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Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

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Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda franz il 11/02/2015, 19:46

Il rapporto
Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi. E in altre zone d'Italia non va meglio
Secondo i dati più recenti dell'istituto di statistica europeo il reddito medio in provincia di Napoli è ormai inferiore a quello medio della Polonia. Nei primi si ferma a 16.100 euro l'anno, mentre per i secondi è più alto di 300 euro
di Davide Mancino
09 febbraio 2015

Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi. E in altre zone d'Italia non va meglio
Se un amico di Napoli vi confida che vuole emigrare in Polonia, non chiedetegli se è diventato matto: per come vanno le cose l'idea potrebbe quasi avere senso. Secondo i dati dell' Istituto di statistica europeo , aggiornati al 2011, il reddito medio dei napoletani è ormai inferiore a quello dei polacchi. Nei primi si ferma a 16.100 euro l'anno, mentre per i secondi è più alto di 300 euro. L'area d'Europa con il PIL più alto è invece la parte occidentale di Londra, cuore finanziario della Gran Bretagna, dove la media supera i 150mila euro. Ma in Italia c'è chi è messo ancora peggio.

Nella provincia di Medio Campidano, in Sardegna, il reddito è di 11.200 euro l'anno: poco meno che in Bulgaria. Seguono Caserta e Agrigento, intorno ai 13mila e qualche centinaio di euro in più rispetto a un abitante medio della Romania. Resta forte la divisione nord-sud, anche se in quest'ultimo spicca la provincia di Catanzaro che supera i 20mila euro l'anno – fatto praticamente unico nel meridione –, mentre al centro si distingue Rieti; chi vi abita ha in media un reddito più basso di quello dei vicini. Roma è un caso a parte. Essere il centro della burocrazia italiana, con il relativo carico di retribuzioni elevate, non può che portare a risultati maggiori: un elemento che in qualche misura sposta i redditi – ma non per forza quanto poi si produce davvero – verso l'alto. Al nord invece i milanesi hanno un reddito medio di 45.600 euro, quasi il doppio della media europea. Un valore senz'altro elevato, ma forse neppure troppo per quello che dovrebbe essere il centro della borghesia produttiva italiana. Senza neppure arrivare a Londra, in cui i tanti stranieri della City finanziaria renderebbero il confronto poco sensato, basta andare in Francia o in Germania – a Monaco, Parigi o Bonn – per trovare diverse aree in cui il reddito si aggira o supera i 60-70mila euro a persona.

PIL PROCAPITE E POTERE D'ACQUISTO

I dati non considerano solo quanto le persone producono, ma tengono in conto anche il diverso costo della vita. Affitti più alti e beni più economici, servizi a buon mercato o meno: tutti fattori che nella vita concreta contano almeno quanto lo stipendio che riceviamo. Si tratta del modo più accurato per capire qual è il reale tenore di vita delle persone in un regione piuttosto che in un'altra. Come succede di consueto quando si calcola il PIL, è inclusa anche una stima (più o meno accurata) dell'evasione fiscale. Eppure basta tornare qualche anno indietro per capire come i problemi italiani siano tutt'altro che nuovi. La crisi non ha fatto che pesare su un sistema già affaticato – in alcune zone più che in altre. Basilicata, Puglia e Calabria, per esempio, già prima della recessione del 2008 crescevano poco – meno dell'1% l'anno. Emilia Romagna, Marche e Lazio avevano invece un ritmo più elevato, intorno al 2%. Il motore pare inceppato da tempo: già intorno al 2002-2003 in diverse regioni il reddito ha fatto un salto indietro, per poi calare a picco dal 2008. In Molise la recessione ha fatto più danni: fino al 2011 l'economia è decresciuta in media del 2,9% l'anno; meno in Campania, con una caduta dell'1,8%. Seguono Calabria (-1,7%), Sicilia e Basilicata (-1,6%). Quando gli altri cadono – magra consolazione – anche restare fermi è un segnale positivo. È il caso di Lombardia e provincia di Bolzano, dove invece le cose sono rimaste stabili oppure la diminuzione è stata minima.

REGIONI CHE ARRANCANO

Guardando a come vanno le cose provincia per provincia abbiamo un quadro più dettagliato, ma anche meno recente – per il momento i dati arrivano solo al 2011. Che napoletani e siciliani abbiano recuperato qualcosa, nel frattempo? L'unico modo per farsi un'idea è guardare a come sono andati i paesi nel loro complesso. Anche così, però, l'Italia resta quella che fa peggio. Non solo l'economia non recupera quanto aveva perso dall'inizio della recessione, ma continua a cadere ancora. Nel 2012 e 2013 la crescita media è stata molto negativa: la Spagna arretra ma meno, Francia e Germania crescono – molto poco – mentre nel Regno Unito va abbastanza meglio. Nulla di impressionante, certo, eppure nel regno dei ciechi l'orbo è re. Dunque è ancora vero che i napoletani guadagnano meno dei polacchi? Una cosa è certa: negli ultimi due anni questi ultimi sono andati avanti, mentre l'Italia è tornata ancora più indietro. Non solo il divario potrebbe essere rimasto, ma ci sono buone ragioni per pensare che sia aumentato

DUE ANNI CATTIVI

Chi più in fretta, chi trascinando i piedi, resta il fatto che diversi paesi stanno cominciando a uscire dalla crisi. Molti, ma non l'Italia. Chissà che l'amico napoletano non abbia tutti i torti.

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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda flaviomob il 12/02/2015, 1:32

I redditi reali o i redditi dichiarati?

Bisognerebbe anche confrontare il costo della vita tra i vari distretti della Polonia e la Campania e, naturalmente, il tasso di disoccupazione: perché sappiamo bene come funzionano i polli di Trilussa... A chi non ha reddito conviene comunque emigrare.


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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda franz il 12/02/2015, 8:28

flaviomob ha scritto:I redditi reali o i redditi dichiarati?

Bella domanda, ... non è dato a saperlo.
Teoricamente il sommerso è inserito nella contabilità nazionale e quindi il 12% (o 18) di cui si parla come sommerso (tolte quindi le attività illegali della criminalità) è già presente nei dati di reddito. Solo che non sappiamo come ISTAT ha distribuito quel sommerso nelle varie regioni d'Italia. Incuriosito, e nell'ambito di un articolo che volevo scrivere per nFA, ho studiato la cosa con altri interessati ed ho anche discusso al telefono per quasi mezz'ora con un dirigente romano dell'ISTAT. Niente da fare. Certe informazioni sono gelosemente custodite e non trapelano.
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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda trilogy il 12/02/2015, 12:22

franz ha scritto: Il rapporto
Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi. E in altre zone d'Italia non va meglio

09 febbraio 2015
[..]Roma è un caso a parte. Essere il centro della burocrazia italiana, con il relativo carico di retribuzioni elevate, non può che portare a risultati maggiori: un elemento che in qualche misura sposta i redditi – ma non per forza quanto poi si produce davvero – verso l'alto[..]

http://espresso.repubblica.it/attualita ... =HEF_RULLO


Infatti l'unica ricetta economica equa e risolutiva è nazionalizzare tutta l'economia, con stipendi e pensioni parificati a quelli dei dipendenti del parlamento. Anche dopo i "tagli" vanno bene comunque. In 24 ore superiamo il reddito pro-capite della Svizzera 8-)
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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda franz il 12/02/2015, 13:12

trilogy ha scritto:Infatti l'unica ricetta economica equa e risolutiva è nazionalizzare tutta l'economia, con stipendi e pensioni parificati a quelli dei dipendenti del parlamento. Anche dopo i "tagli" vanno bene comunque. In 24 ore superiamo il reddito pro-capite della Svizzera 8-)

Non solo, fare come tsipras e promettere che le tasse possono essere pagate in comode 100 rate (isole comprese) cosi' tutti smettono di pagarle e di portare soldi all'estero. Provare per credere. :lol:
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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda flaviomob il 12/02/2015, 23:25

Strano: la borsa di Atene cresce del 4% e a tirarla in alto sono proprio i bancari.

Pagare le tasse a rate? Perché no?


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Re: Europa, i napoletani guadagnano meno dei polacchi

Messaggioda franz il 13/02/2015, 8:09

flaviomob ha scritto:Strano: la borsa di Atene cresce del 4% e a tirarla in alto sono proprio i bancari.

Pagare le tasse a rate? Perché no?

Ti rispondo nel thread giusto, quello sulla grecia.
Puo' capitare una piccola divagazione ma è meglio che questo non generi un OT.

Piuttosto faccio notare che su Facebook si è sviluppata una bella discussione su questo articolo, tra Michele Boldrin e l'articolista dell'Espresso che lo ha scritto, in cui mi sono inserito.
Uno dei motivi di approfondimento riguarda, ci potete scommettere, la stima del lavoro sommerso.
Come si fa a considerare che il reddito medio della campania è inferiore, anche se di poco, a quello polacco, se non sappiamo come il lavoro sommerso viene stimato, regione per regione? Bene, ho dato all'autore uno stimolo per un'indagine futura. Staremo a vedere. :)

Intanto l'unico documento uffcilae (ISTAT) che ho trovato sul sommerso regionale è questo: http://www3.istat.it/istat/audizioni/22 ... egato1.pdf ma è fermo al 2007. Riguarda la stima delle unità di lavoro sommerso. Esse pero' sono solo una parte del sommerso. Come dice quel documento: La parte più rilevante del fenomeno è costituita dalla sottodichiarazione del fatturato e dal rigonfiamento dei costi impiegati nel processo di produzione del reddito.
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