Il farmaco che combatte tutti i virus

[ranvit]

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28/12/2011 - MEDICINA

Il farmaco che combatte tutti i virus



Da una ricerca del Mit l'annuncio di "Draco": sarebbe in grado
di contrastare le infezioni virali, da quelle lievi come il raffreddore a quelle gravi come Ebola o Aids



Quasi un secolo fa la scoperta della penicillina rivoluzionò il modo di curare le infezioni batteriche. Oggi un gruppo di ricercatori del Mit di Boston potrebbe avere trovato la cura per le infezioni virali, curando il raffreddore ma anche malattie molto più gravi, come l’Aids o l'Ebola.

Si tratterebbe del primo antivirale a largo spettro: a differenza degli antibiotici, gli antivirali sono pochi e molto specifici. I farmaci finora sperimentati colpiscono solo alcuni ceppi di virus, i quali mutano facilmente diventando resistenti alle cure. La nuova medicina, che si chiamerà «Draco», dovrà invece collaborare con i meccanismi di difesa già presenti nel corpo umano.

«I virus – ha spiegato Todd Rider, uno degli scienziati che hanno prodotto lo studio pubblicato su PLoS One – agiscono un po’ come l’Alien del film. Entrano in una cellula, si replicano al suo interno, e alla fine ne balzano fuori» . Quando si impadroniscono di una cellula, alcuni virus producono il cosiddetto Rna a doppio filamento, un acido che non viene prodotto dalle cellule sane. Ma il corpo umano possiede già delle difese antivirali naturali: produce infatti delle proteine che si legano all'Rna a doppio filamento impedendo al virus di replicarsi.

Il nuovo farmaco dovrebbe agire cercando le cellule che contengono l'Rna a doppio filamento, segno sicuro della presenza del virus: una volta trovato, dovrebbe ordinare alla cellula di autodistruggersi. La doppia arma, formata da quella naturale prodotta dall'organismo, insieme quella del farmaco, sarebbe perciò in grado di uccidere il virus. Rider assicura che il farmaco che non riscontra la presenza di Rna a doppio filamento viene espulso dal corpo senza alcun effetto collaterale.

Finora la nuova medicina sperimentata sui topi si è rivelata efficace contro 15 tipi di virus, tra cui quelli che causano la dengue febbrile emorragica e l'influenza H1N1, o suina, senza effetti tossici. «Il prossimo passo - spiega Rider - sarà verificare l'efficacia dell'antivirale su animali più grossi».

[pianogrande]

Di solito, quando la sperimentazione è a questo livello, passano ancora anni prima della applicazione clinica.
Non so fino a che punto sia giusto diffondere illusioni o soluzioni che hanno l'aria di non poter risolvere i problemi del presente ma solo quelli del futuro.
Certo che una cura che sconfigga il virus dell'aids sarebbe un evento epocale.

[franz]

Non so fino a che punto sia giusto diffondere illusioni o soluzioni che hanno l'aria di non poter risolvere i problemi del presente ma solo quelli del futuro.
Certo che una cura che sconfigga il virus dell'aids sarebbe un evento epocale.

Proprio perché la sperimentazione è lunga ed il metodo scientifico prevede che ogni laboratorio possa poter replicare gli esperimenti è necessaria una certa pubblicità al nuovo farmaco sperimentale. Una pubblicità che prima o poi va fatta, per reclamare la primogenitura e i diritti connessi. Purtroppo poi questo puo' innescare aspettative errate ed illusioni.
la notizia comunque è dell'11 agosto 2011
http://web.mit.edu/newsoffice/2011/antiviral-0810.html
http://www.ll.mit.edu/news/DRACO.html
http://www.medicalnewstoday.com/articles/232632.php
http://www.huffingtonpost.com/2011/08/1 ... 24435.html

Mi pare comunque che ci siano virus ancora piu' letali: epatite C infetta 300 milioni di persone all'anno e fa 30 milioni di morti all'anno per le complicazioni connesse all'infezione. 18 volte piu' letale di aids .
Per quanto riguarda l'Italia leggo che nell'ultimo biennio (2009-2010) ci sono stati 128 morti di aids mentre epatite C farebbe 10'000 morti all'anno.

[pianogrande]

Grazie Franz.
Questa è anche la dimostrazione di come la pubblicità crei le sue aberrazioni.
Sono sicuro che il pubblico sarebbe più favorevole ad un finanziamento di ricerche contro l'aids che non contro l'epatite C.
Guardando i dati che ci fornisci ci rendiamo conto del potere che ha chi controlla l'informazione.