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Piccoli pezzi d'Italia affondano

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Piccoli pezzi d'Italia affondano

Messaggioda pagheca il 23/08/2009, 12:25

Vi vorrei raccontare un espisodio che mi e' capitato un paio d'ore fa e che mi ha dato molti spunti su cui riflettere.
Come molti di voi sanno vivo in Galles, una regione un po' secondaria del regno unito. Io un po' la paragono all'Umbria: di sinistra, tessuto sociale industriale, molta natura e una citta' un po' simile a Terni per capitale (passato industriale, oggi pero' convertito al terziario).

Bene, ieri... sabato, mi si rompe la lavatrice. Telefono alla proprietaria di casa (sono in affitto) e oggi, domenica mattina, prima mi chiama e mezz'ora dopo, come promesso, arriva un signore per ripararla. Le riparazioni sono completamente a carico del proprietario di casa in tutti i paesi anglosassoni. La riparazione non conviene e l'idraulico, un distinto signore alla guida di un furgone perfetto con il marchio della sua azienda, suggerisce di cambiarla. Mi racconta allora che fino a poco tempo fa le marche che suggeriva erano Zanussi, Ariston, Indesit. che producevano ottimi elettrodomestici a costi ragionevoli, con durate fino a 10 anni prima delle riparazioni. Ma da qualche tempo gli e' capitato di notare che i prodotti sono diventati pessimi. Zanussi ha infatti trasferito - mi dice - la produzione in Spagna, e Indesit in Polonia, col risultato di peggiorare parecchio la qualita' dei prodotti. Consiglia alla proprietaria, che e' arrivata nel frattempo, alcune lavatrici di alcuni altri marchi (sconosciuto in Italia). Mi dice anche che e' un peccato perche' chiaramente lui non puo' onestamente raccomandare di comprare questi prodotti.

Allora mi sono chiesto: assumendo che l'idraulico non avesse alcun interesse a vendere la lavatrice (che la mia proprietaria, una signora sulla settantina, comprera' su internet e non da lui che e' solo un riparatore), e visto che il costo del lavoro e' gia' basso in italia, quale puo' essere stato il motivo per muovere la produzione altrove? A me quello che viene in mente sono i costi elevati delle tasse, e quelli aggiunti alle pessime infrastrutture che forse rendono poco efficiente produrre in Italia. Voi che ne pensate? E' un fatto comunque che i consigli di un semplice idraulico possono costare facilmente al nostro paese qualche decina di migliaia di euro in PIL (immaginate che abbia fatto le stesse considerazioni, in pochi mesi a 10 persone, e che queste le abbiano ripetute a familiari e amici...).

C'e' anche da dire che a volte tendiamo a dimenticare dove e' nata gran parte della ricchezza del nostro paese nell'immediato dopoguerra. Pensiamo che tra la Fiat e le migliaia di aziende familiari ci sia il vuoto. Ma dappertutto nel mondo ci sono settori di mercato che erano quasi del tutto monopolio italiano, e che i recenti cambiamenti nell'infrastruttura economico industriale del paese stanno trasfigurando. L'italia forse e' rappresentata meglio da marchi come Ferrari o Alfa Romeo, ma in tutte le case sono decine gli oggetti che una volta erano nostro territorio, e la mia impressione e' che su tutto questo si stia perdendo inesorabilmente terreno, mentre paesi come la Germania stanno bene attenti a supportare aggressivamente i loro capisaldi. Fatte le debite eccezioni naturalmente (la Fiat sta risalendo ovunque dalla brutta china in cui era caduta fino ad un decennio fa).

Restano poi anche le considerazioni sull'efficienza di questo paese. Per esempio i contratti d'affitto sono regolati con molta attenzione e sinceramente (ho affittao 8 case diverse tra qui e l'Australia negli ultimi 10 anni, per cui parlo a ragion veduta) la differenza si vede. Ci sono un sacco di situazioni di conflitti tra proprietari e affittuari, ma mi sembra che tutto sia stabilito al di la' del rapporto personale.

Poi l'idraulico, un tranquillo signore molto competente, che da' un preventivo al volo, separato tra parti e lavoro, e che suggerisce di comprare nuovo contro i suoi interessi. La visita alle 10 del mattino della domenica. Insomma, abbastanza di che pensare. Tanta gente mi chiede che cavolo ci sto a fare a vivere qui dopo avere lasciato una perla di citta' come Roma (i british sono follemente innamorati, tutti, della mia citta' natale). Forse e' difficile da spiegare, ma io vedo dei buoni motivi...

saluti
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