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Sempre a proposito di "fine del lavoro" (presunta)

MessaggioInviato: 01/12/2014, 23:44
da franz
Un esercito di 15 mila robot,
la rivoluzione di Amazon
Il colosso di Seattle in vista delle feste e dei saldi annuncia di voler rafforzare il suo esercito di apparecchi per la logistica. Con un risparmio di 500 milioni di dollari
di Marta Serafini

Non sono iscritti a nessun sindacato, non si lamentano e non si ammalano. Ma soprattutto lavorano gratis. Amazon, numero uno dell’ecommerce, implementa la sua armata di robot, facendoli salire a 15 mila unità entro la fine dell’anno. Il gigante di Seattle grazie a questi apparecchi di colore arancione del peso di 145 chili raggiungerà un importante obiettivo. Ossia il taglio dei costi di logistica da 400 a 900 milioni. Una cifra non da poco che sarà raggiunta perché questi apparecchi sono in grado di spostare oggi fino a un peso di 326 chili.

Arancioni e disciplinati
Ma non solo. I Kiva, questo il loro nome, permettono di risparmiare 32 chilometri al giorno di spostamenti tra gli scaffali e porta gli oggetti alla porta di uscita delle merci in 13 minuti, contro l’ora e mezzo degli operai umani. E basta guardarli in un video pubblicato in anteprima Business Wire, mentre si muovono in modo diligente e ordinata nei magazzini per capire quanto la faccenda convenga in termini di risparmio ed efficenza. Il meccanismo è semplice: i robot si “caricano” sulle spalle interi scaffali di 1.80 metri per 1.20 e poi spostano le merci dove è necessario. A fornire questi gioiellini a Jeff Bezos è Kiva, una società acquisita da Amazon nel 2012 per 775 milioni di dollari. E se prima, come sottolinea il Wall Street Journal, il colosso di Seattle forniva questi robot anche ad altre società come Gap, ora ha deciso di tenerseli tutti per sé. Per installare i robot nel solo magazzino di Ruskin, Florida, la spesa era stata stimata nel 2013 in 46 milioni di dollari. L’annuncio dell’aumento delle unità arriva nel giorno del Cyber Monday, giornata dedicata agli sconti degli acquisti tecnologici online e non a caso coincide con il periodo natalizio e dei saldi. Amazon insomma, in passato spesso accusata di imporre ai suoi dipendenti turni massacranti, decide di puntare tutto sull’automazione del lavoro. Il tutto dopo aver rivelato al mondo di avere intenzione di usare i droni per le consegne dei pacchi. Con buona pace degli operai in carne ed ossa. Secondo i critici infatti l’iniziativa non farà altro che far diminuire i posti di lavoro. Ma da Amazon (che oggi conta 132.600 impiegati) assicurano che entro il 2015 assumeranno 10 mila persone solo in California.

http://www.corriere.it/tecnologia/14_di ... 77f5.shtml

Re: Sempre a proposito di "fine del lavoro" (presunta)

MessaggioInviato: 02/12/2014, 2:46
da pianogrande
La robotizzazione, l'automazione in genere, è solo un salto di qualità che permette all'uomo di dedicarsi a incombenze di livello più elevato.

E' la stessa cosa che succede nel nostro organismo.

Dante non avrebbe scritto la Commedia se fosse stato impegnato a far pompare il cuore e/o a digerire il cibo con atti coscienti e volontari.

I computer, applicando esattamente questo principio cioè esecuzione automatica di procedure ormai acquisite, ci permettono un livello di civiltà che, se facessimo tutte quelle cose a mano e coscientemente, non raggiungeremmo mai pur lavorando tutti e duramente.

Re: Sempre a proposito di "fine del lavoro" (presunta)

MessaggioInviato: 02/12/2014, 15:16
da franz
corretto. E proprio i computer, che sono stati applicati soprattutto a livello amministrativo (contabilità, vendite, fornitori, magazzini, fatturazione, abbonamenti, listini, web, videoscrittura) e quindi terziario, ci fanno vedere quanto nel terziario sia aumentata la manodopera. Hanno sostituito lavori penosi e lunghi ed hanno consentito lavori piu' sofisticati e complessi.
Totale meno primario, meno secondario, piu' terziario.