forum.perlulivo.it

http://www.wired.it/economia/finanza/20 ... rno-renzi/

Il debito pubblico italiano cresce incontrando pochi ostacoli. A quale ritmo lo ha calcolato il network americano Bloomberg, che ha messo a confronto i governi degli ultimi vent’anni, responsabili in misura diversa di un rischio default mai scacciato definitivamente. Seppur in carica da meno di nove mesi non è esente da colpe il governo di Matteo Renzi. Dal giorno del suo insediamento, il 22 febbraio 2014, il debito pubblico è salito con un ritmo che non si registrava dal 1994: + 141,20 euro pro capite ogni mese, con un totale di circa 36mila euro a testa. Va sottolineato che l’incremento medio mensile è calcolato a prezzi costanti riferiti ad agosto 2014, mese in cui l’Italia è tornata in deflazione dopo 55 anni con un calo dello 0,1% dell’indice dei prezzi al consumo rispetto a un anno prima.

(segue grafico inquietante)

...

Vedi anche

http://www.bloomberg.com/news/articles/ ... uro-credit

Nel programma elettorale dovrebbe essere obbligatorio scrivere di quanto aumenterà il debito pubblico.
Troppo facile promettere posti di lavoro, aumenti di pensione, vacanze gratis e reddito garantito.

In costituzione, invece che il pareggio di bilancio, le immediate dimissioni (con disonore) di chi non rispetta quel vincolo.

Comincia a diminuire.....

ranvit ha scritto:Comincia a diminuire.....

http://www.huffingtonpost.it/2015/09/14 ... 32310.html

meno 4,5 miliardi in un mese.

Non sarebbe neanche male se si confermasse la tendenza.

Aspettiamo almeno un trimestre.

Anche un anno..... come chiarito da Padoan. Perchè appena riparte la crescita, e sta ripartendo, tutto diventa piu' semplice.

Dall'inizio del 2015 hanno emesso più titoli di quello che era strettamente necessario, probabilmente per sfruttare i tassi d'interesse ai minimi e avere una riserva in caso di turbolenze dovute alle passate elezioni greche. Hanno 96 miliardi liquidi, quindi gli basta saltare una emissione mensile per ridurre il debito di alcuni miliardi.
Poi sul debito guardano tutti al rapporto debito/pil più che al valore assoluto. Se si riducono entrambi senza aumentare la pressione fiscale tanto meglio.

Si deve pagare per prestare i soldi allo Stato italiano

Tassi sotto zero all’asta BoT a 6 mesi: non era mai successo.
di Andrea Franceschi

Dopo i CTz collocati ieri anche all’asta BoT semestrali di oggi il Tesoro si è rifinanziato a tassi sotto zero. Nello specifico il rendimento dei 6 miliardi di titoli piazzati sul mercato si è attestato a -0,055% in linea con l’andamento del mercato secondario dove, da giorni, i tassi nella parte bassa della “curva” italiana (i titoli con scadenza inferiore all’anno) sono scesi in territorio negativo.

Una consistente fetta del mercato (la domanda è stata di 12,7 miliardi di euro pari al doppio dell’offerta) è quindi disposta a pagare una “commissione” allo Stato italiano (lo 0,055%) per detenere BoT semestrali. Da parte sua il Tesoro per la prima volta si trova di fatto a guadagnare dal rifinanziamento del proprio debito a breve scadenza. Una condizione in cui si sono trovati Paesi come la Germania, i Paesi Bassi, la Finlandia o la Francia e di cui inizia a beneficiare anche il nostro Paese benché il suo merito di credito sia decisamente inferiore.

Un “regalo” inatteso di Mario Draghi che, al direttivo Bce di giovedì scorso, ha dichiarato di essere pronto a rivedere la politica monetaria della Bce entro l’anno. Parole che sono state interpretate come foriere dell’intenzione della banca centrale europea di ampliare il piano di Quantitative easing partito a marzo ed eventualmente tagliare ulteriormente il tasso sui depositi (attualmente negativo per lo 0,2%).

Il mercato, che pure si aspettava un segnale espansivo da parte da Draghi, è stato piacevolmente sorpreso dalle dichiarazioni del presidente della Bce come dimostra la netta flessione dell’euro, passato da 1,13 a poco oltre 1,10 dollari, o la frenata dei rendimenti dei titoli di Stato. La propensione all’acquisto sui titoli governativi europei peraltro ha trovato conferma anche oggi, giornata in cui buona parte dei titoli governativi dell’area euro ha sperimentato flessioni dei rendimenti. [..]

28 OTTOBRE 2016
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ACRW9kOB

Molto molto bene!

ranvit ha scritto:Molto molto bene!

Ma non significa anche che chi ha i capitali non sa cosa farsene?

pianogrande ha scritto:...

Ma non significa anche che chi ha i capitali non sa cosa farsene?

in buona sostanza è così. A livello internazionale c'è più liquidità che opportunità d'investimento