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renzie e le banche popolari

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renzie e le banche popolari

Messaggioda Robyn il 18/01/2015, 14:18

Riforma del credito
Fioroni:Renzi non ceda alle richieste dei poteri forti
La differenza è un valore

Massimo Calvi -Avvenire

Sono convinto che il presidente del consiglio Renzi sia mosso da buone intenzioni quando parla di riduzioni del numero di banchieri o dei loro emolumenti,ma credo non abbia idea di cancellare quella peculiarità del nostro sistema finanziario rappresentato dalle banche popolari e dal credito cooperativo,facendo un favore ai grandi gruppi e ai poteri forti.Renzi sà benissimo quando queste realtà siano importanti per il nostro paese,le famiglie i territori le piccole e medie imprese.Giuseppe Fioroni deputato del partito democratico,ex ministro della pubblica istruzione,parla dell'ipotesi che al consiglio dei ministri di martedi,insieme al Dl investimenti,l'investimento Compact,arrivi come un fulmine a ciel sereno anche la cancellazione del voto capitario

Renzi ha parlato di troppi banchieri e poco credito.Una frase che supporta le voci di una riforma drastica in arrivo per le le popolari.Cosa pensa dell'abolizione del voto capitario?

Il premier ha fatto una battutta in direzione pd sul numero di banchieri.Ma non credo abbia intenzione di cancellare la specificità delle popolari perche non penso affatto che Renzi voglia dare battaglia verso un mondo che lui stesso ha sempre stimato e difeso.Una governance fondata sul principio che ogni azionista conta uno e vale uno è garanzia di "pluralismo".E' un principio di responsabilità ,di democrazia e accesso al mercato.Non possiamo consegnare il sistema ai "grandi gruppi","ai poteri forti",o "alla finanza dai tassi usurai".

Un intervento nel settore del credito popolare è sollecitato dagli organismi internazionali oltre che dalla Banca d'Italia
Si può dipendere la specificità?

Sono d'accordo con tutte le altre novità annunciate e con la necessità di moralizzare il sistema creditizio,ma non a una riforma che smantella la biodiversità del credito in Italia.Non si può cancellare la storia di un tipo di finanza,che è anche la storia della finanza cattolica,in quanto questo vorrebbe dire danneggiare famiglie e piccole imprese,con una riduzione delle opportunità,aumentando invece i profitti dei grandi gruppi bancari,per i quali le popolari e il credito cooperativo sono una spina nel fianco.Una norma che eliminasse il voto capitario tra l'altro avrebbe vita difficile in parlamento

C'è spazio per le popolari in Europa e nel mercato globale?

Il sistema della bbc e delle popolari in questi anni di crisi ha rappresentato una scialuppa di salvataggio per molti,un aiuto a chi aveva più bisogno e delle fasce più deboli.Nel settore c'è anche chi ha sbagliato e và punito.Ma con tutto il rispetto per le norme europee qui si tratta di difendere una peculiarità capace di mantenere una dimensione umana del credito,oltre che di difendere i corpi intermedi che non mi risultano siano stati toccati nella carta costituzionale.Abbiamo difeso a lungo questa diversità in Europa,non possiamo cedere ora consegnando lo scalpo delle popolari ai "poteri forti"
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: renzie e le banche popolari

Messaggioda Robyn il 18/01/2015, 20:13

Se si elimina il voto paritario a prescindere dalla azioni che si posseggono si apre la strada alle scalate bancarie.La scusa del voto paritario è che l'elevato numero di azionisti porti a concedere poco il credito.Se si si elimina il voto paritario bisogna andare verso il modello delle public company dove ogni azionista non può possedere più del 5% delle azioni al fine di evitare scalate ,concentrazioni bancarie e lievitazione dei costi per i correntisti,anzi bisognerebbe fare di più ,tutte le spa industrie assicurazioni giornali andrebbero trasformate in public company per evitare posizioni di dominio in ogni ambito del mercato
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