Pagina 1 di 1

Ora nel Pil droga e lucciole valgono più della ricerca

MessaggioInviato: 17/02/2015, 15:04
da franz
L’economia illegale ha fatto lievitare il Pil italiano della bellezza dell’un per cento, grazie alle nuove metodologie di calcolo. È un impatto quasi doppio di quello del Regno Unito e un unicum fra i Paesi Ocse, insieme alla Spagna. Negli altri Paesi ha pesato di più l’introduzione di altri parametri, come la nuova capitalizzazione delle spese di ricerca e sviluppo: la cosiddetta R&D vale nel caso italiano un 1,3% di maggior Pil, contro il 2,5% degli Stati Uniti e il 3,1% della media Ocse.

Vista la varianza fra Paesi nelle stime, il messaggio che scaturisce da queste revisioni è che - a parità di altri fattori - l’economia illegale italiana pesa, e di molto. Se invece si volesse criticare in modo più costruttivo, e forse meno chiassoso, la distorsione indiretta che l’inclusione di attività non propriamente registrabili ha sulla stima del Pil italiano, ebbene non resta che la via più diretta, ma anche provocatoria e improbabile - forse improponibile - conoscendo il conservatorismo della nostra società: la legalizzazione di prostituzione e droghe leggere. Sognare non costa nulla e, soprattutto, non deforma le stime del Pil.

Segue (...)
http://www.linkiesta.it/nuove-stime-pil ... d-sna-2008

Re: Ora nel Pil droga e lucciole valgono più della ricerca

MessaggioInviato: 19/02/2015, 0:20
da pianogrande
Legalizzare per far emergere e gestire dovrebbe essere non un sogno ma un pilastro elementare della politica.
Non significa far diventare legale il crimine ma portare certe attività sommerse e gestite dalla criminalità (e quindi con metodi criminali) in un ambito più controllato e protetto.
Finirebbe la schiavitù delle prostitute, lo spaccio con i conflitti territoriali, la microcriminalità disperata dei tossici e famiglie.
Sparirebbero le maggiori fonti di finanziamento della criminalità mafiosa.

Quello è fare politica.
Fare politica è anche rendere possibile ciò che oggi non lo è.

Ma noi abbiamo ancora i politici che quel colore rosso era un cuscino (e sopratutto abbiamo chi li vota).