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Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

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Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda franz il 04/06/2008, 9:43

Per l'auto si tratta del quinto mese consecutivo di trend negativo
Già ad aprile le consegne erano calate del 2,86%, a 201.844 unità
Crolla il mercato a maggio
vendite a meno 17,56%

di VALERIO BERRUTI

TABELLE: http://download.repubblica.it/pdf/motor ... etture.pdf

Stavolta il colpo è stato più duro. Il mercato italiano dell'auto per il quinto mese consecutivo va in rosso. A maggio le vendite sono sprofondate del 17,5 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il momento peggiore dell'anno. Insieme all'Italia è andata sotto mezza Europa: dalla Spagna, la peggiore (-24,3) quello italiano è crollato anche il mercato spagnolo (-24,3), alla Germania (-6%). Tra i grandi mercati, l'unica eccezione è stata la Francia con una crescita del 7,1 per cento e un balzo del gruppo Fiat di addirittura il 33,3 per cento.

Ma torniamo in Italia. Il tonfo di maggio è davvero pesante: le nuove immatricolazioni infatti sono scese del 17,56%, attestandosi a 204.607 unità, contro le 248.194 di un anno fa. Ad aprile il mercato era calato del 2,86%, a 201.844 unità. Nei primi cinque mesi dell'anno sono state immatricolate in Italia 1.073.570 unità, segnando una flessione del 10,04% rispetto alle 1.193.342 dello stesso periodo del 2007.
Per quanto riguarda la Fiat le immatricolazioni a maggio sono scese del 12,6%, a 66.827 unità, contro le 76.463 di maggio 2007. Nei primi cinque mesi dell'anno il gruppo torinese ha immatricolato 342.114 nuove autovetture, in calo del 9,34 rispetto alle 377.373 dello stesso periodo di un anno fa. Scende, anche se di poco, la quota di mercato del gruppo Fiat che si attesta al 32,67% contro il 33,6 di maggio 2007. Sale invece al 31,87 (dal 31,63) nei primi cinque mesi.

Tra i costruttori esteri il primato delle vendite a maggio in Italia spetta ancora una volta a Ford (14.392 immatricolazioni) ma con un calo del 27,90% rispetto al pari periodo del 2007. In seconda posizione si ripete la Opel con 14.256 unità immatricolate e un trend su base annua di -22,11%, e al terzo Volkswagen (13.493 unità immatricolate, -19,59%) che si insedia al posto di Toyota in forte discesa (-40,92%, a 8.176 unità). Al quarto posto Citroen (11.280 unità, -14,19%), seguita da Peugeot (9.911,-17,59%) e Renault (9.436 unità, -16,14%). Per quanto riguarda le tedesche di lusso, sono tutte negative: Mercedes segna -18,51% a 6.842 unità, Bmw cede il 14,88% a 6.224 unità e Audi perde il 10,72% a 5.038 unità. Ribassi generalizzati per le asiatiche, ad eccezione di Nissan (+10,03%, a 4.785 unità) e Mazda (+44,88%, a 1.811 unità).

Secondo Salvatore Pistola, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case estere "La flessione delle immatricolazioni dall'inizio dell'anno di ben 120.000 vetture dimostra che il meccanismo degli incentivi non è più adeguato al ruolo di stimolo alla domanda e alla sostituzione della parte più vecchia del parco circolante". Il resto della crisi dipende, sempre secondo Pistola, "dalla crescita abnorme del costo del carburante e "dalle scarse risorse economiche delle famiglie, come evidenziato anche dal recente rapporto Istat".

Preoccupazione anche da parte dell'Anfia, i rappresentati delle case italiane, che prevedono una chiusura in rosso a due cifre anche per il semestre.
(3 giugno 2008)
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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda incrociatore il 04/06/2008, 10:14

adesso non è per fare il solito ecologista della domenica, ma di un po' di macchine in meno forse c'è bisogno...

A parte le battute io credo che dai momenti di crisi bisogna saper anche trarre delle lezioni per deviare da strade che magari ci sono sembrate "naturali" fino ad un attimo prima. Tutta questa logica della "crescita" solo vista in termini di PIL mi sembra una logica dal fiato un po' corto che non fa più ragionare, che costringe tutti a correre, senza mai fermarsi a capire... forse andare in crisi non è solo una questione di "mercato"... è un'esigenza.

Perdonate... ma certi discorsi vengono fuori quando si è un po' depressi...
;)
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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda franz il 04/06/2008, 11:34

incrociatore ha scritto:adesso non è per fare il solito ecologista della domenica, ma di un po' di macchine in meno forse c'è bisogno...

A parte le battute io credo che dai momenti di crisi bisogna saper anche trarre delle lezioni per deviare da strade che magari ci sono sembrate "naturali" fino ad un attimo prima. Tutta questa logica della "crescita" solo vista in termini di PIL mi sembra una logica dal fiato un po' corto che non fa più ragionare, che costringe tutti a correre, senza mai fermarsi a capire... forse andare in crisi non è solo una questione di "mercato"... è un'esigenza.

Perdonate... ma certi discorsi vengono fuori quando si è un po' depressi...
;)

Si, meno macchine in giro è un fatto positivo per tutti. E già noto la diminuzione.
Molti tragitti sono spesso inutili. Quando le scuole sono chiuse, le strade respirano. I pedoni pure.
Molti studenti sono motorizzati, troppe mamme per fae 500 mt usano la macchina per portare e riprendere il figlio da scuola.
Finiti i tempi in cui si andava a scuola a piedi (a milano facevo 1Km da 2 a 4 volte al giorno per andare a piedi al liceo).

Oggi se i mezzi pubblici funzionassero meglio molti lavoratori dipendenti potrebbero lasciare a casa la macchina.
Oppure usare sistemi di car sharing.

Ma i lavoratori dipendenti, con orario fisso o elastico, sono sempre meno.
Crescono gli indipendenti, i quali non si spostano da cliente in cliente con l'autobus, anche perché spesso hanno degli attrezzi del mestiere da portarsi dietro.
Molti lavorano da casa (tele lavoro) ma la macchina prima o poi serve, nell'arco di una giornata.

Non credo pero' che il calo delle vendite di macchine nuove influisca sul PIL.
Non comprare la macchina nuova e non andare in vacanza sono modi di risparmiare, per avere soldi per altre spese.

Certo il PIL come indicatore non è importante.
Per me lo sono di piu' altri indicatori, sulla qualità dei sistemi educativi, sulla scolarità, sulla lettura di libri e giornali, sulla qualità della sanità, delle competitività.
Purtroppo anche qui non è che siamo messi bene, ... anzi.....

Ma avremo modo di discuterne :-)

Ciao,
Franz
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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda franz il 20/06/2008, 7:50

Milano, 21:07
AUTO: MARCHIONNE, MERCATO GIUGNO DISASTROSO COME A MAGGIO

Il mercato dell'auto a giugno "e' stato disastroso, cosi' come a maggio". Lo ha affermato l'amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, oggi a margine della presentazione dell'Alfa Romeo Mito, a Milano. Il mercato dell'auto in Italia - ha aggiunto Marchionne - e' "strutturalmente debole. A giugno continua la tendenza di maggio, vedremo come chiudera'". Migliora invece la situazione in Brasile, dove il mercato "continua ad andare bene".

www.repubblica.it
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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda louisebonzoni il 22/06/2008, 11:32

Non si è pensato che forse il cittadino preferisca pensare anche un po' al risparmio, all'ambiente, alla salute, che vengono compromessi dall'acquisto di un auto? Forse tanti si son ravveduti ed utilizzano l'auto solo quando costretti da contingenze, perciò non si sentono in DOVERE di cambiare l'auto per "aiutare" la Fiat. :)
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Cala il consumo della benzina di oltre il 9%

Messaggioda Ful il 22/06/2008, 18:29

Tra maggio 2007 e lo stesso mese 2008

Cala il consumo della benzina di oltre il 9%

http://www.rinnovabili.it/cala-il-consumo-della-benzina-di-oltre-il-9-501038
I dati ufficiali dell’Unione Petrolifera Italiana dimostrano come l’innalzamento dei prezzi abbia portato a contrazioni della domanda, come nel caso della benzina per autotrazione, che scende addirittura di nove punti percentuali

I consumi petroliferi in Italia a maggio 2008 (6,8 milioni di tonnellate) hanno subito un calo del 3,8% (-269.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2007. L’Unione Petrolifera informa che per quanto riguarda i prodotti da autotrazione, la benzina è il carburante che è calato di più: -9,1% (-95.000 tonnellate).
La domanda di carburanti (benzina + gasolio) a maggio è stata di 3,2 milioni di tonnellate, con un -5,2% rispetto allo stesso mese del 2007.


Oltre al mercato delle autovetture calano i consumi di carburante. Vale lo stesso discorso: in periodi di vacche magre si tende a risparmiare spesso sul superfluo (Buona notizia: speriamo sempre più cittadini scoprano altri stili di vita) .

Legando i cali dei due settori: automobilistico e carburante, si potrebbe dedurre che l'utente finale è in attesa di nuove tecnologie. Il mercato delle auto oggi offre poche scelte: benzina e diesel ormai costano uguali; non ci sono alternative valide a prezzi di mercato proposte dalle case costruttrici.
La rete di metano in particolare e gpl sono carenti sulle nostre strade.
Gli incentivi erogati dai Comuni sono ad intermittenza, almeno qui in ER non so in altre regioni.
E dire che il metano e il gpl sono convenienti ed inquinano meno. Consentono ad un auto di 70 cv, rispettivamente di percorrere fino a 300 km con meno di 15 euro e 500 km con 25 euro. ( Mia stima approssimativa sperimentata e confrontata con amici)

..un’auto a Gpl, che permette un abbattimento del 50-60% del monossido di carbonio, una riduzione del 20% degli ossidi di azoto. Queste però riguardano auto nuove: un’auto trasformata a Gpl, permette riduzioni inferiori.

...La “doppia alimentazione” benzina-metano. Con emissioni del 60% in meno di monossido di carbonio, dal 40 al 60% in meno di ossidi di azoto e riduzioni di circa il 70% di idrocarburi incombusti.

tratto da:
http://www.rinnovabili.it/mobilita-sostenibile

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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda mario il 25/06/2008, 19:16

Il problema è il prezzo del petrolio salito a livelli non giustificati (mi sembra +150% in meno di 2 anni) dalla crescita della domanda (mi sembra +20% - mi corregga chi conosce i numeri esatti).
Forse la spiegazione sta anche nel mercato dei future condizionato da compravendite di natura meramente speculativa.
Mi è sembrato di aver letto da qualche parte che ogni giorno su quel mercato vengono trattati derivati per quantitativi di petrolio di gran lunga superiore ai quantitativi realmente prodotti.
Forse bisognerebbe proibire a livello mondiale l’acquisto di future da parte di chi opera per motivi solamente speculativi.
L’acquisto dei future sul petrolio, come quelli sul frumento, dovrebbero essere consentiti unicamente a chi realmente tratta petrolio, frumento ecc, ed ha la reale necessità di assicurarsi dai rischi di fluttuazione dei prezzi.
mario
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Re: Crolla il mercato a maggio, vendite a meno 17,56%

Messaggioda franz il 25/06/2008, 21:46

mario ha scritto:Il problema è il prezzo del petrolio salito a livelli non giustificati (mi sembra +150% in meno di 2 anni) dalla crescita della domanda (mi sembra +20% - mi corregga chi conosce i numeri esatti).
Forse la spiegazione sta anche nel mercato dei future condizionato da compravendite di natura meramente speculativa.
Mi è sembrato di aver letto da qualche parte che ogni giorno su quel mercato vengono trattati derivati per quantitativi di petrolio di gran lunga superiore ai quantitativi realmente prodotti.
Forse bisognerebbe proibire a livello mondiale l’acquisto di future da parte di chi opera per motivi solamente speculativi.
L’acquisto dei future sul petrolio, come quelli sul frumento, dovrebbero essere consentiti unicamente a chi realmente tratta petrolio, frumento ecc, ed ha la reale necessità di assicurarsi dai rischi di fluttuazione dei prezzi.

Io inizierei ad abolire i cartelli. enorme quello petrolifero.
Non ho dati sulla domanda ma so che l'offerta non cambia.
Quindi se l'offerta rimane la stessa ma la domanda aumenta del 20% .... ecco che il prezzo puo' crescere molto di piu' del 20%, soprattutto se l'offerta è gestita da un cartello.
Hai ragione sulla speculazione ma nessuno speculerebbe se non vi fosse un cartello che gestisce l'offerta a fronte di una domanda in crescita. Mi pare che la speculazione non sia una causa ma un effetto.

Ciao,
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