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lavori nel 2012

MessaggioInviato: 20/11/2008, 14:03
da gabry
La buona notiziai e' che le prospettive migliori sono per i bistrattati del momento
ricercatori (Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione +8% )
ed immigrati (che andranno a ricoprire molte posizione nelll'area : Professioni non qualificate +13%)

beati gli ultimi?

gabry

Il mercato del lavoro del 2012
meno impiegati e più colf
da miojob.repubblica.it

Tabella riassuntiva: Previsioni di occupazione al 2012 per i 9 grandi gruppi professionali </td>

GRUPPI PROFESSIONALI ............................. Occupati 2007 -- Occupati 2012 Var. %
Legislatori, dirigenti e imprenditori................ 1.190.660 -- 1.212.845 +1,9%
Professioni intellettuali, scientifiche
e di elevata specializzazione.......................... 2.457.421 -- 2.671.645 +8,7%
Professioni tecniche.................................... 5.297.107 -- 5.590.072 +5,5%
Impiegati................................................ 2.461.771 -- 2.554.206 +3,8%
Professioni qualificate nelle attività
commerciali e nei servizi.............................. 3.937.742 -- 4.199.256 +6,6%
Artigiani, operai specializzati e agricoltori.......... 4.475.121 -- 4.444.048 -0,7%
Conduttori di impianti e operai semiqualificati
addetti a macchinari fissi e mobili.................... 2.089.310 -- 2.091.387 +0,1%
Professioni non qualificate............................ 3.010.697 -- 3.418.329 +13,5%
Forze armate............................................ 244.871 -- 237.618 -3,0%
Totale occupazione.................................. 25.164.700 -- 26.419.105 +5,0%
FONTE: RAPPORTO ISFOL 2008

Nei prossimi anni ancora più acuta la polarizzazione professionale dell’occupazione italiana. Crescerà il peso delle figure tecniche e specialistiche e ancor di più di quelle non qualificate. Flessione delle figure intermedie. L’occupazione crescerà di 1,2 milioni di posti. Le previsioni nei risultati del Rapporto Isfol. TABELLA: le previsioni per gruppi professionali


Uffici con meno "colletti bianchi". Aziende con più addetti alle pulizie. Meno operai e più esperti legali e specialisti in gestione del personale. Così cambierà lo scenario dell’occupazione in Italia. Un mercato che fino al 2012 riuscirà a crescere ancora. Con un milione e duecentomila nuovi posti di lavoro in più e un tasso di incremento del 5 per cento che permetterà di portare il numero totale degli occupati a 26,4 milioni.

Sono questi i dati previsionali del Rapporto Isfol 2008 presentato oggi a Roma alla presenza del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. A crescere saranno quindi soprattutto le posizioni di figure professionali tecniche e specialistiche e quelle non qualificate. Nel gruppo delle prime l’incremento netto sarà pari a 507 mila posti mentre per il secondo gruppo, da qui al 2012, le posizioni crescerrano di 409 mila unità. La composizione della struttura occupazionale nei prossimi anni accentuerà così un cambiamento che è iniziato da pochi anni e mostrerà una sempre maggiore polarizzazione. E, seppure le professioni ad elevata qualificazione cresceranno, la loro quota sul complesso della forza lavoro sarà ancora inferiore a quella di altri paesi europei e a quella degli Stati Uniti.

Gli alti profili. A crescere più della media saranno quindi anche le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. In cinque anni registreranno un incremento pari all’8,7 per cento. In particolare, a beneficiarne saranno soprattutto gli specialisti in scienze gestionali, commerciali e giuridiche. Ovvero specialisti in contabilità, gestione del personale, in scienze economiche e esperti legali delle imprese. Complessivamente per questo gruppo di professionisti si registrerà un incremento di 105 mila unità. Ci saranno poi 45 mila posti in più per ingegneri, architetti e esperti informatici.

Nelle assunzioni da qui al 2012 ci sarà posto anche per le professioni tecniche. L’incremento nei prossimi anni per queste figure sarà del 5,5 per cento che in termini assoluti vuole dire quasi 300 mila posti in più. Tra questi troveranno spazio in azienda 68 mila tecnici amministrativi, 50 mila tecnici delle scienze ingegneristiche, 39 mila tecnici delle scienze quantitative, chimiche e fisiche e 36 mila tecnici paramedici.

Sempre più addetti alla pulizia. Ma a crescere di più, sia in termini relativi sia in termini assoluti, saranno soprattutto le professioni non qualificate. Entro il 2012 le assunzioni per questi profili vedranno un incremento pari al 13,5 per cento che in termini assoluti vuol dire 407 mila nuovi posti di lavoro. Per il solo personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia si stima un incremento di 410 mila unità. Saranno 11 mila invece i nuovi posti per il personale addetti ai servizi di sicurezza.

Meno impiegati e più colf. Nel mezzo di questa sempre più acuta polarizzazione del mercato, dove crescono i segmenti estremi delle professioni a rimetterci sono proprio le figure intermedie. Nei prossimi anni ci sarà sempre meno spazio per gli impiegati. Fino al 2012 la richiesta delle imprese per queste figure crescerà del 3,8 per cento, ovvero a un ritmo inferiore a quello del mercato nel suo complesso. Vedranno un’evoluzione positiva invece tutte quelle figure qualificate legate alle attività commerciali e nei servizi. In questo caso le aziende mostreranno interesse soprattutto per quei professionisti con qualifiche nei servizi alberghieri e nella ristorazione. Tra loro ci saranno infatti 120 mila nuove assunzioni. Bene andranno, seppure su livelli assoluti inferiori, anche i professionisti qualificati nei servizi sanitari (27 mila). Soprattutto, crescerà del 13,5 per cento (quasi il triplo della media del mercato del lavoro) la richiesta di tutte quelle figure legate ai servizi personali (+70 mila unità).

La flessione di artigiani e agricoltori. Diminuirà in termini assoluti invece la richiesta di artigiani, operai specializzati e agricoltori che da qui al 2012 caleranno di quasi un punto percentuale (0,7 per cento). A risentire di questa flessione saranno soprattutto gli agricoltori e gli operai addetti all’agricoltura che nel complesso diminuiranno di 43 mila unità. Così come non bene andrà agli artigiani e agli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento che registreranno una flessione che ridurrà di 28 mila unità il volume di occupati. All’interno di questo segmento professionale, miglioreranno solo le opportunità occupazionali di operai specializzati addetti alla pulizia degli uffici e per gli operai metalmeccanici specializzati, la cui richiesta aumenterà rispettivamente di 48 mila e di 43 mila unità.


PER SAPERNE DI PIU':
www.isfol.it

Re: lavori nel 2012

MessaggioInviato: 23/11/2008, 18:01
da franz
intanto adesso .....


Cgil: "Entro fine anno
a casa 400 mila precari"


ROMA - Sarà un Natale amaro per i precari. Quattrocentomila "lavoratori a termine" e "a progetto" - solo nel settore privato - rischiano di perdere il posto a dicembre. La stima della Cgil è basata su una platea di riferimento di 3,4 milioni di lavoratori precari nel privato, di cui 1,8 milioni a tempo determinato, 1 milione di collaboratori, 200 mila lavoratori interinali, 300 mila con partita Iva e 100 mila occasionali.

Di questi 400 mila circa, secondo i calcoli del sindacato, rischiano di perdere il posto per effetto della scadenza al 31 dicembre dei contratti.
(23 novembre 2008)
www.repubblica.it