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operazione Stachanov

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operazione Stachanov

Messaggioda trilogy il 23/10/2015, 9:13

Simpatico il nome dato all'operazione.

Con "operazioni stachanov" in tutti gli enti pubblici si potrebbe risanare il bilancio dello Stato.
"diffuse irregolarità attuate da un totale di 196 dipendenti con una incidenza del 72% del totale della base controllata.".... :roll:


I dettagli dell’operazione Stachanov svelati dalla Guardia di Finanza
Indagini durate due anni hanno portato all'arresto di 43 dipendenti pubblici

La dipendente Compagnia di Sanremo ha concluso una vasta operazione di servizio nel settore della Truffa aggravata ai danni di un Ente locale, condotta sin dal mese di aprile del 2013. La preliminare attività di polizia giudiziaria, attraverso una prima serie di pedinamenti, ha permesso di appurare che una cospicua percentuale di
dipendenti del Comune di Sanremo, abitualmente e sistematicamente attuava condotte illecite di diverse tipologie ma tutte accomunate dal fine di adattare illecitamente gli orari e la presenza sul posto di lavoro alle proprie esigenze personali.

Alla luce di ciò venivano predisposte indagini tecniche di videosorveglianza. Fin da subito, tale attività si è rivelata assai complessa perché il Comune di Sanremo conta 528 dipendenti dislocati su ben 21 sedi comunali distanti tra loro e con la possibilità di timbrare l’entrata in una sede e l’uscita in un’altra a prescindere da dove si presta servizio.

In particolare, l’attività è stata posta in essere su n. 4 sedi, ossia Palazzo Comunale, Servizi demografici, Servizi sociali ed Ufficio fognature e reti, per un totale di 271 dipendenti controllati (circa la metà del totale), riscontrando diffuse irregolarità attuate da un totale di 196 dipendenti con una incidenza del 72% del totale della base controllata.

Durante tutto il periodo di video-sorveglianza, sono stati effettuati continui pedinamenti al fine di provare, con riprese video e rilievi fotografici, cosa facessero i dipendenti durante l’illecito allontanamento dall’ufficio.

Tale attività ha fatto emergere situazioni molto gravi e, a loro modo, pittoresche, come il caso di un dipendente che va regolarmente a fare canottaggio durante tutto il turno di lavoro, segnandosi sfacciatamente anche lo straordinario.

Tale attività ha consentito di delineare le modalità attuative delle condotte, consistite principalmente nella timbratura del cartellino e successivo allontanamento, nella timbratura effettuata da altra persona e nella omessa
timbratura per coprire ritardi ingiustificati o uscite anticipate, nonché di circostanziare i singoli ruoli e le relative responsabilità; facendo emergere come tali condotte sono assai facilitate dalla dispersione dei diversi uffici sul territorio, dalla presenza di numerosi punti di registrazione/timbratura del cartellino presenza e dallo scarso controllo dell’applicazione dei regolamenti di servizio.

Pertanto, in esito all’attività di polizia giudiziaria posta in essere, in data odierna viene eseguita l’Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari con cui 35 soggetti, connotati dalle condotte più gravi e sistematiche, vengono posti agli arresti domiciliari e 8 soggetti raggiunti dalla misura cautelare dell’obbligo di
presentarsi alla Polizia Giudiziaria.


Per ulteriori 71 soggetti è scattata la denuncia penale a piede libero con contestuale notifica dell’avviso conclusione indagini ex art. 415 bis CPP.
I rimanenti 82 soggetti attenzionati dai Finanzieri sono colpevoli di condotte illecite di minore gravità.

Inoltre, sono stati acquisiti i compensi tabellari orari dei dipendenti per ciascun livello amministrativo d’impiego previsti dal contratto nazionale del lavoro unitamente alle indennità di posizione di ciascun incarico ed agli oneri previdenziali ed assistenziali, al fine di procedere al calcolo del danno erariale patito dell’Ente Locale a seguito della mancanza in servizio del personale.

Tuttavia il vero disvalore non è costituito dall’ammontare pecuniario in sé, quanto dal disservizio arrecato sistematicamente al buon andamento dell’Ente Locale a danno dei servizi resi al cittadino.

http://www.riviera24.it/2015/10/i-detta ... za-207450/
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda pianogrande il 23/10/2015, 11:11

La mangiatoia pubblica colpisce regolarmente e regolarmente la magistratura e le forze dell'ordine sono costrette (e poi regolarmente accusate di questo come una colpa) a sostituirsi alla politica e alla dirigenza assolutamente inette quando non complici.
Come si fa a non accorgersi se il 72 % del personale ci marcia?

In questi casi, la prima verifica da fare (da parte dei massimi livelli dirigenziali) è il numero di provvedimenti disciplinari (dal richiamo alla sospensione al licenziamento) presi in precedenza nei confronti di dipendenti che abbiano commesso di queste irregolarità.

Se non ci sono state azioni in quel senso, il responsabile di quel settore (a prescindere dalla buona fede, anzi, ancora a maggior ragione in caso di buona fede) va cacciato via a calci nel c.

Questo deve succedere per cominciare ad incidere su questa cancrena del servizio pubblico usato tanto per prendere (o distribuire) stipendi.

A questo punto, come si può pensare che la cosa si verifichi solo a San Remo?

Buon lavoro a chi se ne deve interessare.
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda ranvit il 23/10/2015, 15:17

E' chiaro che quanto avviene al Comune di Sanremo avviene in tutti i comuni, enti locali, ospedali, etc etc d'Italia!
Vogliamo provvedere o ascoltare i Sindacati che negano ed i politici locali che si lamentano sempre di poco personale?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda trilogy il 24/10/2015, 11:50

Tra dirigenti complici e sanzioni troppo leggere. Solo 3 statali «furbetti» su 100 perdono il posto
Gli esperti: “Nel privato sarebbero già a casa, la sentenza penale è un alibi”

È un problema culturale, non normativo. Puoi fare tutte le riforme che vuoi, ma non cambia niente». Chi parla dietro garanzia di riservatezza è un alto dirigente statale, citando dati del ministero della pubblica amministrazione: dei 3,5 milioni di dipendenti, solo 6900 (lo 0,2%) subiscono contestazioni disciplinari. Di questi, solo 220 (il 3% dello 0,2%!) sono licenziati.
Duecentoventi dipendenti pubblici licenziati in un anno: 99 per assenze ingiustificate, 78 per reati, 35 per comportamenti non corretti verso colleghi, negligenza o inosservanza degli ordini di servizio, 7 per doppio lavoro non autorizzato. Sono molti più dei 35 licenziamenti rilevati dieci anni fa; molti meno rispetto al settore privato, dove la proporzione è fino a dieci volte più alta. «Nelle aziende, la quota di procedimenti che si chiude con il licenziamento è molto più alta. E se un dipendente timbra il cartellino al posto di un altro, il licenziamento è inevitabile e immediato», dice Attilio Pavone, partner dello studio legale Norton Rose Fulbright.

UN MONDO A PARTE
Perché il settore pubblico resta un mondo a parte? Mancano le leggi? Macché. Fino al 2009, di fronte a un comportamento grave di un dipendente pubblico, la regola era: aspettiamo la conclusione del processo penale, in caso di condanna lo sanzioniamo. Inoltre per assenteismo fraudolento (dalle false malattie ai furbetti del badge), si ricorreva al licenziamento solo in caso di recidiva.
Risultato: tra lungaggini processuali, prescrizioni, prepensionamenti, cambi di ufficio, pressioni sindacali, complicazioni burocratiche e protezioni politiche, nella maggior parte dei casi finiva tutto in nulla. Un ladro riuscì a ottenere il reintegro nell’ufficio derubato, perché era passato troppo tempo tra sentenza penale e licenziamento disciplinare (il tribunale non aveva trasmesso la carta e nessuno dal Comune l’aveva reclamata!).
Ma la riforma Brunetta ha tolto ogni alibi, con tre innovazioni. Primo: la pubblica amministrazione può sanzionare autonomamente dal giudice penale. Secondo: in caso di assoluzione penale, il dirigente autore del licenziamento preventivo non deve rispondere del danno erariale conseguente alla eventuale reintegrazione del dipendente. Terzo: la truffa del badge è prevista esplicitamente come causa di licenziamento al primo colpo. «Ma pochissimo è cambiato, perché i dirigenti pubblici non si assumono le proprie responsabilità: né sul piano disciplinare né su quello organizzativo», osserva Pietro Ichino, docente di diritto del lavoro e senatore, storico fustigatore dei travet nullafacenti.
Tre quarti dei procedimenti disciplinari si conclude con archiviazione o sanzioni lievi. E nel 95% dei casi si aspetta l’esito del processo fino in Cassazione, con l’alto rischio che il verdetto arrivi quando non serve più. «Le indagini vanno per le lunghe, i processi si sgonfiano - dice Alfonso Celotto, docente universitario e avvocato amministrativista - In un sistema in cui nessuno valuta nessuno, dipendenti pubblici cacciati ne ho visti ben pochi».

LA DEBOLEZZA
«Il problema va risolto dalla testa - dice Ichino -: i dirigenti sono troppo spesso collusi con gli impiegati. Il caso di Sanremo è esemplare. Nel settore privato, se metà dei dipendenti timbrano senza lavorare, il capoufficio se ne accorge prima delle indagini della polizia. A Sanremo i sindaci si sono rivolti alla Procura, non ai dirigenti municipali. Evidentemente non si fidavano della struttura interna».
Per la precisione, quando l’ex sindaco Maurizio Zoccarato (che non a caso arrivava da un’impresa privata e lì è tornato) spuntava in Comune, a redarguire quelli in ciabatte, a imporre l’uso del badge o a stanare chi usava le auto municipali per andare al Carrefour, si sentiva dire: «Arriva la Gestapo!». Niente a che vedere con quell’assessore romano che suggerì la riassunzione di un «furbetto del badge».
Però c’è un problema. Talvolta, dopo un licenziamento, il giudice civile reintegra il lavoratore perché il giudice penale non ha chiuso il processo. I casi più famosi sono quelli degli addetti di Malpensa che rubavano nei bagagli, dei croupier ladri del casinò di Sanremo, dei prof che vendevano esami.
In realtà, come detto, la legge non prevede alcun automatismo. La pubblica amministrazione può prescindere dal processo penale, purché motivi il licenziamento con elementi concreti, fornisca prove solide e segua le procedure. Invece, spiega il sindacato Anief, vizi di forma, prove fragili e contestazioni frettolose lasciano spazio a ricorsi vittoriosi

L’ECCEZIONE [questa funzionaria sarebbe un ottima ministra della funzione pubblica 8-) ]
Se fai le cose per bene, i licenziamenti non vengono cancellati. Lo dimostra la mosca bianca Sylvia Kranz. Funzionaria del Comune di Lugo, ha promosso un ufficio del personale superspecializzato a cui hanno aderito 80 Comuni tra Emilia Romagna e Lazio.

Gestisce con una sola assistente 8500 dipendenti e un centinaio di pratiche disciplinari ogni anno. I Comuni risparmiano e godono di un servizio degno di un’azienda privata, senza leggerezze e connivenze.
In pochi anni ha licenziato venti «furbetti»: chi s’era portato a casa e teneva sotto il letto la macchina per il badge, chi andava a timbrare il cartellino in pigiama e tornava a dormire. «Io non aspetto mai la sentenza penale - dice Kranz -. Vado in cancelleria, raccolgo gli atti, studio e licenzio. E non ho mai perso una causa. Lo farei anche a Sanremo. Subito, cominciando dai dirigenti che non sentono, non vedono e non parlano».


http://www.lastampa.it/2015/10/24/itali ... agina.html
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda pianogrande il 24/10/2015, 12:10

Allora è vero che la magistratura fa il lavoro della dirigenza.

Quello della dirigenza è un problema politico e succedono queste cose senza che venga licenziato nessun politico.

E' questo il problema principale.

Non si potrebbe licenziare qualche capo del personale e tutto lo staff e mettere direttamente al loro posto qualche magistrato assistito da finanzieri a carabinieri a tempo pieno?

Tutto sommato la spesa sarebbe la stessa se non meno e questi lavorerebbero fregandosene delle protezioni politiche.
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda pianogrande il 24/10/2015, 12:15

ranvit ha scritto:E' chiaro che quanto avviene al Comune di Sanremo avviene in tutti i comuni, enti locali, ospedali, etc etc d'Italia!
Vogliamo provvedere o ascoltare i Sindacati che negano ed i politici locali che si lamentano sempre di poco personale?


La CGIL li ha espulsi.
Una volta tanto....

http://genova.repubblica.it/cronaca/201 ... 125746372/

Altri sindacati sono andati a "chiedere chiarimenti".
Sono preoccupati per gli altri.
Forse hanno paura di altre inchieste?
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda ranvit il 25/10/2015, 8:34

Una rondine non fa primavera! La Cgil resta una delle principali cause del dissesto economico-finanziario dell'Italia!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda pianogrande il 25/10/2015, 15:04

ranvit ha scritto:Una rondine non fa primavera! La Cgil resta una delle principali cause del dissesto economico-finanziario dell'Italia!


Resto In attesa di "rondini" simili dagli altri sindacati
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda trilogy il 29/10/2015, 9:06

Era scontato, ma come sempre nella pubblica amministrazione, tutti i dirigenti del Comune di Sanremo avevano ottenuto il 100% del premio di risultato.... Sarebbe interessante sapere quale fosse il risultato atteso :?

[..]andando a guardare nel sito del Comune di Sanremo, scopro che tutti i dirigenti hanno avuto la stessa retribuzione di risultato - tutti uguali e tutti il massimo, il 100% , un po’ più di 16mila euro l’anno - ma nessuno si è accorto che gli uffici erano spesso vuoti, neanche il direttore del personale .[..]

fonte: http://www.forumpa.it/riforma-pa/sanrem ... ite-ignoto
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Re: operazione Stachanov

Messaggioda pianogrande il 29/10/2015, 18:52

trilogy ha scritto:Era scontato, ma come sempre nella pubblica amministrazione, tutti i dirigenti del Comune di Sanremo avevano ottenuto il 100% del premio di risultato.... Sarebbe interessante sapere quale fosse il risultato atteso :?

[..]andando a guardare nel sito del Comune di Sanremo, scopro che tutti i dirigenti hanno avuto la stessa retribuzione di risultato - tutti uguali e tutti il massimo, il 100% , un po’ più di 16mila euro l’anno - ma nessuno si è accorto che gli uffici erano spesso vuoti, neanche il direttore del personale .[..]

fonte: http://www.forumpa.it/riforma-pa/sanrem ... ite-ignoto


Andando a guardare ancora più in dettaglio, ho scoperto che questi dirigenti sono tutti iscritti alla CGIL.
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