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Per la serie "diamo i numeri" ...

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Messaggioda franz il 27/12/2014, 17:51

Legge di Stabilità, con #Renzi 39 miliardi di tasse in più: altro che 18 in meno!

Un ottimo articolo del giornalista Franco Bechis, apparso oggi su liberoquotidiano.it, svela la realtà dei fatti e dei numeri che si nasconde dietro lo strombazzante ottimismo dei tweet dell’ex sindaco Renzi. Altro che 18 miliardi tasse in meno: la verità, carta canta, è che nei prossimi ani ci sarà un aumento di tasse di ben 39 miliardi di euro. Tredici volte peggio della manovra dello scorso anno di Enrico Letta.

Come è possibile tutto questo? Leggete cosa scrive Bechis: “La verità, come sempre, sta nei numeri ufficiali, non nelle diapositive o nei cinguettii. E il prospetto di copertura della legge di stabilità appena approvata dice che nel triennio Renzi farà aumentare la spesa pubblica di 61 miliardi e 190 milioni di euro (16 miliardi in più nel 2015), e lieviteranno pure le entrate fiscali di 64 miliardi e 313 milioni di euro (10 miliardi in più nel 2015). Con questi numeri la legge di stabilità di Renzi sarebbe quella che ha messo più tasse in assoluto negli ultimi anni, altro che alleggerimento della pressione fiscale. Peggio addirittura della legge di stabilità 2013 firmata da Mario Monti.

Il prospetto di copertura della manovra è questo, ma nasce anche da una scelta contabile che penalizzerà eccessivamente Renzi sui dati macroeconomici rispetto alla sostanza. Il ministro dell’Economia Piercarlo Padoan ha infatti contabilizzato la famosa misura del bonus sugli 80 euro per 8 miliardi di euro come maggiore spesa e per circa 700 milioni di euro come riduzione di tasse. Nei conti macroeconomici italiani (attenzione però, perchè a questi si riferiranno sempre le istituzioni internazionali, dalla Ue al Fmi, dall’Ocse alle agenzie di rating) il bonus è stato al 90% inserito come trasferimento dello Stato alle famiglie, quindi va ad aumentare la spesa pubblica e non a ridurre la pressione fiscale. Per le tasche degli italiani però la sostanza è che quegli 80 euro mensili sono una riduzione di tasse.

Allora abbiamo corretto il prospetto contabile della legge di stabilità calcolando l’intero bonus come riduzione di tasse. Cambia, ma non radicalmente la musica. Con quella correzione infatti perfino nel 2015 è comunque previsto un aumento delle tasse in Italia: di 2 miliardi e 126 milioni di euro. Nel triennio della manovra le tasse aumenteranno così di 38,8 miliardi di euro (e non dei 64,3 scritti nella legge di stabilità), che sono una cifra comunque mostruosa. Lo si capisce ancora di più se si mette a confronto la legge di stabilità di Renzi con quella del suo immediato predecessore, Enrico Letta.

In fondo il cambio della guardia a palazzo Chigi è stato motivato con la scarsa incisività della politica economica del governo precedente.”

http://www.newspedia.it/legge-di-stabil ... 8-in-meno/


Le regole contabili sono quelle. Lex sed dura Lex. Già in passato Berlusconi rimase fregato perché i diversi condoni e scudi fatti rientravano contabilmente nelle "entrate fiscali" e quindi risultava che lui aveva aumentato le tasse, la pressione fiscale. Oggi Renzi dà piu' soldi i busta aumentando le detrazioni ma queste non sono "meno tasse" ma "piu' trasferimenti, piu' spesa". Se avesse diminuito le aliquote, o concesso deduzioni, sarebbe stato calo della pressione fiscale. Avendo lasciato intatte le aliquote ma concesso detrazioni di ordine sociale, il trasferimento è da classificare come spesa pubblica.
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