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Cresce la povertà in Italia

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Cresce la povertà in Italia

Messaggioda trilogy il 14/07/2014, 10:26

Istat: un italiano su dieci in povertà assoluta.
Coinvolto quasi un milione e mezzo di minori


Tra il 2012 e il 2013, l'incidenza della povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9% (per effetto dell'aumento nel Mezzogiorno, dal 9,8 al 12,6%), coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente

Istat: un italiano su dieci in povertà assoluta. Coinvolto quasi un milione e mezzo di minori Corteo a Piombino per il lavoro
TAG crisi economica, povertà, povertà in Italia, stipendi, reddito, ricchezza
MILANO - In Italia 3 milioni e 230 mila famiglie sono sotto la soglia di povertà relativa: significa che quel nucleo, se composto di due persone, spende meno di quanto avvenga pro capite nel Paese, cioè 972,52 euro mensili. Va ancora peggio al 7,9% dei nuclei, che sono sotto la soglia di povertà assoluta e quindi, secondo le definizioni dell'Istat, non riescono a sostenere la spesa minima necessaria per acquistare quei beni e servizi "considerati essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile": Se si guarda al numero di persone coinvolte, quelle persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila).

Secondo i dati dell'Istituto di statistica, tra il 2012 e il 2013, l'incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7 al 12,6%) in tutte le ripartizioni territoriali; la soglia di povertà relativa, pari a 972,52 euro per una famiglia di due componenti, è di circa 18 euro inferiore (-1,9%) al valore della soglia del 2012. L'incidenza di povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9% (per effetto dell'aumento nel Mezzogiorno, dal 9,8 al 12,6%), coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente.

La povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre (dal 6,6 all'8,3%), quattro (dall'8,3 all'11,8%) e cinque o più componenti (dal 17,2 al 22,1%). Peggiora la

condizione delle coppie con figli: dal 5,9 al 7,5% se il figlio è uno solo, dal 7,8 al 10,9% se sono due e dal 16,2 al 21,3% se i figli sono tre o più, soprattutto se almeno un figlio è minore. Nel 2013, 1 milione 434 mila minori sono poveri in termini assoluti (erano 1 milione 58 mila nel 2012).

Quanto alla composizione dei nuclei poveri, l'incidenza della povertà assoluta cresce tra le famiglie con persona di riferimento con titolo di studio medio-basso (dal 9,3 all'11,1% se con licenza media inferiore, dal 10 al 12,1% se con al massimo la licenza elementare), operaia (dal 9,4 all'11,8%) o in cerca di occupazione (dal 23,6 al 28%); ma aumenta anche tra le coppie di anziani (dal 4 al 6,1%) e tra le famiglie con almeno due anziani (dal 5,1 al 7,4%): i poveri assoluti tra gli ultrasessantacinquenni sono 888 mila (erano 728 mila nel 2012).

Nel Mezzogiorno, all'aumento dell'incidenza della povertà assoluta (circa 725 mila poveri in più, arrivando a 3 milioni 72 mila persone), si accompagna un aumento dell'intensità della povertà relativa, dal 21,4 al 23,5%. Le dinamiche della povertà relativa confermano alcuni dei peggioramenti osservati per la povertà assoluta: peggiora la condizione delle famiglie con quattro (dal 18,1 al 21,7%) e cinque o più componenti (dal 30,2 al 34,6%), in particolare quella delle coppie con due figli (dal 17,4 al 20,4%), soprattutto se minori (dal 20,1 al 23,1%).

A tali peggioramenti, in termini di povertà relativa si contrappone il miglioramento della condizione dei single non anziani nel Nord (l'incidenza passa dal 2,6 all'1,1%, in particolare se con meno di 35 anni), seppur a seguito del ritorno nella famiglia di origine o della mancata formazione di una nuova famiglia da parte dei giovani in condizioni economiche meno buone. :? (miracoli della statistica) Nel Mezzogiorno, invece, migliora la condizione delle coppie con un solo figlio (dal 31,3 al 26,9%), con a capo un dirigente o un impiegato (dal 16,4 al 13,6%), che tuttavia rimangono su livelli di incidenza superiori a quelli osservati nel 2011.

fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... ef=HRER1-1
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda franz il 14/07/2014, 12:41

Il problema è sicuramente grave e non voglio assolutamente minimizzarlo.
Va tuttavia relativizzato rispetto ad una situazione che vede un 25-28% di lavoro nero, di cui un 18-19% è costituito da attività legali ma fatte senza dichiararle al fisco (sommerso) ed un altro 8-10% è dato dal fatturato delle attività criminali.
Questi dati vengono contabilizzati nel PIL quanto a reddito e consumi ma sfuggono, secondo me, alle rilevazioni statistiche su "quanti" sono i casi sotto la soglia di povertà. Assoluta o relativa che sia.
Molte delle famiglie sotto la soglia della povertà, quando riescono ad ottenere reddito per lavori vari, tendono a non dichiararli e quindi la loro condizione di indigenza risulta piu' grave del reale.
Il tutto è reso drammatico dall'esistenza di un'amministrazione pubblica che il massimo che riesce a farfe è stimare il numero dei poveri mentre la missione dovrebbe essere" sapere esattamente chi sono" (nome e cognome) e verificare se sono veramente poveri o se vivono di redditi in nero. Vista l'enorme mole del sommerso italiano ed anche l'enome volume degli addetti (anche qui ci sono solo stime, tra 7 ed 11 milioni) è anche probabile che tra 1/3 ed la metà dei casi superino la soglia di povertà grazie ad entrate in nero.
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda pianogrande il 14/07/2014, 21:58

Con la catastrofica incidenza del lavoro nero e dell'evasione fiscale e contributiva, queste pseudo "statistiche" farebbero meglio a non pubblicarle neanche.
In ogni caso, andrebbero corrette con le percentuali, per quanto approssimative, delle realtà dette sopra.

Come nel caso dei falsi invalidi, abbiamo anche schiere di falsi poveri.

Concordo con Franz.
Le istituzioni dovrebbero conoscere i poveri uno per uno, nome e cognome.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda trilogy il 15/07/2014, 12:05

09/06/2014 - il caso
Più grave l’emergenza poveri, raddoppia la Colletta Alimentare
“Per la prima volta in 17 anni non possiamo aspettare la raccolta di novembre”

I responsabili della Colletta Alimentare spiegano che le donazioni non sono state inferiori agli anni scorsi, ma sono risultate inadeguate di fronte all’aumento del numero dei poveri

La Colletta Alimentare raddoppia, e decisamente non è un bel segnale. Per la prima volta dopo 17 anni dalla nascita di questa giornata in cui si chiede agli italiani di fare la spesa per i più poveri, la fondazione Banco Alimentare ha deciso di varare per sabato 14 giugno una Colletta Alimentare Straordinaria. Il motivo? «Le richieste di aiuto sono in continuo aumento, mentre i magazzini del Banco sono già vuoti», spiega Andrea Giussani, il presidente della fondazione.

Dunque non si aspetterà il tradizionale appuntamento di novembre per chiedere ai clienti dei supermercati di mettere nel carrello alimenti per l’infanzia, olio, pelati, sughi, tonno, carne in scatola, latte a lunga conservazione e legumi che, raccolti dai volontari, finiscono alle 8800 strutture caritative convenzionate e poi a oltre 2 milioni di bisognosi.

«Non sono diminuite le quantità di cibo raccolte – spiega il presidente - perché nel 2013 ci siamo attestati sugli stessi volumi dell’anno precedente: intorno alle 9 mila tonnellate. Il punto è che si sono intensificate le richieste di aiuto. Si rivolgono a noi, molto di più rispetto al passato, famiglie separate, anziani, donne sole con bambini. Accade con maggior frequenza nelle città piuttosto che in campagna, al Centro Sud in misura maggiore che al Nord». Insomma, una vera e propria emergenza. «Abbiamo organizzato il tutto in un paio di mesi, tutte le associazioni di volontari che partecipano alla Colletta hanno fatto i salti mortali: speriamo di riuscire a raccogliere almeno 6 mila tonnellate». [..]

articolo: http://www.lastampa.it/2014/06/09/itali ... agina.html
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda trilogy il 02/10/2014, 15:04

Finalmente hanno capito che la logica del bando e della graduatoria serve solo ad alimentare la macchina burocratica. In questo ambito c'è l'esigenza di politiche flessibili e personalizzate, comprese quelle di prevenzione, invece nonostante la buona volontà si rimane nell'ambito del comune, parrocchia, i servizi per l'impiego, l'asl....Per arrivare ad una società realmente inclusiva manca la capacità di pensare in modo innovativo, fuori dai soliti ambiti.
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Poletti: la povertà avanza, urgente un Piano nazionale. Nuovo Isee al via da gennaio

Complice la crisi economica e la rececessione, la povertà avanza: «Siamo di fronte a una situazione di peggioramento significativo» della situazione, segnalato da tutte le istituzioni e le associazioni di volontariato. A dirlo è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo in commissione Affari sociali alla Camera. Secondo il ministro si registra «l'apertura della forbice tra diverse fasce della società» e «l'impoverimento di un'area sempre più larga di cittadini».

Nuovo Isee al via da gennaio
Al via da gennaio il nuovo Isee, anche «su richiesta degli enti locali» per i quali sarebbe stato inopportuno avviare la riforma ad anno scolastico avviato perchè «avrebbe avuto un impatto sui servizi ai cittadini. «Nella prossime settimane - ha concluso Poletti - metteremo a disposizione la modulistica».

Prioritario avvio Piano nazionale contro la povertà
Nel corso dell’audizione, Poletti ha confermato come priorità del governo il lancio di «un piano nazionale di lotta alla povertà». Sul Sia, il sistema di inclusione attiva ancora in fase sperimentale, «abbiamo raccolto elementi e alcuni impostazioni le cambieremo: la logica del bando mostra inefficacia, fa perdere tempo e rischia di produrre più burocrazia e bisogna invece costruire strumenti di azione permanente».

Inclusione attiva meglio del semplice sostegno monetario
Secondo Poletti occorre costruire un'idea «dell'inclusione attiva e della partecipazione responsabile» perchè il «trasferimento monetario si è dimostrato inadatto per problematiche che hanno una particolare definizione per singolo caso». Serve «attivare i soggetti interessati per farli uscire dalla situazione di esclusione e fare in modo che a ciò partecipino un'area larga di soggetti», a partire dal «Comune» che «non deve fare le graduatorie ma dovrebbe fare la regia: attiva la parrocchia, i servizi per l'impiego, l'asl, tutti coloro che sono capaci di formare una rete effettiva in grado di intervenire sistematicamente».

2 ottobre 2014
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABiQcGzB
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda Iafran il 02/10/2014, 17:11

trilogy ha scritto:Poletti ha confermato come priorità del governo il lancio di «un piano nazionale di lotta alla povertà».

Il signor ministro vuole scherzare o non è stato informato che viene per prima la riforma della giustizia, poi quella della legge elettorale, poi la visibilità politica di un condannato, il vitalizio per i parlamentari appena eletti e per i loro supporter, gli emolumenti (o la sistemazione) a familiari ed amanti, etc. etc. senza dimenticare contributi alle squadre di calcio, alle TV del padre nobile della patria, all'associazione barbieri e commessi parlamentari ed ai loro pargoletti ... l'innalzamento dell'IVA (si può portare dal 25% al 50%), delle tasse regionali, provinciali, comunali, automobilistiche, postali, energetiche, delle infrazioni al codice della strada ... o nuove tasse per l'aria che respiriamo, per il sole d'estate o per l'ombra di tettoie, pergolati, gazebi per quando si sta seduti o sdraiati o in ginocchio. In effetti si possono ancora (tar)tassare campi inesplorati ... per il bene dell'Italia: basta pensarlo durante le ore notturne, volerlo e deciderlo con un twitter mattutino ...
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Re: Cresce la povertà in Italia

Messaggioda flaviomob il 03/10/2014, 0:05

Franz, milioni di cittadini (anche poveri) pagano l'affitto in nero. Totalmente o, più spesso, parzialmente.

Ciò significa che simmetricamente a quanto affermi tu, ci sono anche milioni di cittadini italiani che "nominalmente" appaiono più ricchi - o meno poveri - di quanto sono in realtà, mentre i parassiti si arricchiscono ed evadono il fisco.

Tra l'altro il sistema dell'ISEE avvantaggia questi ultimi e gli evasori in generale.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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