franz ha scritto:Comuque ripeto, se per te tutto questo è sciocco, smetti di rispondere.
già non sono capace di raccontare le barzellette... che poi dopo mi tocca di spiegarle... e tu mi continui a far spiegare anche le cose che scrivo... mi stai mandando in depressione....
Io trovo sciocco ribattere a una considerazione che trova affinità tra un'affermazione e lo stesso modo di affrontare le tematiche oggetto dell'affermazione nella modulistica pubblicitaria di un'azienda produttrice di prodotti inerenti proprio quella questione (fatto innegabile ed evidente), con direttori con le emorroidi, pedofili o vampiri... io lo trovo sciocco... magari sbaglio.
È un fatto che su talune questioni inerenti il nucleare si "minimizzi"... mentre le stesse persone che minimizzano su questo fronte tentano in tutti i modi di fare i precisini su altri... secondo me è ideologia.
Del resto se non fosse ideologica la tua posizione, non ti saresti affrettato a rispondere alla mia osservazione che bisognerebbe fare un'indagine seria sulle conseguenze dell'abitare vicino a centrali nucleari, con un netto: «non c'è nulla da indagare perché si sa già tutto»... mentre invece lo stesso Parlamento dove vivi e lavori la pensa all'opposto.
La motivazione di richiesta di discussione in Parlamento (Svizzero) prende spunto da una indagine tedesca, ma le valutazioni dell'indagine non paiono riferirsi alle sole centrali nucleari tedesche... dicono di non saper spiegare il
"significativo aumento dei casi di bambini malati di cancro registrati nelle zone in prossimità di una centrale nucleare"... non dicono
"delle centrali nucleari tedesche" dicono
"di una centrale nucleare"... generico.
È nella risposta del Consiglio Federale che si tenta di localizzare il fenomeno come scappatoia per poter dire: adesso controlleremo se succede anche qui... pur ammettendo che l'indagine tedesca dice cose vere.
Se non ci fosse una posizione ideologica sul nucleare sia pro che anti, ma io ritengo soprattutto pro, si ascolterebbe Carlo Rubbia che non è uno che si può bollare come ideologicamente contro il nucleare che dice chiaramente:
«Non esiste un nucleare sicuro» e ritiene FINITE le tecnologie di produzione nucleare così come conosciute fino ad oggi, soprattutto perché non in grado di affrontare il problema delle scorie nucleari. Quello che ci viene proposto dai francesi con l'EPR1600 (non lo dico io, lo dicono ingegneri e studiosi) produce scorie ancora più pestifere che nel passato cercando di concentrare la questione sicurezza (e l'attenzione della gente) solo sui raggiunti ed innegabili migliori e più sicuri sistemi di produzione...
Tanto della questione scorie non si sono mai interessati più di tanto i produttori... è sempre stata una questione di Stato... manco nei costi del nucleare ce le mettono queste spese (che nessuno, del resto, è nemmeno in grado di dire a quanto ammontano)... cercando di dimostrare così quanto è conveniente il nucleare.
Oggi Rubbia dice che il futuro è il sole e una tecnologia nucleare in grado di bruciare le scorie. Intanto abbiamo il sole e dovremmo sfruttare quello e, invece di fare nuove "vecchie centrali nucleari", se ne potrebbe progettare e provare un prototipo di una nuova davvero.
Insomma se negli Stati Uniti non ne costruiscono più una dal 1979, anno di Three Mile Island, non è lecito porsi la domanda... perché? Tra l'altro se hanno una vita 40ennale dovranno pure cominciare a chiuderne qualcuna... no?