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Re: Centrodestra, firmato accordo sul programma

MessaggioInviato: 21/01/2018, 11:37
da pianogrande
Robyn ha scritto:La tassa di circolazione non si può eliminare perche serve per la manutenzione stradale.Quello che bisognerebbe fare è una semplificazione burocratica per il cittadino cioè la tassa di circolazione si paga insieme alla rata dell'assicurazione direttamente all'Assicurazione.All'Assicurazione il cittadino paga la rata dell'assicurazione sarà poi l'Assicurazione a fare lo scorporo della tassa di circolazione e a pagarla all'Aci o all'agenzia delle entrate


... che prese i soldi
che il cittadino quell'anno pagò.

Re: Centrodestra, firmato accordo sul programma

MessaggioInviato: 22/01/2018, 3:24
da flaviomob
Tuttavia oggi l'Italia non è in depressione. E nemmeno in una fase di stasi. Abbiamo una crescita, modesta, inferiore a quella degli altri paesi europei, ma siamo pur sempre in una fase di crescita. In questa fase non ci sono dubbi tra gli addetti ai lavori che il moltiplicatore si riduce e scende sotto il valore unitario. Attualmente è prossimo a 0.5.


In ogni caso il problema dell'Italia è ridurre il debito, dato che l'Europa fissa come parametro il 60% del PIL, quindi anche volendo non si potrebbe fare. Senza contare che se si buttano i soldi in Pedemontane, Brebemi e grandi opere a grandissime tangenti (Mose, etc) al posto del moltiplicatore ci troveremo il divisore. Il nostro paese, più che dagli economisti, dovrebbe essere studiato da fisici e astronomi specializzati nella teoria dei buchi neri.

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Re: Centrodestra, firmato accordo sul programma

MessaggioInviato: 22/01/2018, 15:55
da franz
flaviomob ha scritto:Senza contare che se si buttano i soldi in Pedemontane, Brebemi e grandi opere a grandissime tangenti (Mose, etc) al posto del moltiplicatore ci troveremo il divisore.

Esatto.
Effettivamente non è garantito al limone che ogni investimento, pubblico o privato, vada a a buon fine e produca un utile negli anni a venire. Il privato rischia il suo capitale investito e se va male e la perdita è grossa per lui e tutta l'attività, lavoratori inclusi. Ricordo la Ilford che alcuni anni prima della rivoluzione digitale, appena alle porte, aveva costruito un grande stabilimento per pellicole e carta fotografica tradizionale. Un fallimento totale. Classico esempio di creazione distruttrice. Vedere https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Schumpeter

Nello stesso campo anche Kodak ha rischiato il fallimento.

Ma nei grandi numeri i privati ci azzeccano: i successi superano i fallimenti ed il PIL sale.
Il debito fatto per l'investimento viene assorbito.

Nel settore pubblico, che tutto sommato riesce ad avere capitali investibili di un volume enorme, grazie (si fa per dire) alla tassazione, chi decide non rischia praticamente nulla. E trova sempre qualche scusa se le cose vanno male.

A quanto pare nel settore pubblico i fallimenti superano i successi (soprattutto in paesi corrotti e a scarsa partecipazione democratica) ed il PIL cala. Il debito non si ripaga.