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Facciamo debito?

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Facciamo debito?

Messaggioda pianogrande il 22/11/2014, 13:06

L'inflazione è l'aumento dei prezzi (la diminuzione del potere di acquisto).

Non confondiamo la causa con l'effetto.
E' questo che sta succedendo.
Se c'è inflazione per eccesso di domanda è un segno di economia che gira.
Per difetto di domanda i prezzi tendono a scendere (deflazione). L'economia non gira.

Come se ne esce?
Aumentando i prezzi? Un delirio.

Si provoca un aumento della domanda stampando moneta?
A chi la diamo la moneta? Alle banche?

Cosa ci fanno le banche? La prestano a chi ne ha bisogno? Di solito no. Di solito la reinvestono in prodotti finanziari in un meccanismo che somiglia al gatto da dieci miliardi scambiato con due cani da cinque miliardi (bolla).

Nel frattempo, i redditi fissi si impoveriscono sempre più (il loro potere d'acquisto crolla).

Chi ci ha guadagnato?

Chi aveva debiti.

Chi li ha pagati questi debiti?

I redditi fissi con la perdita di potere d'acquisto e i creditori che riceveranno valuta con meno potere di acquisto.

Tra l'altro, non dimentichiamo il caso in cui le cose simpaticamente convergono e cioè quando un reddito fisso è anche creditore (risparmiatore).

Che p....!!
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda ranvit il 22/11/2014, 13:11

Bisognerebbe stampare moneta (aumentando temporaneamente il deficit) per:
- investimenti contro il dissesto idrogeologico
- investimenti in ricerca e manutenzione ai siti archeologici/musei
- forte diminuzione delle tasse alle imprese.
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda pianogrande il 22/11/2014, 13:25

ranvit ha scritto:Bisognerebbe stampare moneta (aumentando temporaneamente il deficit) per:
- investimenti contro il dissesto idrogeologico
- investimenti in ricerca e manutenzione ai siti archeologici/musei
- forte diminuzione delle tasse alle imprese.


Stampare moneta (BCE) può aumentare il deficit nel senso che questa moneta viene incamerata facendo debito (BCE che acquista titoli di stato).

Gli investimenti contro il dissesto idrogeologico possono sollevare qualche speranza solo se non dati in mano alla stessa classe politica che lo ha creato e senza leggi che ne creino altro ma con leggi che lo impediscano (non se ne ha notizia, sopratutto del loro rispetto).
Burlando che va a chiedere soldi allo stato senza allegare un pacco di lettere di dimissioni, rappresenta brillantemente quello che sto dicendo.

Si veda anche la recentissima legge della regione Lombardia sulla cementificazione che, ormai, consisterà nel buttare cemento nuovo sul cemento vecchio perché di spazio libero non ce n'è più.

Per siti archeologici e musei vale, più o meno, quanto detto sopra.

per la detassazione delle imprese, posso essere d'accordo ma non (assolutamente no) a pioggia.

Almeno i primi tempi in cui bisogna rilanciare l'economia c'è bisogno di concentrarsi su chi se la merita la detassazione.

Chi fa questa scelta?

Mi fermo qui.

In parole povere, ricadiamo sempre sul finanziamento sulla parola a questa classe politica e in particolare alle sputtanatissime regioni.

Insomma. Se non cambiamo sistema, non c'è niente da fare.
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda franz il 22/11/2014, 15:05

Una sola precisazione per @piano, di cui condivido in toto gli ultimi interventi.

L'inflazione è un aumento generalizzato dei prezzi.
Come la deflazione è un calo generalizzato degli stessi.

Puo' essere "importata" o endogena, nel secondo caso è sicuramente provocata da un aumento della massa monetaria circolante, attuata oltre l'aumento di produttività reale nel paese. Nel senso che, riassumendo, se si aumenta la massa monetaria in modo proporzionale all'aumento del PIL (PIL+ 2% = Massa monetaria +2%) non si crea inflazione ma se invece l'amumento della massa monetaria supera quello del PIL, si genera una rincorsa all'aumento (generalizzato) dei prezzi.
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda ranvit il 22/11/2014, 17:43

Insomma. Se non cambiamo sistema, non c'è niente da fare.

E chi dovrebbe cambiarlo il sistema??? :roll:
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda pianogrande il 22/11/2014, 23:37

ranvit ha scritto:Insomma. Se non cambiamo sistema, non c'è niente da fare.

E chi dovrebbe cambiarlo il sistema??? :roll:


Cosa credi che ci sia (o addirittura che io abbia) una risposta semplice e immediata?

Intanto (se lo siamo) siamo d'accordo su quale è il problema.

Il che non è poco per cercare, magari discutendone insieme, una soluzione.

Anche rendersi conto di cosa non è la soluzione può essere utile per non perdersi in illusioni.

In questo momento ci stiamo fidando di Renzi (sia io che tu anche se con livelli di entusiasmo un po' diversi).

Solo lui (quello che lui incarna, naturalmente) può operare per cambiare il sistema.

E' il capo dell'esecutivo e cioè il responsabile operativo del paese.

Tutto deve partire da lì.

Se riesce a farci vedere qualche sprazzo di trasparenza, di modifica della burocrazia soffocante, di privilegi intaccati davvero e non le buffonate delle auto blu su internet, di semplificazione e legalizzazione di qualsiasi tipo e partendo da qualsiasi punto, ecco che potremmo ricominciare a sperare.

Diversamente, rischiamo vere e proprie rivoluzioni (non è che i margini siano poi tanto larghi).

Rivoluzioni con tutti i rischi delle rivoluzioni e cioè poteri dittatoriali e quindi tutti contenti per forza.

Ormai la gente (che tra l'altro si rifiuta ostinatamente di ammettere le proprie individuali colpe per lo stato delle cose e questo è il più brillante risultato del populismo) è davvero stufa e non so se sarà disposta a dare credito a qualcun altro che non gli prometta di mettere il sistema a ferro e fuoco.

Ormai è diventato una banalità ma se non cambia qualcosa Renzi (qualcosa di serio e concreto, non i giochini di parole utili solo a Crozza per farci ridere) si mette davvero male.

Spero che, lui per primo, se ne renda conto davvero.
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda flaviomob il 23/11/2014, 1:35

Per me Italia, Francia e Spagna+Portogallo dovrebbero fare un "minieuro" x conto loro, con fuori la Germania.


Appello per una moneta complementare all’ euro

venerdì, 21 novembre 2014


Ecco un appello per una nuova moneta fiscale complementare all’euro promosso da Luciano Gallino, Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Stefano Sylos Labini e Enrico Grazzini. Di questo appello di discuterà sabato 22 novembre a Roma presso l’Hotel Universo, via Principe Amedeo 5/B, nell’incontro su «La sinistra e la trappola dell’euro» con Emiliano Brancaccio, Stefano Fassina, Paolo Ferrero, Vladimiro Giacchè, Enrico Grazzini e Leonardo Mazzei.

Uscire dalla depressione con l’emissione di “moneta statale” a circolazione interna

Manifesto / appello a cura di:

Biagio Bossone, Marco Cattaneo, Luciano Gallino, Enrico Grazzini, Stefano Sylos Labini



Per uscire dalla crisi e dalla trappola del debito, proponiamo di rilanciare la domanda grazieall’emissione gratuita da parte dello Stato italiano di Certificati di Credito Fiscale ad uso differito e all’utilizzo di Titoli di Stato con valenza fiscale. In questo modo lo Stato creerebbe moneta nazionale complementare all’euro, e di conseguenza nuova capacità di spesa, senza però generare debito. Questa proposta risulta così compatibile con le regole e i (rigidi) vincoli posti dal sistema dell’euro e delle istituzioni europee

..... (lungo) .....

http://www.gadlerner.it/2014/11/21/appe ... e-all-euro


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Re: Facciamo debito?

Messaggioda trilogy il 23/11/2014, 9:29

Appello per una moneta complementare all’ euro

Mi sembra che ne avessimo già discusso, ma è una ipotesi completamente assurda e sbagliata nella valutazione delle sue implicazioni contabili. Mi ricorda quando mancavano le monete metalliche e le banche si erano inventate i mini assegni. :mrgreen:
In pratica lo Stato ti da gratis i certificati, poi tu con i certificati paghi le tasse. Bello. Il problema è che lo Stato con le tasse paga stipendi, attrezzature, eroga servizi, paga interessi in euro, ecc. A questo punto che fa? Paga le sue spese con altri certificati. Finchè nessuno li vorrà più.....

L'altro aspetto è che qualunque strumento di pagamento inserisci nel sistema, da una parte si crea un debito dall'altro un credito, una attività e una passività.
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Re: Facciamo debito?

Messaggioda flaviomob il 12/12/2014, 3:37

http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... emocrazia/


Democrazia ed economia nazionale sono a rischio?


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Re: Facciamo debito?

Messaggioda franz il 12/12/2014, 8:37

flaviomob ha scritto:Democrazia ed economia nazionale sono a rischio?

Ci sono molti errori in quel testo. Ne cito uno:
A causa del fatto che lo stato italiano non ha più una moneta, e che non ha più una Banca Centrale autonoma – la quale, in coordinazione con il governo e le istituzioni politiche democraticamente elette, potrebbe acquistare illimitatamente i titoli di debito statali “stampando moneta nazionale” – i titoli di debito dello stato italiano sono oggi considerati da Standard & Poor's un gradino sopra i cosiddetti titoli spazzatura, ovvero i titoli a rischio di fallimento e quelli che pagano un interesse più alto

No, la causa principale è ovviamente che abbiamo un debito elevato e che gli investitori mettono in dubbio la nostra capacità (e volontà) di ripagarlo. La causa del debito a sua volta sono spese superiori alle entrate ... non per un anno ma per 40 anni consecutivi. L'articolista pensa forse che se avessimo una banca centrale nostra, che stampa soldi per noi, avremmo una situazione magica, quella da "pasti gratis". Sbagliato. Avremmo un'inflazione elevata, come infatti avevamo prima di adottare l'Euro. Ricordiamoci che la Lira era una valuta debole mentre l'Euro è una valuta forte (ed anche il Marco tedesco era considerato valuta forte).
Chiarito questo e considerato che l'articolista ammette l'impossibilità concreta di uscure dall'euro, della proposta finale (moneta fiscale) abbiamo già discusso.

Sui rischi io direi che considerando i 50 stati usa, che non hanno una moneta propria (ma la aveveno prima del 1785) ed hanno un proprio bilancio ed entrate fiscali, li' di rischi non se ne sono visti, malgrado piu' di 200 anni di storia del dollaro.
Semplicemente perché hanno adottato quei sistemi automatici, basati sulla legge, che impediscono ai singoli stati (come la california) di avere debiti eccessivi. Il debito americano infatti è prevalentemente di origine federale. Quello dei singoli stati è irrisorio. Appena si supera una certa soglia non si possono piu' pagare stipendi e pensioni pubbliche, si chiudono gli uffici e si ferma la macchina dello stato. Impropriamente lo chiamano "default" ma piuttosto è una bancarotta.
Ma lo vedete questo sistema in Italia?
Noi questo sistema non lo abbiamo avuto (e ora lo abbiamo adottato tardi) e quindi il debito è lievitato fino a 130% del PIL.
In entrambi i casi, default e uscita dall'euro, gli scenari piu' realistici letti parlano di rivolte per le strade, tumulti, morti, distruzione di beni pubblici e privati.
Questi si' che sono i rischi per il sistema democratico.
Colpa di chi ha fatto il debito e non ha previsto norme ferree per non superare una certa soglia.
Uscirne non sarà facile. Io sono per il commissariamento. Non solo Roma o il PD romano. Tutta l'Italia.
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