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Contratti

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Messaggioda Robyn il 23/01/2009, 15:44

Nella nuova contrattazione ci sono delle cose inutili oltre che non condivisibili.Tre anni anziche dei due precedenti non serve a nulla .Bastava tenere i due anni.In merito all'adeguamento all'inflazione questi vengono aggiornati a quella programmata dopodiche se ci sono differenze con quella reale c'è l'integrazione e qui è bene che il sindacato vigili.Legare una parte del salario alla produttività e quindi anche alla detassazione degli straordinari significa creare un reddito troppo variabile in funzione della quantità di lavoro che c'è.Il problema vero è che un'economia incentrata in gran parte sui servizi la produttività è bassa,non cresce.Le grandi industrie invece hanno una grande produttività perche hanno una grande capacità di investire,in innovazione tecnologica.Ma non è il contratto collettivo nazionale a risolvere i problemi del paese.Mancano strategie per il sud in cui il lavoro sommerso è a livelli troppo alti.Per far crescere il sud non serve solo una riduzione del costo del lavoro generalizzata in tutto il paese ai fini della competitività e per contenere la precarietà ,ma in particolare per il sud ed alcune province come latina e il frusinate sarebbe necessario far coincidere il netto dei salari con il lordo.Questo permette di recuperare i contributi evasi e di attrarre investimenti dal nord verso il sud Ciao Robyn
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Re: Contratti

Messaggioda Gab il 23/01/2009, 17:59

Roma, 15:14
CONTRATTI: FERRERO, PERCHE' PD TACE SU ACCORDO SEPARATO?

"L'accordo sulla contrattazione firmato ieri senza Cgil servira' solo a dirottare i costi della crisi verso i lavoratori e le loro famiglie, indebolendoli ulteriormente rispetto alle imprese. Perche' il Pd continua a tacere? Si tratta dell'effettivo compimento della linea del governo Berlusconi e della sua intenzione di dividere i sindacati". E' quanto afferma il segretario del Prc, Paolo Ferrero, che aggiunge: "E' un accordo sbagliato nel merito, in quanto taglia il salario reale non consentendo il recupero dell'inflazione. Ed e' un accordo sbagliato nel metodo perche' taglia fuori la Cgil, il maggior sindacato italiano. In questo modo sono solo i lavoratori a trovarsi in condizione di ulteriore debolezza rispetto alla crisi: divisi e sottoposti a ricatti, arbitrarieta', volubilita' delle imprese. Ma cosa dice il Pd? Rifondazione comunista e' a fianco della Cgil e s'impegna sin d'ora nella battaglia contro l'accordo e i suoi effetti sulle condizioni dei lavoratori e delle famiglie. Vogliamo augurarci - conclude Ferrero - che tutta l'opposizione faccia sentire unitariamente la propria voce al fianco dei lavoratori e della Cgil, che Pd e Idv si pronuncino chiaramente contro l'accordo e s'impegnino da subito a contrastarlo in modo risoluto e efficace".
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Re: Contratti

Messaggioda Robyn il 23/01/2009, 19:42

Credo che siano misure che impoveriscono ancora e non creano lavoro.Il problema è che dietro il nuovismo si nascondono altre cose che però avranno i loro effetti negativi nel tempo.Per quel che riguarda il sud pensare a differenziare i redditi sarebbe ancora di più controproducente per il sud,perche questo comporta la migrazione di lavoratori verso le aree a più alto reddito nel paese,impoverendo ancora il sud di risorse umane.Non è il lavoratore che deve andare dove c'è il lavoro ma è il lavoro che deve andare dove c'è il lavoratore.Quindi a parità di reddito delle aree più sviluppate,bisogna far coincidere il netto con il lordo Ciao Robyn
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Re: Contratti

Messaggioda Robyn il 23/01/2009, 21:55

La riforma della contrattazione non si fà come dicono confindustria,governo e parte dei sindacati ,ma la decidono i lavoratori
La prima cosa è che il rinnovo deve essere biennale.La seconda è che i salari vanno adeguati direttamente all'inflazione reale per evitare l'impoverimento.La terza è che se si vuole legare una parte del reddito alla produttività,ad esempio il 20% ,questo non può mai diventare 20% - ,ma deve rimanere a produttività nulla sempre 20% oppure se c'è produttività 20%+,ma non si può mai eccedere perche anche gli altri devono lavorare.Infatti ridurre il reddito in funzione della mancanza di produttività(che può derivare da crisi)è anticostituzionale perche la costituzione recita che il lavoratore ha diritto ad un reddito sufficente per sè e la sua famiglia
Gli staordinari.Si può detassare solo nona ora dal lunedi al venerdi,non solo perche eccedere significa non creare lavoro ,ma perche un'altro articolo della costituzione recita che l'attività economica privata non può svolgersi in contrasto con la liberta la dignità e la sicurezza della persona.Quindi sono i lavoratori che decidono la riforma contrattuale
Ciao Robyn
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Re: Contratti

Messaggioda Robyn il 24/01/2009, 15:16

Il fatto del rinnovo dei contratto ogni due anni all'inflazione reale deriva dal fatto che l'euro permette una certa stabilità monetaria e che quindi l'inflazione non ha più gli sbalzi di un tempo.In merito al premio produzione o produttività non è certo che questo venga dato,perche non si può dimostrare con certezza di aver avuto una maggiore produzione.L'unico modo per evitare casini vari è far capire ai datori di lavoro che danneggiando l'interesse generale,danneggiano loro stessi,e che quindi se non si da il più derivante dal premio produzione questo manca o al risparmio o ai consumi dei lavoratori.La stabilità monetaria data dall'euro è anche molto positiva per il risparmio dei lavoratori delle famiglie e delle imprese.Infatti senza risparmo il sistema non può svilupparsi.Non si può poi ridurre il redditto grazie al premio produzione perche il reddito và sostenuto sempre soprattutto nei periodi di crisi Ciao Robyn
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