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Ecosistema 2010 - balzo in avanti di Salerno

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Ecosistema 2010 - balzo in avanti di Salerno

Messaggioda ranvit il 08/12/2010, 17:35

http://www.salernonotizie.it/notizia.asp?ID=10450


Ecosistema 2010; balzo in avanti di Salerno che si attesta tra le prime 20 città d’Italia per virtuosismo ambientale


Il Sud sta crescendo, anzi, si è già laureato in scienza della riscossa. Non era facile in un Paese in cui solo un comune su cinque riesce a intervenire sui pericoli della instabilità idrogeologica del territorio. Almeno tre milioni e mezzo di persone, in Italia, vivono in condizioni di allarme. Addirittura, il 43% delle amministrazioni «non fa praticamente nulla per prevenire i danni».
Questa la sintesi sconcertante di Ecosistema 2010, il rapporto di Legambiente sul rischio idrogeologico realizzato insieme alla Protezione civile. In 6.633 comuni vi sono aree a forte criticità idrogeologica. Dai dati forniti dagli stessi enti mediante un questionario fornito da Legambiente emerge che l'82% ha indicato la presenza di case in aree a rischio di frane e di alluvioni, come nelle aree golenali o in prossimità degli alvei.

In tre amministrazioni su dieci (31%) in pericolo ci sono addirittura interi quartieri; nel 54% del campione nelle aree "rosse" ricadono fabbricati industriali e nel 19% dei casi vi sono state edificate strutture pubbliche sensibili, come scuole o ospedali. Solo il 22% dei comuni (poco più di uno su cinque) riesce a prevenire i danni concretamente e anzi, un'amministrazione su due ha compiuto scelte inutili se non peggiorative. In compenso, il 76% ha pronto un piano d'emergenza in caso di pericolo, anche se solo nella metà dei casi (51%) tali piani sono stati aggiornati nell'ultimo biennio. Hanno rinunciato quasi tutti a trasferire i nuclei abitati altrove, soprattutto quando c'è una forte presenza produttiva. L'emergenza vera è però decisamente costosa, non solo in termini di vite umane, ma anche proprio economico. Solo nel 2010 lo Stato ha stanziato circa 650 milioni di euro per intervenire d'urgenza nei luoghi colpiti, per finanziare i soccorsi, per l'assistenza agli sfollati o per il risarcimenti ad attività produttive e cittadini. Costruire nelle zone a rischio «è irresponsabile» ma anche «criminale» secondo il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli.

Salerno città che fa del virtuosismo ambientale la sua bandiera I movimenti più visibili (in positivo e in negativo) riguardano i capoluoghi più piccoli del Belpaese. Balzano in avanti Oristano (22ª, ma 74ª lo scorso anno), Avellino (29ª, era addirittura 80ª), Sondrio (35ª, era 73ª), Isernia (52ª, era 95ª nella passata edizione) e Pordenone, che scalando 29 posti sale sul podio delle prime dieci (è ottava, era 37ª lo scorso anno).

Hanno migliorato lo stile di vita, l'attenzione ai consumi, alla qualità dell'aria (Pordenone, Isernia, Sondrio, Oristano) o nella raccolta differenziata dei rifiuti (Pordenone, Oristano, Avellino, Sondrio e Isernia) o, ancora, nei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico (Avellino), nella depurazione (Avellino, Oristano e Pordenone) o nel risparmio di acqua (Oristano, Sondrio, Isernia).

Tra i primi quaranta capoluoghi ben 5 città sono a Sud (erano 4, ma tra i primi 42 lo scorso), due delle quali campane. Ancora più eclatante è il fatto che la conferma di Salerno (19ª, era 34ª nella passata edizione) e la comparsa di Avellino (29ª, 80ª lo scorso anno) avviene principalmente per un impressionante balzo in avanti nei numeri della raccolta differenziata dei rifiuti, messo insieme a performance complessivamente buone.
08/12/2010 7.47.05
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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