La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Legge ad rifiuto

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Legge ad rifiuto

Messaggioda lucameni il 15/11/2011, 18:56

NUOVO CORRIERE DI FIRENZE 15/11/2011

"Ultimo atto dell'esecutivo Berlusconi: le terre di scavo non saranno più rifiuti pericolosi. Finiranno nell'ex miniera di Santa Barbara
di Duccio Tronci

Il governo Berlusconi, prima di lasciare, ha sbloccato la partenza di molte opere in via di realizzazione. E' il classico colpo di coda dell'ultimo minuto, che riguarda da vicino anche Firenze: fra i lavori che si vedono la strada spianata, infatti, c'è anche il tunnel ferroviario della Tav. A mettere nero su bianco sull'atto che toglie dal percorso l'ultimo ostacolo al via libera allo scavo della talpa è stata una firma posta dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo al nuovo regolamento per il riutilizzo delle terre e delle rocce di scavo. Se i rifiuti in oggetto risponderanno a certi requisiti potranno essere smaltiti anche come sottoprodotto. Niente di specifico su Firenze, ma c'è da scommettere che ciò costituirà un'occasione che chi deciderà non si lascerà scappare per dare l'ok
Quella che a molti potrà sembrare una mera modifica tecnica, insomma, in realtà non lo è. Perché sulla via della partenza dei lavori il problema che nell'immediato metteva a rischio la messa in azione della talpa c'era proprio l'enígma dello smaltimento delle terre di scavo. Fino ad oggi erano considerate rifiuti pericolosi e quindi risultavano smaltibili soltanto in discarica Per questo la destinazione prevista nell'ex miniera di Santa Barbara, fra i comuni di Cavriglia e Figline Valdarno, non poteva essere adeguata. Un elemento che preoccupava non poco i sostenitori dell'opera
Ma ecco che c'ha pensato l'atto del Ministero a sbloccare la situazione, definendo se, e a quali condizioni, determinati materiali da scavo prodotti nell'ambito dei lavori per la realizzazione di opere, possano essere qualificati come sottoprodotto. Una soluzione che da molte parti era immaginabile come unico modo per forzare la situazione, che rischiava di incancrenirsi.
Inizialmente, con il decreto Ronchi le terre e rocce da scavo venivano inquadrate come rifiuti se in presenza di specifiche caratteristiche dei materiali; dal 2000 è iniziata una vera e propria diatriba interpretativa e la materia è divenuta oggetto di numerosi cambi di rotta
Il regolamento, che è contenuto all'interno di un decreto, dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio di Stato. Solo dopo questo passaggio dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Così la talpa, ora, non avrà più scuse per incepparsi: in questi giorni il cantiere di Campo di Marte, quello dal quale partirà la galleria che sottoattraverserà Firenze per 7 km, sta crescendo a vista d'occhio. Si stanno montando tutti i macchinari necessari per la partenza dei lavori, che dovrebbe avvenire presumibilmente entro i primi tre mesi del 2012. A dire il vero, però, l'opera non manca di ulteriori criticità. A partire dalla mancanza della Valutazione d'impatto ambientale per la stazione Foster. Un elemento che pone dubbi sulla sicurezza dell'opera che tra l'altro penetrerà sotto alcune delle più importanti preziosità architettoniche della città. "

Sarà interessante vedere le modifiche nel dettaglio visto che a quanto pare il problema almeno nel contesto fiorentino si poneva per le terre di scavo miste a solventi; e quindi quali rifiuti non lo saranno più per legge.
Sulla mancanza di Valutazione d'impatto ambientale pare non ci siano problemi. Avanti a prescindere secondo prassi.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Legge ad rifiuto

Messaggioda cardif il 15/11/2011, 19:49

"dal 2000 è iniziata una vera e propria diatriba interpretativa"
A proposito di burocrazia e strapotere delle P.A., voglio riportare questo esempio. L'interpretazione burocratica, cieca ad ogni logica interpretativa, ha portato alcune amministrazioni a richiedere perizia geologica ed analisi del terreno (con relative spese) anche a chi, volendo realizzare un muretto di confine di 50 cm di altezza, prevedeva di effettuare uno scavo di 30 cm sia di larghezza che di profondità, spianando il terreno proveniente dallo scavo nelle prossimità stesse dello scavo.
Le spese sarebbero maggiori se si volesse dimostrare l'erronea lettura delle norme portando in giudizio il Responsabile comunale che deve rilasciare il permesso.
Ed è questo che consente tanti abusi alle P.A.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Legge ad rifiuto

Messaggioda lucameni il 15/11/2011, 20:37

Bè io che ci lavoro mi rendo conto perfettamente.
L'ipertrofia della normativa italiana è pazzesca, ma il paradosso è che a fronte di una semplificazione molto più presunta che reale (Calderoli aveva pure abrogato, salvo dietrofont, delle leggi basilari delle nostre istituzioni: della serie dilettanti allo sbaraglio) nel contempo hanno aumentato a dismisura le complicazioni procedurali relative ad esempio agli affidamenti sia diretti sia per evidenza pubblica.
Da un lato Brunetta propone l'abolizione del controllo dell'antimafia (che pure è un argine debole alle infiltrazioni mafiose) e nel contempo rimane in vita una normativa - tanto per dire - risalente al 1982 sul cosiddetto modello GAP (invio alle ex prefetture dei dati delle ditte partecipanti per affidamenti sopra gli ex 100 milioni) e non trasfusa nel codice contratti che è di fatto disapplicata da quasi tutte le amministrazioni.
In compenso, cambiando argomento ma non troppo. in tutta fretta fanno diventare quelli che erano rifiuti dei residui riciclabili.
Quindi o già da prima c'era stata una esagerazione nel considerare rifiuto quello che non doveva essere oppure qualcosa non torna.
Non vedo molte vie di mezzo.
Visto così sembra che c'abbiano pure fatto un piacere ma credo sarebbe il caso davvero di andare a vedere nel dettaglio.
Peraltro non è la prima volta che per risolvere contrasti che vedono di mezzo salute e ambiente cambiano la normativa.
E' successo nel maggio 2011 in merito alla legge veneta che ha eliminato l'obbligo di comparazione dei diversi combustibili e la scelta del meno impattante in relazione al parco del delta del Po' e alla trasformazione della centrale dell'Enel. etc etc.
Insomma quando progetti e interessi si sono scontrati con problemi ambientali, di salute etc etc spesso ha soccorso una leggina che ha eliminato certi limiti.
Nello specifico il principio di prevenzione e sicurezza cede il passo. A ragione?
Quindi, visti gli interessi in gioco, sarebbe il caso di vedere in dettaglio cosa e come.
A quanto pare però tutto molto difficile, sopratutto perchè ci sono aspetti scientifici e tecnici sulla quale l'informazione sorvola.
Ultima modifica di lucameni il 15/11/2011, 21:33, modificato 1 volta in totale.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Legge ad rifiuto

Messaggioda cardif il 15/11/2011, 21:26

"Da un lato Brunetta propone l'abolizione del controllo dell'antimafia"
LA REPLICA
http://www.corriere.it/politica/11_sett ... f157.shtml
«Il collega Maroni ha perfettamente ragione - è stata la controreplica di Brunetta -: il certificato antimafia è indispensabile, ma è indispensabile che a procurarselo siano le pubbliche amministrazioni al loro interno, senza più vessare imprese e cittadini, trattati finora alla stregua di inesausti fattorini». «Perché - aggiunge - chiedere a un’impresa il certificato antimafia quando l’amministrazione lo può acquisire d’ufficio attingendo alle informazioni in suo possesso?».

Già una vecchia legge (241 del 1990) prevedeva che:
- le P.A. non possono aggravare il procedimento aministrativo;
- le P.A. devono concludere un procedimento entro 30 gg (se non diversamente previsto);
- le P.A. devono risarcire il danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento.
- Chiedere un documento che la stessa o altra P.A. deve rilasciare è aggravare il procedimento (forse a Brunetta, che aveva ragione, è sfuggito che quello che lui proponeva era già legge; forse pensa che le leggi scadono dopo un certo tempo ;)).
- I tempi per la conclusione di un procedimento dipendono dall'amicizia con il responsabile; e a volte da altro.
- Risarcimento del danno ingiusto, tipo pagamento in ritardo di lavori o forniture? S'è visto mai, se non in qualche caso a seguito di iniziativa legale?
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Legge ad rifiuto

Messaggioda lucameni il 15/11/2011, 21:32

Esatto.
E' vero che molte amministrazioni continuano a dimenticarsene ma era tutto scritto sia nella 241 sia ribadito nella 445.
Quindi la conclusione è ancora una volta un'alternativa secca: o Brunetta, professore del **** , non conosce le leggi italiane che dovrebbe insegnare, oppure deliberatamente per propaganda prende per i fondelli i cittadini, che comprensibilmente non sono sempre aggiornati e a conoscenza della normativa.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36


Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti