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Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

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Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

Messaggioda trilogy il 21/03/2015, 16:46

Mentre l'età pensionabile salirà dal primo gennaio 2016 a 65 anni e i 7 mesi di anzianità per le donne, e a 66 anni e 7 mesi per gli uomini, la situazione degli ultracinquantenni che perdono il lavoro e non ne trovano un altro è diventato un problema strutturale, aggravato in Italia, dalla mancanza di una indennità di disoccupazione universale e dall'assenza di politiche di reinserimento lavorativo. Boeri ne ha parlato su La7.


Boeri (Inps): servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo tra lavoro e pensione

Con un miliardo e mezzo di euro, risorse da recuperare nel mare magnum del sistema della protezione sociale, l’Italia potrebbe risolvere il suo principale problema previdenziale: quella fascia di persone tra i 55-65 anni che hanno perso il lavoro e sono ancora lontane dalla pensione. Per queste persone, ha spiegato il neo presidente dell'Inps, Tito Boeri, parlando a “Otto e Mezzo” (La 7), bisognerebbe pensare ad ammortizzatori sociali ad hoc.

Fondi recuperabili con revisione organica spesa previdenziale
Ma con quali fondi? «Se ci si concentra su alcune fasce d'età non costa molto. Sono risorse che si possono trovare risparmiando su altri fronti. Ci può fare un'armonizzazione dei sistemi, ci sono grandi asimmetrie, con un'operazione organica», sfruttando ad esempio la legge di Stabilità, «credo si possano trovare risorse importanti».

Prima in pensione chi accetta assegni più bassi
Un’altra strada da sperimentare, «anche se potrebbero esserci dei problemi con l’Europa», è quella di «far andare prima in pensione persone che accettano pensioni più basse: credo si possa fare». Per Boeri, l’Italia è di fronte ad un «problema» sul fronte previdenziale legato alla crisi e agli incrementi della speranza di vita «su cui bisogna riflettere, ed è un limite delle riforme fatte durante il governo Monti». Con la crisi «il mercato del lavoro è peggiorato e gli interventi di politica economica hanno ridotto gli ammortizzatori sociali e allungato l'età della pensione, ci sono state alcune generazioni che si sono trovate in difficoltà e su questi bisogna urgentemente intervenire».

Flessibilità pensioni, proposta Inps entro giugno
In attesa che si muova il Legislatore, assicura il presidente, l’Inps farà comunque la sua parte per favorire una maggiore flessibilità del sistema pensionistico. Entro giugno sarà presentata una «proposta organica», che si muoverà «sull'asse assistenza-previdenza». L'Inps «non ha potere legislativo, ci limitiamo ad applicare le leggi», ricorda Boeri.

Pensioni di vecchiaia e nuovi criteri 2016: sono aggiustamenti automatici
Sul tema del giorno, l’allungamento dal 1° gennaio 2016 dei requisiti per la pensione di vecchiaia per effetto dell'adeguamento, a norma di legge, dei requisiti previdenziali all'aspettativa media di vita, il presidente dell’ente di previdenza sottolinea come si tratti di « aggiustamenti automatici», connessi all’allungamento dell’età media, «molto graduali», che danno alle persone « il tempo di abituarsi».

Pensioni d’oro, sopra un tot necessario intervenire
Un altro evergreen del dibattito previdenziale riguarda le pensioni d’oro. Per Boeri, «al di sopra di un certo importo è necessario intervenire», anche se «non è mai bello intervenire» sui trattamenti in essere. Nessuna indicazione però sulla cifra che potrebbe essere considerata come tetto massimo.

articolo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABQAmnCD
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Re: Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

Messaggioda flaviomob il 22/03/2015, 15:32

Hanno anche un'età in cui è difficile tornare a casa, dai genitori... ;)


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Re: Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

Messaggioda trilogy il 20/04/2015, 14:19

Inps: Boeri, proposta per reddito minimo over 55

L'Inps presenterà «a giugno» una proposta per introdurre «un reddito minimo garantito per le persone tra i 55 e 65 anni». Lo ha detto il presidente Tito Boeri. «Non credo che dare loro un trasferimento, che sarà basso - ha aggiunto - le esponga al rischio di non mettersi in cerca di un lavoro». Si tratta di persone che «difficilmente trovano un nuovo impiego (solo il 10%)».

Boeri: occhi puntati sulla generazione 55-65
Boeri , intervistato nei giorni scorsi a Ballarò aveva sottolineato che «uno dei problemi più seri che noi vediamo è quello della generazione tra i 55 e i 65». E aveva aggiunto: «Riteniamo che ci sono delle persone che hanno delle pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi che hanno versato durante l'intero arco della vita lavorativa. A mio giudizio c'è un problema di equità che andrebbe affrontato». In particolare - è l'ipotesi - «si può chiedere a queste persone di poter dare qualcosa per contrastare la povertà, soprattutto nella fascia 55/65 anni. Vogliamo per queste generazioni trovare un modo per contrastare la povertà e dare la possibilità di andare in pensione prima in modo ostenibile, quindi avendo una pensione più bassa».

Poletti: nessun taglio sulle pensioni sopra i 2mila euro
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, lo scorso 15 aprile, al question time, aveva escluso però interventi di riduzione per le pensioni superiori ai 2000 euro, dopo la proposta del presidente Inps («ci sono delle persone che hanno delle pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi» versati). L'Inps - ha detto il ministro rispondendo a un'interrogazione sulle proposte di riforma del sistema pensionistico delineate da Tito Boeri - è «uno strumento importante a supporto dell'azione del governo e del parlamento. Fa elaborazioni interessanti ma il lavoro comunque compete al governo». Il governo, con l'intervento del premier , ha detto il ministro Poletti, «ha già espresso chiaramente di non voler procedere in questa direzione nè all'interno della spending review nè per quel che riguarda un eventuale intervento in generale sulla previdenza».

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABPagOSD
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Re: Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

Messaggioda flaviomob il 25/04/2015, 8:17

Ottimo Boeri, ma bisogna pensare a tutte le famiglie senza reddito o comunque indigenti, in particolare dove esiste un rischio sfratto e sono presenti figli minorenni: per questo il reddito minimo va esteso. I costi sarebbero molto inferiore a quelli del mare magnum della corruzione / evasione / elusione o persino a quelli dei derivati "di stato" (si parla di oltre 40 miliardi!) che ora ricadono sulle tasche dei contribuenti!


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Re: Boeri: servono 1,5 mld per aiutare over 55 nel limbo

Messaggioda franz il 25/04/2015, 9:34

Se ho capito bene l'idea di Boeri è di autare economicamente la fascia 55-65 prelevando importi da chi è in pensione e ha importi superiori ai contributi versato, se la pensione supera una certa cifra.

È una possibilità. Ma ce ne sono altre. Se la seconda misura fosse attuata ed il risparmio fosse usato per diminuire il cuneo fiscale (che soprattutto è un cuneo previdenziale) allora avremmo una generale diminuzione del costo del lavoro (da stimare) e questo implicherebbe un aumento della forza lavoro. I conti, pur grossolani, sono presto fatti. Nei conti aziendali le trattenute previdenziali pure rappresentano il 33% del lordo azienda (quello che l'azienda spende per ogni salario o stipendio). Poi ci sono altre trattenute di tipo assicurativo obbligatorio in busta e considerando Inps/Enpals/Inpgi arriviamo al 41% come somma di quanto dovuto dal datore di lavoro e dal lavoratore. Poi ci sono le imposte (IRPEF) ma quella è un'altra storia. Se la diminuzione del costo previdenziale fosse per ipotesi del 10%, avremmo una pari diminuzione nei costi aziendali e quel 41% diventerebbe 37%. e il 32.8% nel caso di una diminuzione del 20%. Con una diminuzione del 4 o dell'8% del costo del lavoro un datore di lavoro potrebbe decidere di investire in tecnologia e/o di assumere un 4 o un 8% in piu' di dipendenti. Oppure di far eun mix tra investimenti ed assunzioni. Da notare poi che parte di quel risparmio (1/4) si tradurrebbe in una busta paga piu' pesante, perchè parte dello sconto andrebbe in busta. Con una busta paga piu' pesante (1 o 2%) i consumi sarebbero avvantaggiati. Quindi la combinazione di investimenti, assunzioni e buste paga piu' pesanti avrebbe sicuramente ricadute occupazionali e nel corrispondente gettito fiscale (se piu' persone lavorano, piu' persone pagano IRPEF). Non tutti i benefici occupazionali sarebbero sulla nella fascia 55-65 ma per quella potremmo usare il maggior gettito IRPEF.

In buona sintesi, se prendo un importo risparmiato e lo verso direttamente a chi ha bisogno, cambio solo la tipologia di spesa ma non creo valore aggiunto. Se invece il risparmio lo faccio girare nella società, che è quella che produce il valore, ho un ritorno superiore e moltelice (occupazione, investimenti, valore aggiunto, redditi, IRPEF) e da li' posso poi prelevare quello che serve per altre spese.
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