NUOVO CORRIERE DI FIRENZE 15/11/2011
"Ultimo atto dell'esecutivo Berlusconi: le terre di scavo non saranno più rifiuti pericolosi. Finiranno nell'ex miniera di Santa Barbara
di Duccio Tronci
Il governo Berlusconi, prima di lasciare, ha sbloccato la partenza di molte opere in via di realizzazione. E' il classico colpo di coda dell'ultimo minuto, che riguarda da vicino anche Firenze: fra i lavori che si vedono la strada spianata, infatti, c'è anche il tunnel ferroviario della Tav. A mettere nero su bianco sull'atto che toglie dal percorso l'ultimo ostacolo al via libera allo scavo della talpa è stata una firma posta dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo al nuovo regolamento per il riutilizzo delle terre e delle rocce di scavo. Se i rifiuti in oggetto risponderanno a certi requisiti potranno essere smaltiti anche come sottoprodotto. Niente di specifico su Firenze, ma c'è da scommettere che ciò costituirà un'occasione che chi deciderà non si lascerà scappare per dare l'ok
Quella che a molti potrà sembrare una mera modifica tecnica, insomma, in realtà non lo è. Perché sulla via della partenza dei lavori il problema che nell'immediato metteva a rischio la messa in azione della talpa c'era proprio l'enígma dello smaltimento delle terre di scavo. Fino ad oggi erano considerate rifiuti pericolosi e quindi risultavano smaltibili soltanto in discarica Per questo la destinazione prevista nell'ex miniera di Santa Barbara, fra i comuni di Cavriglia e Figline Valdarno, non poteva essere adeguata. Un elemento che preoccupava non poco i sostenitori dell'opera
Ma ecco che c'ha pensato l'atto del Ministero a sbloccare la situazione, definendo se, e a quali condizioni, determinati materiali da scavo prodotti nell'ambito dei lavori per la realizzazione di opere, possano essere qualificati come sottoprodotto. Una soluzione che da molte parti era immaginabile come unico modo per forzare la situazione, che rischiava di incancrenirsi.
Inizialmente, con il decreto Ronchi le terre e rocce da scavo venivano inquadrate come rifiuti se in presenza di specifiche caratteristiche dei materiali; dal 2000 è iniziata una vera e propria diatriba interpretativa e la materia è divenuta oggetto di numerosi cambi di rotta
Il regolamento, che è contenuto all'interno di un decreto, dovrà comunque passare al vaglio del Consiglio di Stato. Solo dopo questo passaggio dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
Così la talpa, ora, non avrà più scuse per incepparsi: in questi giorni il cantiere di Campo di Marte, quello dal quale partirà la galleria che sottoattraverserà Firenze per 7 km, sta crescendo a vista d'occhio. Si stanno montando tutti i macchinari necessari per la partenza dei lavori, che dovrebbe avvenire presumibilmente entro i primi tre mesi del 2012. A dire il vero, però, l'opera non manca di ulteriori criticità. A partire dalla mancanza della Valutazione d'impatto ambientale per la stazione Foster. Un elemento che pone dubbi sulla sicurezza dell'opera che tra l'altro penetrerà sotto alcune delle più importanti preziosità architettoniche della città. "
Sarà interessante vedere le modifiche nel dettaglio visto che a quanto pare il problema almeno nel contesto fiorentino si poneva per le terre di scavo miste a solventi; e quindi quali rifiuti non lo saranno più per legge.
Sulla mancanza di Valutazione d'impatto ambientale pare non ci siano problemi. Avanti a prescindere secondo prassi.