla Camera
di SALVO INTRAVAIA


Governo battuto in commissione Esteri sul decreto-legge Gelmini riguardante l'università. L'esecutivo è andato sotto sulla cosiddetta norma relativa al "rientro dei cervelli" contenuta nel disegno di legge "Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca", in discussione oggi pomeriggio dapprima in commissione Cultura e successivamente in commissione Esteri. Lo riferisce Paolo Corsini (Pd) che dichiara: "Grazie al voto contrario di Pd, delegazione Radicale e Italia dei valori abbiamo contestato la formulazione su uno dei punti più importanti del provvedimento: cioè il rientro dei cervelli dall'estero perché pur condividendo ovviamente il fine la norma otterrebbe esattamente l'obiettivo opposto, cioè l'allontanamento delle eccellenze dai nostri atenei".

Le prime fibrillazioni sulla norma di conversione del decreto-legge dello scorso 10 novembre si sono manifestate nel primo pomeriggio in commissione Cultura, dove i deputati del Pd hanno abbandonato per protesta i lavori. "L'università - dichiarano in una nota congiunta i componenti Pd - ha bisogno di misure di riordino efficaci e ben fatte. Non accettiamo immotivate forzature perché non ci sono ragioni oggettive per accelerare il naturale iter parlamentare del decreto e non si capisce proprio la fretta di mettere l'approvazione del decreto sotto l'albero di Natale".

Durante i lavori della commissione Cultura il provvedimento è stato criticato apertamente dagli stessi componenti della maggioranza che, successivamente, di fronte al rischio allungare eccessivamente i tempi di approvazione della norma, hanno gettato la spugna. Il decreto-legge deve essere infatti convertito entro il 9 gennaio prossimo e, dopo l'approvazione al Senato, una eventuale modifica alla Camera porterebbe il disegno di legge in terza lettura.


Il provvedimento oltre alle cosiddette norme "anti-baroni" prevede l'impossibilità per gli atenei con i conti in rosso (spesa per il personale superiore al 90 per cento del totale) di effettuare nuove assunzioni. Quelli con i conti a posto potranno derogare dal turn over al 20 per cento per arrivare quota 50 per cento e gli atenei virtuosi avranno la possibilità di ottenere più finanziamenti (il 7 per cento del Fondo di finanziamento ordinario sarà assegnato in base alle pagelle redatte dal Cnvsu - il Comitato nazionale valutazione del sistema universitario). E ancora: le università potranno coprire i posti docente e ricercatore chiamando studiosi "stabilmente impegnati all'estero". Mentre nelle commissioni per il reclutamento dei professore e dei ricercatore prevarrà il sorteggio.

Verrà, inoltre, "costituita l'anagrafe dei professori", con l'obbligo per tutti i docenti di pubblicare l'elenco delle loro attività di ricerca scientifica. Mentre i rettori, in sede di approvazione del bilancio, dovranno pubblicare una "relazione concernente i risultati delle attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico nonché i finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati".

"Basta con la demagogia. Non è vero che questo governo fa la lotta ai baroni", dichiara Vincenzo Cerami, ministro ombra dei Beni culturali, che incalza: "La ministra Gelmini, piuttosto che premiare i docenti che pubblicano in fantasmatiche case editrici il risultato delle loro ricerche, dovrebbe dare consistente valore alla didattica, che ad oggi non costituisce alcun punteggio nell'ambito della carriera universitaria". E aggiunge: "Gli studenti pagano l'onerosa retta per essere istruiti e non per il curriculum di presunta scientificità dei professori. Ella deve sapere che nel quasi cento per cento dei casi si tratta di pubblicazioni inutili, pretestuose e improvvisate a mero scopo carri eristico. Temiamo che questo governo voglia dare l'impressione di cambiare molto senza, in realtà, cambiare niente".
(10 dicembre 2008)
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Re: Contestata la norma sul 'rientro dei cervelli

Messaggioda franz il 11/12/2008, 15:33

mauri ha scritto:non ci ho capito niente, come può una norma che viene fatta per fare rientrare i ns cervelli funzionare per per l'esatto contrario?
capisco il "fatta la legge... ma questa è grossa, perdere tempo per lasciare tutto allo status quo, che fannulloni

Non ho capito nemmeno io. Le fantasmagoriche case editrici invocate dal nosto ministro ombra magari sono in Italia ma per quanto riguarda i ricercatori esteri e le pubblicazioni estere tutti sanno come discriminare tra fuffa e qualità.
Sulla valutazione dei docenti universitari consiglio di esaminare questo sugoso theead sul noisefromamerika.org

Comunque esempi di leggi nate con uno scopo (nobile) e che hanno avuto esiti assolutamente opposti (anche ignobili) ne conosco almeno due ma trattare i casi ci porterebbe Off-Topic. Comunque è capitato e puo' capitare.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58


Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti