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Ambiente: Con -27% Campagna Addio Rondini e Rischio frane

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Ambiente: Con -27% Campagna Addio Rondini e Rischio frane

Messaggioda mauri il 15/04/2010, 18:06

cari cacciatori è questo il vero problema da combattere e risolvere
basta giocare, vanno unite tutte le forze per salvaguardare ciò che rimane del nostro territorio e degli animali selvatici, proprietà dello stato quindi di tutti i cittadini
ciao, mauri

Roma, 15 apr - ''All'elevato rischio idrogeologico in Italia non e' certamente estraneo il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari, e' stato sottratto all'agricoltura che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27% negli ultimi 40 anni''. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare le valutazioni dell'annuario dei dati ambientali dell'Ispra 2009 dal quale si evidenzia peraltro che sono 'pressoche' dimezzate, in 25 anni, 33 varieta' di uccelli tra le quali l'allodola, il balestruccio e la rondine. ''Si stima - secondo la Coldiretti - che siano meno di un milione oggi le coppie di rondini che arrivano in Italia in primavera per nidificare e ripartire entro l'inizio dell'autunno dopo aver trovato in molti casi ospitalita' nelle vecchie stalle di campagna che sono particolarmente apprezzate da questi uccelli migratori. L'erosione di terre fertili che mette a rischio la biodiversita' e' imputabile alla sottrazione per usi industriali, residenziali, civili ed infrastrutturali, oltre che all'abbandono delle zone marginali. Un processo che mette a rischio la sicurezza del territorio in Italia dove ci sono 5.581 comuni, il 70 per cento del totale, a rischio idrogeologico dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamita', secondo Legambiente e Protezione Civile''. Il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata, prosegue la Coldiretti, ''non e' stato accompagnato da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed e' necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica del Paese''.
http://it.notizie.yahoo.com/19/20100415 ... fdfba.html
mauri
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