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Un modello cinese per l'Europa?

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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda flaviomob il 05/12/2014, 22:35

Beh grazie, partono da un livello prossimo allo zero...

Molto più interessante, in Oriente, il caso della Corea del Sud o del Giappone.


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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda franz il 05/12/2014, 22:50

flaviomob ha scritto:Beh grazie, partono da un livello prossimo allo zero...

Molto più interessante, in Oriente, il caso della Corea del Sud o del Giappone.

Sicuramente i piccoli possono (e devono) crescere piu' dei grandi.
Succede anche con gli umani.
Solo che definire i cinesi "piccoli" pare un po' al limite.
Che poi fossero prossimi allo zero, ... sappiamo perché!
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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda flaviomob il 06/12/2014, 12:58

Grande balzo indietro nella classifica dell’anti-corruzione

Di cinaforum il 3 dicembre 2014 | News • PDF

La Cina scende dall’ottantesima posizione alla numero 100 nel “2014 Corruption perception index“, la classifica annuale di Transparency International dei paesi più corrotti. Una lista, quella stilata dal movimento anti-corruzione (fondato nel 1993) con sede a Berlino e presente in un centinaio di paesi, che vede in cima gli Stati dove il malaffare è minore e nelle posizioni più basse quelli dove è più pervasivo.

Il balzo indietro di venti posizioni sembrerebbe confermare la necessità di un intervento incisivo contro il fenomeno, azione della quale il presidente Xi Jinping ha fatto una priorità della sua amministrazione e che ha preso la forma di una campagna ad hoc “contro tigri e mosche”. Una campagna che – secondo quanto dichiarato nelle ultime settimane da diversi dirigenti del Partito comunista cinese (Pcc) – potrebbe durare anni e che è molto popolare tra l’opinione pubblica cinese.

Finora la Commissione centrale di vigilanza (l’organismo che si occupa dell’anti-corruzione nel Pcc) ha indagato circa 75.000 degli 86 milioni di iscritti al più grande partito comunista del mondo e ne ha puniti il 27%. Secondo i dati del ministero dell’interno cinese, 288 sospetti sono stati arrestati all’estero nell’ambito dell’operazione “Fox hunt”.


Il presidente di Transparency International, Jose Ugaz, ha dichiarato che “la corruzione nelle grandi economie non soltanto nega i diritti umani ai più poveri, ma crea anche problemi di governo e instabilità”.

Transparency International riconosce lo sforzo della Repubblica popolare per affrontare il problema (nello stesso tempo però lo giudica più uno strumento di lotta politica che un tentativo di sconfiggere la corruzione), ma boccia le modalità scelte da Xi e compagni: “Troppe indagini per corruzione vengono condotte in segreto e il modo in cui la gente viene perseguita necessita di maggiore trasparenza”. Nelle scorse settimane, l’organizzazione anticorruzione aveva pubblicato i suoi suggerimenti su come fronteggiare il problema in Cina.

Transparency International, oltre a rilevare che nella maggior parte dell’Asia la corruzione cresce assieme al fatturato delle economie nazionali, sul caso Cina si chiede: “Quanto può essere efficace un approccio dall’alto al basso, in assenza di trasparenza, di un governo tenuto a rispondere delle proprie azioni, di media liberi e di una società civile?”.



3 dicembre 2014

http://www.cinaforum.net/transparency-i ... nal-china/

Per me prima o poi scoppierà un'enorme "bolla" cinese...


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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda franz il 06/12/2014, 16:43

flaviomob ha scritto:Per me prima o poi scoppierà un'enorme "bolla" cinese...

Anche per me ... e sarà un vero disastro, lungo molti anni, prima che se ne possa uscire.
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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda trilogy il 23/03/2015, 8:37

Pirelli, c’è l’accordo: i cinesi primi azionisti
Opa da 15 euro per azione con l’obiettivo di togliere il titolo da Piazza Affari

Adesso è arrivata anche la firma: ChemChina è il nuovo socio forte di Pirelli. Dopo una lunga giornata di riunioni tecniche il consiglio di amministrazione di Camfin si è riunito in serata per il via libera definitivo all’accordo con cui trasferirà il 26,2% di Pirelli alla newco in cui il gruppo di Haidian avrà il 65% e il 35% sarà di Nefgarant (Rosneft) e Coinv (Tronchetti Provera e storici alleati, Unicredit e Intesa Sanpaolo). «L’accordo rappresenta una grande opportunità per Pirelli. L’approccio al business e la visione strategica di Cnrc garantiscono lo sviluppo e la stabilità di Pirelli», afferma il presidente Marco Tronchetti Provera.[..]

http://www.lastampa.it/2015/03/22/econo ... agina.html
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Re: Un modello cinese per l'Europa?

Messaggioda trilogy il 23/03/2015, 19:52

Chi è l'impresa che ha comprato Pirelli:

Chem-China è un colosso da 244 miliardi di yuan di fatturato, pari a circa 36 miliardi di euro. Nella classifica dei principali aziende chimiche mondiali e in quella dei colossi industriali cinesi è al 19esimo posto, in quella internazionale stilata da Fortune al 355esimo, con ottime potenzialità di crescita. Del resto, è giovanissima. Creata nel 2004 come nuova estensione della Sasac (State-owned Assets Supervision and Administration Commission), commissione che gestisce una grossa fetta delle aziende di stato cinesi, nelle mani del presidente Ren Jianxin ha aperto nuovi stabilimenti di produzione e di ricerca e sviluppo in 140 diversi paesi, senza considerare le decine di società che controlla ai quattro angoli del globo e i 24 istituti di ricerca e design che sta cercando di trasformare nella rampa di lancio per la sua prossima rivoluzione. Quella con cui Chem-China realizzerà il suo motto: "chimica tradizionale, materiali avanzati".

http://www.panorama.it/economia/aziende ... o-pirelli/
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