trilogy ha scritto:Non sono d'accordo con quanto scritto nell'articolo. Gli economisti sanno perfettamente che le "aspettative" dei consumatori e delle imprese giocano un ruolo fondamentale nelle decisioni d'investimento e di spesa. In Italia ci sono aspettative negative consolidate da anni. Lo Stato nazionale con la sua politica fiscale e di bilancio ha devastato l'economia produttiva italiana, l'Europa serve da scaricabarile. Draghi utilizza a fatica e in ritardo gli strumenti di cui dispone, mentre la politica chiacchiera inconcludente e vuoto.
La grande lezione per l'eurozona viene invece dalle decisioni della banca centrale elvetica in questi giorni. "Nessuno può pensare di mantenere un sistema di cambi fissi, se i fondamentali economici tra i paesi sono divergenti." Una questione su cui i paesi dell'euro dovranno riflettere.
Hai affrontato diverse questioni. Sulla prima inutile perdere tempo. L'articolo è di Bagnai: una nullità del dibatitto mondiale tra economisti, famoso solo per essere tra i pochi graditi a grillo e salvini (fronte euro-exit). E letteralmente "asfaltato" durante il dibatitto serio avvenuto agli inizio di novembre in quel di Pescara (leggere:
http://noisefromamerika.org/articolo/us ... -dibattiti ).
Gli italiani vedono che le riforme in Italia non si fanno. Vedremo cosa avverrà con il jobs act ma intanto la spending review è starita (e pure Cotarelli) ed i posti statali sono intoccabili (mentre la germania li ha didiotti di 1/3 e UK è sulla stessa strada.
Senza riforme gli italiani hanno imparato che tutto è aleatorio, che le misure in atto o da confermare dipendono dalla finanziaria, dalla "manovre" e dalle "verifiche di governo", amesso e non concesso che i governi durino abbastanza.
Non sono invece d'accordo con l'ultimo punto. Il cambio attuale (1:1) in fondo è come se portasse la svizzera dentro l'euro, in perfetta parità. Solo che prezzi e salari sono molto piu' alti. Fin che dura.
Il problema della svizzera non era tanto il cambio con l'euro (in fase di forte calo) ma la divaricazione rispetto al dollaro (in salita) e quindi la considerazione della BNS è che non poteva mantenere un aggancio a
due valute contemporaneamente. Ad una è possibile, e facile, se i fondamentali dell'economia sono buoni.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)